La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) ha elaborato le basi legali in virtù delle quali, a partire dal 2 ottobre 2021, per accedere al Palazzo del Parlamento si dovrà presentare un certificato COVID-19 valido.

Dopo che la settimana scorsa la Commissione omologa del Consiglio nazionale le ha dato il via libera, la CIP-S ha elaborato un progetto di modifica della legge sul Parlamento e lo ha approvato con 9 voti contro 2 e 2 astensioni. In virtù di tale progetto, le persone a partire dai 16 anni potranno accedere al Palazzo del Parlamento soltanto con un certificato COVID-19 valido. L’Assemblea federale deve potersi riunire senza misure di protezione quali l’obbligo di indossare la mascherina o l’installazione di pareti divisorie in plexiglas che rendono assai difficile la comunicazione tra i parlamentari. Inoltre, l’Assemblea federale fornisce un ulteriore contributo alla lotta contro la pandemia e, applicando questo strumento, assume in un certo senso un ruolo esemplare.
In tale contesto la Commissione ritiene proporzionato, in virtù di una base giuridica, esigere anche dai parlamentari che presentino un certificato COVID-19 per accedere al Palazzo del Parlamento. Anche le persone non vaccinate e quelle non guarite possono ottenere il certificato effettuando un test salivare due volte a settimana, dunque senza notevoli sforzi e soprattutto senza un’ingerenza nella loro integrità fisica. Alle persone che devono necessariamente essere presenti nel Palazzo sono rimborsati i costi di eventuali test.
Il progetto è ora pubblicato e sottoposto al Consiglio federale per parere, in modo che le Camere possano deliberare in merito la prossima settimana.

Presieduta dal consigliere agli Stati Andrea Caroni (RL/AR), la Commissione si è riunita a Berna il 21 settembre 2021.