La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) propone alla propria Camera di rinviare al Consiglio federale il progetto che prevede un’ammissione agevolata al mercato del lavoro degli stranieri che si sono formati in una scuola universitaria svizzera. L’Esecutivo dovrà presentare una soluzione conforme alla Costituzione federale.

Il progetto di modifica della legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI, 22.067), sottoposto dal Consiglio federale al Parlamento in adempimento di una mozione, si prefigge un’ammissione agevolata al mercato del lavoro di cittadini di Stati terzi con un diploma universitario svizzero, allo scopo di contrastare la penuria di personale specializzato. Non da ultimo a causa dei dubbi relativi alla base costituzionale delle modifiche proposte, la CIP aveva proposto al Consiglio degli Stati di non entrare in materia sul progetto. Nella scorsa sessione estiva, il Consiglio degli Stati è comunque entrato in materia sul progetto, cosicché la Commissione ha dovuto nuovamente occuparsene. Dal momento che la deroga ai contingenti proposta dal Consiglio federale viene giudicata ancora problematica dal profilo costituzionale ed è inoltre ritenuta troppo poco efficace, con 11 voti contro 2 la CIP propone ora alla sua Camera di rinviare il progetto al Consiglio federale affinché trovi un approccio conforme alla Costituzione. Nella proposta di rinvio figurano, ad esempio, alcune soluzioni (agevolazioni amministrative, elevata prevedibilità nella procedura di autorizzazione e una proroga del periodo in cui non si applica la priorità dei lavoratori indigeni). Il Consiglio federale dovrà tuttavia valutare anche altre possibilità, fermo restando che è anche ipotizzabile un’attuazione a livello di ordinanza. 

Persone al beneficio del soccorso d'emergenza nel settore dell’asilo: non sono necessarie modifiche

Nella sessione primaverile il Consiglio nazionale ha accolto una mozione secondo la quale ai richiedenti l’asilo che sono stati giudicati secondo il diritto anteriore in materia di asilo e che già da lungo tempo beneficiano del soccorso d’emergenza dev’essere concesso un permesso di dimora (21.3187 Mo. Azione umanitaria straordinaria per le persone beneficianti del soccorso d'emergenza sottoposte alla vecchia procedura d'asilo). La CIP-S si pronuncia con 9 voti contro 4 contro la mozione. La stessa concerne persone la cui domanda d'asilo è stata oggetto di una decisione negativa o di una decisione di non entrata nel merito passate in giudicato e per le quali il ritorno nel loro Paese di origine può essere ragionevolmente richiesto. Secondo la maggioranza della Commissione sarebbe discutibile dal profilo dello Stato di diritto e violerebbe il principio dell’uguaglianza giuridica, se a un determinato gruppo di persone si concedessero permessi di dimora «una tantum». In casi personali gravi sono possibili già oggi eccezioni e nella procedura individuale può essere rilasciato un permesso. Non bisogna peraltro nemmeno lanciare il segnale secondo cui vale la pena opporsi a un respingimento.

Una minoranza della Commissione è del parere che la mozione consenta ai Cantoni notevoli riduzioni dei costi e agevolerebbe l’integrazione di persone che probabilmente resteranno in Svizzera.

Statuto di protezione S

La Commissione è stata informata sulla situazione delle persone in fuga dall’Ucraina. Ha mostrato interesse in particolare per la loro integrazione nel mercato del lavoro e per le misure da prendere in considerazione per migliorarla. La Commissione è stata inoltre informata dal responsabile del Gruppo di valutazione Statuto S, Urs Hofmann, ex consigliere di Stato del Cantone di Argovia, sul relativo rapporto conclusivo. Il documento giunge alla conclusione che l’attuale regolamentazione si è dimostrata valida e sconsiglia un adeguamento frettoloso dello Statuto S. Eventualmente avrebbe più senso una revisione globale di questo statuto in relazione con lo statuto dell’ammissione provvisoria. Per questo si prevede che il Gruppo di valutazione prosegua i lavori e svolga questa valutazione complessiva. Esso dovrà individuare possibili interventi per modifiche legislative.

Presieduta dal consigliere agli Stati Mathias Zopfi (G, GL), la Commissione si è riunita a Berna il 22 agosto 2023.