Un anno fa l’Assemblea federale si trovava nella situazione insoddisfacente per cui l’effetto dei suoi decreti sui crediti relativi all’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS veniva definito puramente dichiarativo. La Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati (CIP-S) condivide il parere della sua Commissione omologa secondo cui l’effetto di tali decreti di stanziamento andrebbe chiarito.

La CIP-S approva all’unanimità l’iniziativa di Commissione presentata dalla Commissione omologa (CIP-N), con la quale si intende procedere a questo chiarimento (24.400). Le Camere devono approvare a posteriori i crediti urgenti decisi o gli impegni contratti dal Consiglio federale con il consenso della Delegazione delle finanze. In tale contesto è stato possibile constatare che l’effetto di questi decreti di approvazione è stato valutato differentemente nelle diverse crisi (Swissair, salvataggio di UBS, coronavirus, acquisizione di CS). Nel- caso dell’acquisizione di Credit Suisse taluni esperti hanno espresso dubbi sull’effetto meramente dichiarativo dei decreti dell’Assemblea federale. La CIP-N può ora elaborare proposte di soluzione che dovrebbero fornire maggiore chiarezza per casi futuri.

Prestazioni delle assicurazioni sociali per i parlamentari: riconosciuta la necessità di chiarimenti

Come la CIP-N, la CIP-S ritiene che siano necessari chiarimenti riguardo alle prestazioni delle assicurazioni sociali che i parlamentari ricevono in relazione con l’esercizio del proprio mandato. Con 9 voti contro 0 e 2 astensioni ha approvato l’iniziativa della CIP-N (23.473). La CIP-S individua in particolare lacune nell’assicurazione infortuni e nelle prestazioni della Cassa pensioni per i parlamentari che esercitano un’attività indipendente o che, oltre all’attività parlamentare, non possono svolgere un’attività lucrativa a causa dei compiti assistenziali che svolgono in ambito familiare. La CIP-N può ora elaborare proposte di soluzione per colmare tali lacune.

Nessuna indennità supplementare per i collaboratori personali e mantenimento del ritmo delle sessioni

Per contro, la Commissione non vede alcun valore aggiunto in indennità supplementari per l’assunzione di collaboratori personali. Con 6 voti contro 3 e 1 astensione, rifiuta pertanto la propria approvazione alla corrispondente iniziativa della CIP-N (23.474). La soluzione attuale, secondo la quale ai parlamentari spetta un importo forfettario di 33 000 franchi l’anno per le spese di personale e di materiale, risponde meglio alle differenti esigenze. L’assistenza mirata nell’attività parlamentare può essere fornita in modo più efficace attraverso il rafforzamento delle segreterie delle Commissioni.

Le esigenze dei parlamentari sono differenti anche per quanto riguarda la durata e il ritmo delle sessioni e delle sedute. È difficilmente possibile trovare una soluzione ideale per tutti e per questo, con 5 voti contro 3, la Commissione respinge una pertinente iniziativa della CIP-N (23.475).

Nessuna informazione supplementare sulle retribuzioni per attività accessorie di parlamentari

La Commissione ha preso atto del fatto che la sua commissione omologa del Consiglio nazionale non ritiene necessaria una maggiore trasparenza riguardo alle attività accessorie di parlamentari. La Commissione del Consiglio degli Stati non intende mantenere la propria decisione positiva sull’iniziativa parlamentare dell’ex consigliera agli Stati Mazzone (22.485) e con 7 voti contro 5 chiede alla propria Camera di respingerla. Oggi i parlamentari devono rendere pubbliche le proprie attività accessorie e indicare se sono retribuiti o meno. L’iniziativa parlamentare avrebbe voluto compiere un ulteriore passo in avanti, nel senso che i parlamentari avrebbero anche dovuto indicare in quale ordine di grandezza un mandato viene retribuito e la data di inizio dell’attività. La Commissione non ritiene tuttavia opportuno estendere tali obblighi di divulgazione, in quanto il mandato parlamentare non è esercitato a titolo principale. È altresì improbabile che l’elettorato sia interessato a informazioni così dettagliate.

Rapporti dell’Amministrazione federale: riassunto nelle tre lingue ufficiali

Il CIP-S sostiene poi, senza voti contrari, una mozione che chiede che tutti i rapporti dell’Amministrazione federale e del Consiglio federale contengano un breve riassunto nelle tre lingue ufficiali (23.3592). La Commissione sostiene la precisazione del Consiglio federale, secondo cui ciò va applicato a tutti i rapporti del Consiglio federale e dell’Amministrazione federale pubblicati sui siti web dei dipartimenti.

Scambio di note tra la Svizzera e l’UE: applicazione provvisoria

La Commissione ha dato il via libera al Consiglio federale per l’applicazione provvisoria parziale di uno scambio di note con l’UE. Esso riguarda il recepimento e l’attuazione di un regolamento dell’UE nell’ambito dell’Accordo di associazione a Schengen e comprende l’introduzione di una piattaforma digitale per i visti e ulteriori modifiche delle disposizioni sui visti. Vi rientrano le facilitazioni del rilascio di visti per determinate persone provenienti dal Regno Unito, facilitazioni che dovrebbero essere applicabili già quest’estate. Onde garantire un’applicazione uniforme e simultanea di tali disposizioni nello spazio Schengen, il Consiglio federale ritiene opportuna un’applicazione provvisoria di questa parte dello scambio di note. Il Consiglio federale può però applicare provvisoriamente un trattato internazionale soltanto se le Commissioni competenti di entrambe le Camere approvano. Nel caso in esame, la CIP-S ritiene che sia nell’interesse della Svizzera prevedere le stesse disposizioni sui visti che nel resto dello spazio Schengen e con 10 voti contro 2 ne approva l’applicazione provvisoria.

Indennità di partenza per quadri dell'Amministrazione federale nonché delle aziende e degli istituti della Confederazione: nessun divieto

Le indennità di partenza per quadri dell’Amministrazione federale e di aziende e istituti parastatali occupano regolarmente la Commissione che, con 7 voti contro 3 e 2 astensioni, respinge il divieto di tali indennità, nuovamente chiesto con un’iniziativa parlamentare (23.432). Occorre rilevare che per taluni quadri si applicano condizioni di disdetta facilitate, compensabili con indennità di partenza. Inoltre, tali partenze sono spesso note al grande pubblico, ciò che parimenti giustifica un’indennità di partenza.

Informazioni sull’attuale situazione della politica in materia di asilo e consultazione su un accordo quadro con l’Italia

La Commissione è stata inoltre informata dal consigliere federale Beat Jans in merito all’attuale situazione della politica in materia di asilo. Infine, ha avuto consultazioni su un accordo quadro con l’Italia, con il quale è possibile stanziare fondi in virtù del credito quadro «migrazione», già approvato dall’Assemblea federale.

Presieduta dal consigliere agli Stati Daniel Fässler (M-E/AI), la Commissione si è riunita a Berna l’8 e il 9 aprile 2024.