Il Patto sulla migrazione e l'asilo mira a frenare la migrazione illegale in Europa e a limitare la migrazione secondaria nello spazio Schengen grazie all’armonizzazione e all’ottimizzazione delle procedure d’asilo. Prevede inoltre una ripartizione più equa dei richiedenti l’asilo nonché altre misure di sostegno che dovrebbero contribuire ad alleggerire l’onere degli Stati Schengen sottoposti a una forte pressione migratoria (meccanismo di solidarietà). In quanto Stato associato a Schengen e Dublino, la Svizzera è interessata da questa riforma in vari ambiti e deve quindi modificare il proprio diritto interno, in particolare la legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) e la legge sull’asilo (LAsi). Il meccanismo di solidarietà introdotto dall’UE non è vincolante per la Svizzera. Il Consiglio federale propone il principio di una partecipazione della Svizzera a tale meccanismo su base volontaria.
Nella sua seduta del 23 e 24 giugno 2025 la Commissione era entrata in materia su questo progetto (cfr. comunicato stampa). Durante l’odierna deliberazione di dettaglio, ha recepito le proposte del Consiglio federale e ha deciso di integrare nel disegno 1 alcune modifiche già accolte dal Consiglio nazionale, ma che erano cadute a seguito della reiezione nella votazione sul complesso. Queste modifiche riguardano i dati medici nel sistema d’informazione sui visti, la partecipazione del rappresentante legale agli interrogatori nella fase preparatoria e l’informazione dei richiedenti l’asilo in merito ai loro obblighi.
Dopo intense discussioni sulla partecipazione della Svizzera al meccanismo di solidarietà, con 5 voti contro 5 e 2 astensioni, grazie al voto decisivo del presidente, la Commissione ha raggiunto un compromesso: la Confederazione potrà adottare misure di solidarietà se, nei confronti della Svizzera, il sistema di Dublino fondamentalmente funziona. A tal fine occorre tenere conto della situazione migratoria a livello europeo e nazionale. Le cerchie interessate, in particolare i Cantoni, devono essere coinvolte e deve essere rispettato l’articolo 121a capoverso 2 della Costituzione federale. Particolare attenzione deve essere prestata alle ripercussioni finanziarie delle misure da adottare.
Diritti politici per le persone con disabilità
La Commissione ha trattato diversi oggetti riguardanti la partecipazione alla vita politica delle persone con disabilità. Innanzitutto, ha sentito la presentazione del rapporto del Consiglio federale in adempimento del postulato 21.3296 Carobbio Guscetti Piena partecipazione alla vita politica e pubblica delle persone con disabilità intellettiva. Ha poi approvato con 6 voti contro 3 e 3 astensioni la mozione 24.4266, presentata dalla Commissione omologa e già accolta dal Consiglio nazionale. Questa mozione chiede di modificare la Costituzione federale al fine di abolire l’esclusione dal diritto di voto in materia federale delle persone con disabilità che sono sottoposte a curatela generale o che necessitano di un rappresentante per affrontare le loro attività quotidiane (ad es. per le questioni finanziarie). Secondo la maggioranza della Commissione, la privazione sistematica dei diritti politici per queste persone è difficilmente compatibile con il principio della parità di trattamento, in quanto una curatela di portata generale non implica necessariamente l’incapacità di formarsi un’opinione e quindi di esercitare i propri diritti politici. La CIP-S rileva peraltro che la mozione concerne soltanto l’esercizio del diritto di voto in materia federale, e non cantonale e comunale. Infine, la Commissione ha trattato tre petizioni che sono state accolte durante la sessione delle persone con disabilità 2023 (23.2019, 23.2020, 23.2021). Ha constatato che a due di esse era già stato dato seguito e propone di non dare seguito alla terza.
Carte prepagate per i richiedenti l'asilo
All’unanimità, la Commissione propone di non dare seguito a un’iniziativa presentata dal Cantone di San Gallo che chiede di dare ai Cantoni la possibilità di introdurre carte prepagate per i richiedenti l’asilo (24.315). In questo contesto, la CIP-S ha preso atto di un rapporto del Consiglio federale sulle carte prepagate in adempimento dei postulati 24.3165 s Friedli Esther L’introduzione di una carta prepagata per richiedenti l’asilo sarebbe un’opzione anche in Svizzera? e 24.3478 n CIP-N Introduzione di carte prepagate per i richiedenti l’asilo. La Commissione ha concluso che non vi è necessità di intervenire poiché i Cantoni, se lo auspicano, hanno già ora la possibilità di versare le prestazioni dell’aiuto sociale destinate ai richiedenti l’asilo mediante una carta prepagata anziché in contanti.
Presieduta dal consigliere agli Stati Daniel Fässler (M-E/AI), la Commissione si è riunita il 20 agosto 2025 a Berna.