La Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) ha fissato i valori di riferimento del suo progetto concernente l’iniziativa parlamentare 19.443. Con l’attuazione di questa iniziativa la Commissione intende promuovere la produzione di energie rinnovabili da biogas, piccoli impianti idroelettrici, energia eolica, geotermia e grandi impianti fotovoltaici anche dopo lo scadere della rimunerazione per l’immissione di elettricità. Il potenziamento di queste energie deve avvenire in particolare attraverso contributi d’investimento fino al 60 per cento. Secondo la Commissione, il maggior potenziale risiede negli impianti fotovoltaici senza consumo proprio, che attualmente sono sovvenzionati solo con il 30 per cento dei costi d’investimento, ovvero una quota insufficiente per un loro incremento. Inoltre, sarà possibile determinare l’importo della rimunerazione unica per i grandi impianti fotovoltaici mediante aste: secondo la Commissione è questa una modalità efficiente dal profilo dei costi. Una minoranza della Commissione è contraria a tali aste.
Contributi d’investimento per impianti idroelettrici
La Commissione ritiene che si debba continuare a sostenere gli impianti idroelettrici mediante un contributo d’investimento. A tale proposito ha stabilito nuovi valori limite e condizioni di promozione: i nuovi impianti idroelettrici ricevono a partire da una potenza di 1 MW un contributo d’investimento pari al massimo al 60 per cento. Un tale contributo dovrebbe essere concesso anche per ampliamenti e rinnovi di vasta portata di impianti con una potenza di almeno 300 kW. Per i contributi d’investimento destinati a rinnovi di vasta portata va tuttavia posto un tetto al 40 per cento. Una minoranza vorrebbe limitare in modo generalizzato i contributi d’investimento per impianti idroelettrici al 40 per cento. Un’altra minoranza chiede invece che nel caso di ampliamenti e rinnovi di vasta portata siano sostenuti soltanto gli impianti a partire da una potenza di 1 MW e che la promozione di nuovi impianti sia limitata a quelli che sottostanno all’obbligo dell’esame di impatto sull’ambiente. Per gli impianti eolici e geotermici la Commissione ha pure deciso contributi d’investimento di almeno il 60 per cento.
Proroga del premio di mercato per grandi impianti idroelettrici
Con 16 voti contro 9 la Commissione ha incluso una proroga del premio di mercato per i grandi impianti idroelettrici nel suo progetto di atto normativo. Il premio di mercato verrà a scadere soltanto nel 2031 e non come previsto già alla fine del 2022. Una minoranza della Commissione è contraria a questa misura. Il premio di mercato sostiene la produzione esistente, ma non è lo strumento adatto per promuovere l’estensione di nuove capacità.
Energie rinnovabili nell’ambito del servizio universale
Con il voto determinante del presidente, la Commissione ha deciso di mantenere a tempo indeterminato la disposizione dell’articolo 6 capoverso 5bis della legge sull’approvvigionamento elettrico. Secondo questa disposizione, se forniscono ai consumatori fissi finali elettricità generata da energia rinnovabile, i gestori delle reti di distribuzione possono computare interamente nelle tariffe i costi di produzione di detta elettricità.
Contributo alle spese d’esercizio per la biomassa
Secondo la Commissione la biomassa è un pilastro importante della svolta energetica dato che contribuisce alla sicurezza dell’approvvigionamento, soprattutto nei mesi invernali. Tuttavia, per gli impianti a legna e a biogas i costi di produzione per l’elettricità da impianti a biomassa sono significativamente più elevati che per altre tecnologie. La Commissione vuole garantire l’attuale produzione di tali impianti e incrementarla. A tal fine nel suo progetto ha inserito un nuovo articolo che stabilisce un contributo alle spese d’esercizio per queste tecnologie di produzione. Anche i nuovi impianti dovrebbero beneficiare di questo contributo. Una minoranza vorrebbe invece limitare il contributo agli impianti esistenti.
Al fine di promuovere il potenziamento della biomassa, con 13 voti contro 6 e 4 astensioni la Commissione sostiene anche la mozione 20.3485. Questa mozione chiede al Consiglio federale di promuovere gli impianti a legna e a biogas non solo per quanto riguarda la produzione di elettricità, ma considerando anche altri settori come la generazione di calore e la produzione di carburanti rinnovabili. La necessaria base legale deve essere istituita fra l’altro nella legge sulla pianificazione del territorio e nel diritto agricolo.
La Commissione completerà i lavori sull’iniziativa parlamentare 19.443 nella prossima seduta, quando deciderà pure in merito all’ultima questione irrisolta, ossia in che misura dev’essere sostenuto il potenziamento di grandi impianti idroelettrici. L’obiettivo è di portare il progetto di legge al Consiglio nazionale nella sessione estiva 2021.
Lezioni dal caso Lonza
La Commissione è stata informata delle misure prese in relazione alle emissioni di protossido di azoto dell’impresa Lonza. A suo parere, il caso Lonza dimostra che ci sono lacune nella regolamentazione delle potenziali fonti di gas a effetto serra. La Commissione nota con soddisfazione che l’Amministrazione si sta adoperando, mediante una modifica di ordinanza, per affrontare meglio in futuro eventuali nuove emissioni di protossido di azoto. La Commissione accoglie inoltre con favore la prevista verifica delle regole sull’ottenimento da parte delle imprese di quote di emissioni gratuite. La Commissione giudica positivamente anche il fatto che l’Amministrazione stia facendo degli sforzi per garantire che Lonza utilizzi per progetti ambientali eventuali profitti dai diritti di emissione che le sono attribuiti. I documenti liberamente accessibili della Commissione sul tema delle emissioni di protossido di azoto sono pubblicati sul sito Internet della Commissione (Link > altri rapporti).
Presieduta dal consigliere nazionale Bastien Girod (G/ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 22 e il 23 febbraio 2021.