La revisione della legge sulla protezione dell’ambiente intende creare condizioni quadro favorevoli all’economia circolare in Svizzera. I rifiuti devono essere riutilizzati e i materiali riciclati laddove esiste un vero plusvalore, mentre il monopolio di smaltimento dei rifiuti urbani dovrebbe essere allentato gradualmente.

Nella votazione sul complesso la Commissione dell’ambiente del Consiglio degli Stati ha accolto all’unanimità il progetto «Rafforzare l’economia circolare svizzera» (20.433). In tal modo sottolinea il suo appoggio all’inclusione a livello di legge dell’economia circolare e alla sua promozione. La Commissione aderisce alla maggior parte delle decisioni del Consiglio nazionale, tuttavia mantiene di principio il monopolio cantonale dello smaltimento dei rifiuti urbani. La raccolta volontaria da parte di imprese private dovrebbe essere possibile soltanto se il Consiglio federale la autorizza per determinate tipologie di rifiuti, come proposto all’unanimità dalla Commissione. Secondo la Commissione occorre garantire che la raccolta da parte di privati non venga sospesa se non risulta più redditizia, ad esempio a causa della fluttuazione dei prezzi dei materiali, e che il settore pubblico debba quindi colmare tale lacuna. In questo modo si darà un’opportunità a modelli aziendali innovativi nella gestione dei rifiuti senza ostacolare la pianificazione e il finanziamento del riciclaggio da parte di Cantoni e Comuni.

Riutilizzo e riciclaggio dei materiali d​erivati dai rifiuti

La Commissione propone inoltre, con 9 voti contro 2, di rafforzare il concetto di riutilizzo come forma di riciclaggio di rifiuti: nell’articolo 30d capoverso 1 della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) il riutilizzo è equiparato al riciclaggio dei materiali. Una minoranza vorrebbe, tuttavia, spingersi oltre affermando che il riutilizzo dovrebbe essere prioritario rispetto al riciclaggio dei materiali e promosso con ulteriori misure. Per quanto riguarda il riciclaggio dei materiali derivati dai rifiuti, occorre chiarire che gli obblighi concreti relativi al riciclaggio dei materiali ai sensi dell’articolo 30d capoverso 2 debbano applicarsi unicamente se sono soddisfatte le condizioni di cui al capoverso 1 (sostenibilità economica, possibilità tecniche e utilità dal punto di vista ecologico). Inoltre, dai fanghi di depurazione dovrebbe essere recuperato solo il quantitativo di fosforo necessario a coprire il fabbisogno nazionale.

Contrariamente al Consiglio nazionale, la Commissione si è espressa, con 8 voti contro 5, contro l’obbligo di togliere dall’imballaggio i prodotti biogenici invenduti. A suo parere, questa misura avrebbe solo un beneficio ecologico relativamente ridotto a fronte di un costo economico elevato. La minoranza vorrebbe mantenere questa misura. La Commissione sottolinea inoltre l’importanza di una visione globale e orientata al ciclo di vita per quanto riguarda il carico inquinante di prodotti ed edifici. Questo riguarda, da un lato, le esigenze poste alle costruzioni a basso consumo di risorse e, dall’altro, le proposte concernenti gli obiettivi quantitativi per le risorse che il Consiglio federale dovrebbe formulare ai sensi dell’articolo 10h capoverso 3 LPAmb. Una minoranza propone di rinunciare a tale mandato conferito al Consiglio federale.

In concomitanza con le deliberazioni concernenti l’economia circolare, la Commissione ha approvato, con 5 voti contro 5 e il voto decisivo della presidente, la mozione 21.3077, che incarica il Consiglio federale di organizzare una campagna nazionale d’informazione e di sensibilizzazione contro il littering.

Modifica della legge sulla protezion​​e dell’ambiente: risanamento dei siti contaminati

La Commissione ha terminato le deliberazioni concernenti la revisione parziale della legge sulla protezione dell’ambiente (22.085) e ha deciso all’unanimità di trasmettere il progetto al Consiglio degli Stati. Dopo aver trattato durante l’ultima seduta le nuove norme concernenti il rumore, si è concentrata sul risanamento dei siti contaminati. Nelle sue decisioni ha seguito solo parzialmente le proposte del Consiglio federale: ad esempio la Commissione ha stralciato, con 5 voti contro 3, il principio secondo cui i Cantoni debbano prevedere prestazioni finanziarie per il risanamento di parchi giochi e giardini privati (art. 32c cpv. 1bis) e anche la possibilità di indennizzo da parte della Confederazione. In questo modo intende mantenere il margine di manovra dei Cantoni che potrebbero proteggere i bambini in tenera età limitando ad esempio l’uso dei siti interessati. Di conseguenza esonera anche i proprietari dei siti dall’obbligo di sostenere le spese di risanamento di parchi giochi, aree verdi e giardini (art. 32d cpv. 6; 5 voti contro 3). Una minoranza è invece favorevole all’approccio proposto dal Consiglio federale per il risanamento. Un’altra minoranza non intende inoltre sostenere il risanamento di parchi giochi e aree verdi pubblici (2 voti contro 5 e 1 astensione) poiché ritiene che il rischio per i bambini in tenera età sia minimo e pertanto considera l’obbligo di risanamento non appropriato.

La Commissione aggiunge invece due ulteriori fattispecie ai casi di indennizzo da parte della Confederazione per i siti contaminati: in futuro le spese per il risanamento di siti contaminati da schiume contenenti PFAS, ad esempio i campi di addestramento dei vigili del fuoco, saranno indennizzati dalla Confederazione fino al 40 per cento dei costi computabili (5 voti contro 0 e 2 astensioni). All’unanimità la Commissione è favorevole alla possibilità da parte della Confederazione di erogare un’indennità fino al 40 per cento dei costi computabili per il risanamento di siti contaminati da un impianto di incenerimento. La Commissione aderisce alle proposte del Consiglio federale per il resto del progetto.

Infine diverse minoranze chiedono ulteriori provvedimenti per combattere il rumore alla fonte. L’introduzione a livello di legge di tasse di atterraggio e di decollo commisurate al rumore per gli aeroporti di Ginevra e Zurigo dovrebbe consentire di utilizzarne gli introiti per provvedimenti volti a diminuire l’impatto del rumore degli aerei. Occorre esaminare periodicamente e migliorare le procedure e le rotte di volo ottimizzate dal punto di vista acustico al fine di garantire una migliore protezione dal rumore degli aerei (3 voti contro 4). Una modifica della legge federale sulla circolazione stradale mira a conferire ai Comuni maggiori competenze per limitare la velocità massima a 30 km all’ora nelle località (3 voti contro 4).

La Commissione ha inoltre deciso in merito a due iniziative cantonali. Con 3 voti contro 3 e il voto decisivo della presidente, ha deciso di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di San Gallo 22.319 “Sviluppo moderato nelle zone di casali”. L’iniziativa chiede una disposizione nella legge sulla pianificazione del territorio per consentire le nuove costruzioni nelle zone di casali fuori dalle zone edificabili. La Commissione è consapevole dell’incertezza giuridica in materia di sviluppo nelle zone di casali, ma intende esaminare prima soluzioni sussidiarie che non siano fissate a livello legislativo.

Infine la Commissione ha deciso all’unanimità di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Svitto 22.323 “Protezione dai grandi predatori”, poiché l’obbiettivo dell’iniziativa è stato raggiunto con la revisione parziale della legge sulla caccia (21.502).

Presieduta dalla consigliera agli Stati Adèle Thorens Goumaz (G, VD), la Commissione si è riunita a Berna il 16 novembre 2023. A parte della seduta era presente il consigliere federale Albert Rösti.