La CET-N segue la Commissione delle finanze del Consiglio nazionale e a sua volta propone un aumento dei mezzi finanziari a favore dell’agricoltura per gli anni 2018-2021

​Diversamente da quanto previsto dal disegno del Consiglio federale (16.038), con 14 voti contro 10 e 1 astensione la CET-N propone di stanziare altri 514 milioni di franchi a favore dell’agricoltura. La maggioranza ritiene che una riduzione non sia appropriata, argomentando che gli agricoltori hanno dovuto adeguarsi alla nuova politica agricola 2014-2017, le esigenze cui sono confrontati non diminuiranno e ora hanno bisogno di poter pianificare il futuro con sicurezza. Inoltre, negli ultimi anni nel bilancio della Confederazione la quota destinata all’agricoltura è diminuita, mentre in altri settori quali la previdenza sociale, l’educazione, la ricerca e l’innovazione o la migrazione in parte sono stati registrati forti aumenti.

La minoranza è dell’avviso che, vista la difficile situazione delle finanze federali, anche l’agricoltura debba contribuire a stabilizzare il bilancio poiché in questo settore vi è un certo potenziale di risparmio. Inoltre, diversi pagamenti come ad esempio quelli per la produzione e lo smercio oppure i contributi per la sicurezza dell’approvvigionamento non sono opportuni dato che contribuiscono a mantenere in vita anche aziende poco efficienti.

Nella votazione sul complesso la Commissione ha approvato il disegno con 15 voti contro 4 e 5 astensioni.

 

2. La Commissione è favorevole a una lotta più efficace contro il lavoro nero

Dopo essere entrata in materia in giugno sulla modifica della legge federale concernente i provvedimenti in materia di lotta contro il Iavoro nero (15.088), ora la CET-N ha svolto la deliberazione di dettaglio. Segue in gran parte – anche se con una maggioranza risicata – il disegno del Consiglio federale e nella votazione sul complesso propone di approvare il progetto con 13 voti contro 11 e 1 astensione. La minoranza propone alla propria Camera di non entrare in materia.
Nei punti controversi la Commissione ha preso le seguenti decisioni:

  • in futuro, come effettivamente era stato pensato inizialmente, la procedura di conteggio semplificata secondo l’articolo 2 sarà esplicitamente ammessa unicamente per le persone occupate nell’economia domestica, allo scopo di evitare abusi (12 voti contro 12 e 1 astensione, con il voto decisivo della presidente a favore del disegno del Consiglio federale);

  • l’articolo 12 capoverso 6 estende le possibilità di notifica quando dai controlli risultano indizi d’infrazione contro rilevanti disposizioni giuridiche. Con 12 voti contro 11 (senza astensioni), la Commissione propone che questa possibilità di notifica si applichi anche a presunte infrazioni a contratti collettivi di lavoro di obbligatorietà generale, come previsto dal Consiglio federale;

  • la prassi corrente secondo cui il DEFR può concludere con i Cantoni accordi di prestazioni è sancita nel nuovo articolo 16a. La SECO potrà inoltre impartire istruzioni agli organi cantonali di controllo dopo aver consultato i Cantoni (12 voti contro 12 e 1 astensione, con il voto decisivo della presidente a favore del disegno del Consiglio federale);

  • la Commissione respinge con 13 voti contro 10 e 2 astensioni il previsto nuovo articolo 18a che stabilisce le sanzioni e le competenze in caso di violazione degli obblighi di annuncio e di annotazione, poiché comporterebbe un eccessivo onere amministrativo.

 

3. Analisi delle conseguenze della Brexit

In presenza del presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann, del presidente della Banca nazionale Thomas Jordan, del segretario di Stato Jörg Gasser e di altri rappresentanti dell’Amministrazione, per la prima volta dopo il referendum britannico sull’UE la Commissione ha analizzato le conseguenze della Brexit per la politica economica, finanziaria e monetaria della Svizzera. In tale contesto è emerso che la Commissione auspica di essere informata in modo più concreto su possibili scenari e strategie del Consiglio federale e dell’Amministrazione, non solo in relazione ai rapporti con la Gran Bretagna (Regno Unito), ma in particolare anche nei confronti dell’Unione europea (UE). Pertanto la Commissione proseguirà la discussione nella seduta del 24 ottobre 2016 e analizzerà in modo più approfondito le conseguenze. In tale occasione vorrà conoscere meglio sia la strategia seguita dal Consiglio federale per regolare i rapporti con l’UE nei settori principali (si intendono concretamente l’attuazione dell’iniziativa sull’immigrazione di massa, le conseguenze della Brexit, un eventuale accordo quadro con l’UE ecc.) sia il relativo scadenzario. A proposito dei settori per i quali è attualmente difficile stabilire una strategia – in particolare in relazione alla Brexit – la Commissione si attende indicazioni più concrete sui possibili scenari e le opzioni della Svizzera.

 

4. Nella legge sull’armonizzazione delle imposte dirette non verranno introdotti ulteriori motivi di revisione

L’Iv. Pa. Badran (15.447) chiede di includere nella legge sull’armonizzazione delle imposte dirette l’illetteratismo e le ragioni di salute quali motivi di revisione. I media hanno reso noto numerosi casi di persone che per motivi di salute o a causa di illetteratismo per anni non erano state in grado di presentare la dichiarazione d’imposta e che, essendo state tassate d’ufficio, hanno ricevuto conteggi d’imposta per importi irrealisticamente elevati. Anche la Commissione ritiene che simili casi siano scioccanti. Tuttavia non intende emanare una legislazione basata su casi individuali che, a sua volta, potrebbe provocare nuove ingiustizie; pertanto con 10 voti contro 4 e 9 astensioni non ha dato seguito all’iniziativa.

La minoranza della Commissione ritiene che il problema sia talmente grave da richiedere un intervento e quindi vuole dare seguito all’iniziativa.

 

5. La CET-N mantiene l’ultima divergenza nella legge sull’IVA

Per quanto riguarda la restituzione dell’imposta precedente dedotta, con 13 voti contro 12 la CET-N si attiene alla decisione presa dal Consiglio nazionale. Per l’ultima divergenza nell’esame della revisione parziale della legge concernente l’imposta sul valore aggiunto (15.025), la maggioranza della Commissione non vorrebbe modificare la sistematica della deduzione dell’imposta precedente poiché teme che ne deriverebbero ragguardevoli oneri di documentazione.

 

6. Altri oggetti

  • La Commissione si è occupata approfonditamente dell’Iv. Pa. Meier-Schatz (15.448) «Migliorare la qualità dell’attività d’intermediazione nelle operazioni assicurative», ripresa dal consigliere nazionale Christian Lohr. Essa sostiene fondamentalmente gli obiettivi dell’iniziativa, che tuttavia verranno attuati nel disegno di legge sui servizi finanziari (LSF) attualmente esaminato dalla CET-S. Per questo motivo l’autore ha ritirato l’iniziativa.

  • La Commissione propone alla propria Camera con 15 voti contro 8 di adottare il decreto federale che approva l’Accordo tra la Svizzera e il Brasile sullo scambio di informazioni in materia fiscale (16.032). Una minoranza proporne di respingerlo. L’Accordo disciplina unicamente lo scambio di informazioni in materia fiscale su domanda.

  • La Commissione propone inoltre di adottare i decreti federali che introducono lo scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari con l’Islanda, la Norvegia, Guernsey, Jersey, l’Isola di Man, il Giappone, il Canada e la Repubblica di Corea (16.057).

  • Per quanto riguarda la mozione Ettlin «Addossamento ingiustificato delle spese sui clienti in ambito doganale» (15.4153), la Commissione propone con 12 voti contro 11 di modificare il testo affinché gli spedizionieri possano aggiungere i costi per la visita agli altri costi di spedizione come importo forfetario. In tal modo i costi per la visita di merci non verranno più fatturati a singoli clienti scelti casualmente.

  • Infine la Commissione ha sentito rappresentanti dell’Associazione svizzera delle banche di credito e degli istituti di finanziamento (VSKF/ASBCEF), della Fondazione per la protezione dei consumatori, del consultorio Berner Schuldenberatungsstelle e dell’Institut für Wirtschaftsstudien Basel AG sul tema del tasso d’interesse massimo per i crediti al consumo. Per il momento la CET-N non prevede di attivarsi ulteriormente in questo settore.

 

Presieduta dalla consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (PS, BL), la Commissione si è riunita a Berna il 15 e 16 agosto 2016. Alla seduta erano presenti il presidente della Confederazione Johann Schneider-Ammann e il consigliere federale Ueli Maurer.