La CET-N ha esaminato gran parte del progetto fiscale 17 (18.031) già il 13 agosto. Nella seduta odierna ha potuto discutere le rimanenti proposte.
Una proposta si prefiggeva di escludere dal patent box i redditi esteri derivanti da brevetti (art. 24a LAID). La Commissione l’ha respinta con 15 voti contro 3 e 3 astensioni in quanto tale strumento perderebbe considerevolmente la sua efficacia. La deduzione per la ricerca e lo sviluppo è stata messa completamente in discussione, tuttavia la Commissione si è schierata chiaramente a favore di questa proposta con 18 voti contro 6. Una proposta focalizzata solo sulla ricerca ma non sullo sviluppo è stata nettamente respinta con 23 voti contro 1.
Secondo un’altra proposta, la controversa deduzione per l'autofinanziamento (art. 25abis LAID) dovrebbe essere ammessa per tutti i Cantoni. Poiché la Riforma fiscale delle imprese III è stata criticata in particolare per questa deduzione, la Commissione non ha voluto nuovamente esporsi a critiche e, con 15 voti contro 8 e 1 astensione, ha limitato tale strumento al Cantone di Zurigo. Un'ulteriore proposta appoggiava la deduzione per tutti i Cantoni che garantiscono un'imposizione minima dell'11,9 per cento (indipendentemente dal fatto che l'aliquota d’imposta sia proporzionale o progressiva). Anche questa proposta è stata respinta con 13 voti contro 9 e 2 astensioni.
Le principali proposte relative al principio degli apporti di capitale sono state chiaramente respinte con 19 voti contro 6, dato che ulteriori restrizioni avrebbero praticamente solo ripercussioni negative. È il caso per due proposte: l’una intendeva fissare la regola del rimborso secondo la proporzione 70/30 anziché 50/50, l’altra voleva ampliarla in funzione del capitale sociale. Con 13 voti contro 10 e 2 astensioni è stata pure respinta una proposta che mirava ad applicare la regola del rimborso anche alle imprese quotate in borsa all’estero. Con 18 voti contro 6 e 1 astensione è stata per contro accolta una proposta di esenzione dalla regola del rimborso per le riserve di depositi di capitale di imprese insediatesi nel nostro Paese e costituitesi dopo il termine della votazione sulla Riforma II dell’imposizione delle imprese. La Commissione propone inoltre con 13 voti 12 di applicare l’eccezione per le imprese che intendono insediarsi in Svizzera anche alla regola della liquidazione parziale e, con 19 voti contro 5 e 1 astensione, anche alle fusioni fra imprese transfrontaliere e alle ristrutturazioni.
Diverse proposte hanno cercato di ottenere una compensazione finanziaria del Progetto fiscale 17 mediante modifiche della legge sull’asilo, della legge sugli stranieri, dello stralcio del miliardo per la coesione o della riduzione dei contributi all’aiuto allo sviluppo. Tutte queste proposte sono state nettamente respinte. Lo stesso vale per numerose proposte che miravano a riconfigurare la perequazione finanziaria in modo più radicale rispetto a quanto deciso dal Consiglio federale. La Commissione è del parere che il Progetto fiscale 17 non sia la riforma giusta per questo progetto.
Il Consiglio nazionale tratterà il Progetto fiscale 17 il 12 settembre 2018. I paragrammi saranno pubblicati quanto prima possibile. L’appianamento delle divergenze si concluderà ancora nella sessione autunnale 2018.
Presieduta dal consigliere nazionale Jean-François Rime (UDC, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 3 settembre 2018. Il consigliere federale Ueli Maurer era presente alla seduta.