La Commissione ha adottato una serie di raccomandazioni all’attenzione del Consiglio federale sulla prevista modifica dell’ordinanza sui fondi propri (OFoP) e di altre ordinanze. Sostiene l’orientamento dei progetti di modifica delle ordinanze, ma sottolinea l’importanza di definire misure commisurate e coordinate a livello internazionale.

La Commissione è stata sentita in relazione ai progetti di modifica delle ordinanze che il Consiglio federale ha posto in consultazione dal 6 giugno al 29 settembre 2025. Essi prevedono requisiti prudenziali relativi alla valutazione prudente e al mantenimento del valore di determinate posizioni di bilancio (tra cui il trattamento di software e attività fiscali differite) al fine di rafforzare la funzione di copertura dei rischi degli strumenti di capitale AT1 nella fase di «going concern» nonché di disporre di supplementi per l’esposizione totale. Dopo un’audizione preliminare di rappresentanti dell’Associazione svizzera dei banchieri, di UBS, della BNS e della FINMA, la Commissione ha adottato una serie di raccomandazioni all’attenzione del Consiglio federale (cfr. lettera della CET-N al Consiglio federale​), tutte sostenute dalla maggioranza della Commissione. La raccomandazione che ha riscosso il più ampio sostegno è quella secondo cui le modifiche dell’OFoP e dell’ordinanza sulla liquidità (OLiq) dovrebbero riguardare in linea di massima – come consigliato dalla Commissione parlamentare d’inchiesta su Credit Suisse – soltanto le banche di rilevanza sistemica​. Una minoranza è favorevole ai progetti di modifica delle ordinanze posti in consultazione dal Consiglio federale nella loro versione originale.

Rinvio dell’oggetto «Introduzione dello scambio automatico di informazioni relative a cripto-attività con Stati partner»

Nella sessione autunnale 2025 l’Assemblea federale ha adottato l’Accordo multilaterale e le relative disposizioni di attuazione nazionali volti ad estendere lo scambio automatico di informazioni (SAI) alle cripto-attività. Con il progetto 25.052 il Consiglio federale chiede ora di attivare lo SAI dal 2026 con 74 Stati partner rilevanti per il settore delle cripto-attività nel caso in cui adempiano le condizioni del quadro per la comunicazione di informazioni in materia di cripto-attività pubblicato dall’OCSE. Nel frattempo, diversi mercati chiave hanno annunciato che, contrariamente al calendario convenuto inizialmente a livello internazionale, non applicheranno lo SAI dal 1° gennaio 2026, ma solo in un momento successivo. L’OCSE ha inoltre preso nuovamente in esame alcune questioni concernenti l’attuazione che potrebbero comportare una nuova interpretazione dello standard per lo scambio automatico di informazioni relative a cripto-attività. Per tenere conto di questi sviluppi internazionali, con 18 voti contro 0 e 4 astensioni, la Commissione ha deciso di sospendere la deliberazione del progetto e di riprenderla il prossimo anno, quando sarà stata fatta chiarezza sull’approccio degli altri Stati e sull’interpretazione dello standard da parte della comunità internazionale.

La Commissione auspica semplificazioni nell’ambito dell’imposta preventiva

Con 14 voti contro 7 e 4 astensioni, la Commissione ha adottato un’iniziativa di commissione (25.480) con la quale intende sgravare l’economia svizzera dalle ripercussioni dannose dell’imposta preventiva. Per la Commissione l’attuale meccanismo di rimborso è troppo oneroso e lento. Ritiene inoltre che il sistema vigente faccia aumentare il costo dei finanziamenti delle imprese e ne freni l’attività d’investimento. Nell’intento di dare impulsi positivi alla piazza finanziaria svizzera, la Commissione intende avviare una riforma che, pur essendo meno incisiva del progetto 21.024 respinto relativamente di misura dal Popolo nel 2022, eliminerebbe però i difetti del sistema.

Quadro giuridico per i fornitori di servizi svizzeri in ambito di criptovalute: la Commissione vuole evitare doppioni

Con 13 voti contro 8 e 4 astensioni, la CET-N ha deciso di non dare seguito all’iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Fischer (24.480). L’iniziativa chiede di consentire la custodia collettiva di criptovalute per gli intermediari finanziari locali al fine di rafforzarne la competitività. Poiché il 22 ottobre 2025 è stata indetta la consultazione relativa alla modifica della legge sugli istituti finanziari, la maggioranza della Commissione ritiene che i lavori necessari all’ottimizzazione del quadro giuridico per i fornitori di servizi in ambito di criptovalute siano già stati avviati e rinuncia pertanto a intraprendere lavori paralleli.

Vari oggetti nel settore agricolo

Dopo che la Commissione omologa del Consiglio degli Stati non ha dato il proprio consenso alla decisione della CET-N in relazione all’oggetto 24.414 (cfr. comunicato stampa della CET-S del 29 agosto 2025), quest’ultima si è dovuta occupare nuovamente dell’iniziativa parlamentare per prezzi di riferimento più vincolanti nell’agricoltura. La trasparenza lungo l’intera catena di creazione del valore rimane un’esigenza per la Commissione. Tuttavia, considerati gli ulteriori lavori in corso, in particolare nell’ambito della Politica agricola 2030+ (PA30+) e dell’iniziativa parlamentare 22.477, la CET-N propone alla propria Camera di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 24.414.

Sempre facendo riferimento ai lavori in corso relativi alla PA30+, la CET-N propone, senza voti contrari e con 2 astensioni, di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Ginevra 24.303 «Affinché la rabbia dei contadini svizzeri non resti inascoltata», in linea con la decisione presa dal Consiglio degli Stati.

La Commissione ha inoltre esaminato la mozione presentata dal consigliere agli Stati Damian Müller 25.3231 (“Adeguamento delle disposizioni URA nell'interesse dell'ambiente e del benessere degli animali”). Essa ritiene che la richiesta della mozione sia importante per salvaguardare il principio della buona fede nei confronti delle aziende agricole che hanno ristrutturato le loro stalle confidando nel fatto che in questo modo fossero conformi al programma URA. Allo stesso tempo, la Commissione non intende indebolire le disposizioni del programma URA, che gode di ampio sostegno da parte della popolazione. Con 20 voti contro 4, la Commissione propone una modifica della mozione volta a creare una base legale che permetta di considerare conformi le aziende che, nel periodo dal 2018 al 2024, hanno ultimato la costruzione di stalle che si presume siano conformi al programma URA.

Imposizione dei combustibili e dei carburanti

La mozione 23.3783 intende incaricare il Consiglio federale di creare una base legale per l’imposizione dei combustibili e dei carburanti liquidi secondo il contenuto energetico. Nella sessione estiva 2025 il Consiglio degli Stati aveva approvato una modifica del testo della mozione e riformulato la relativa richiesta sotto forma di un mandato di verifica. Con 16 voti contro 8, la CET-N ha respinto la versione modificata ritenendola superflua. Secondo la Commissione, il problema della disparità di trattamento fiscale di alcuni combustibili e carburanti a causa della diversa densità energetica è noto e il Consiglio federale sta attualmente riesaminando la regolamentazione in materia. Tuttavia, essa invita in linea di principio anche alla prudenza nell’eventuale adeguamento delle attuali valide basi legali. Una minoranza propone di accogliere la mozione nella versione modificata.

FINMA: discussione sospesa

In relazione all’iniziativa parlamentare depositata dal consigliere nazionale Wyssmann (25.450), che intende subordinare la FINMA al principio di trasparenza, la Commissione ha discusso ulteriori questioni riguardanti la vigilanza sulla FINMA. A tale proposito la CET-N ha deciso di svolgere una serie di audizioni nel primo trimestre del 2026 e solo successivamente di esaminare l’iniziativa parlamentare.

Procedura più rapida per l’omologazione di prodotti fitosanitari: oggetto pronto per la Camera​

La Commissione ha discusso del parere del Consiglio federale in merito all’oggetto 22.441 («Consentire in Svizzera una protezione dei vegetali moderna»). La maggioranza si attiene al suo progetto, mentre una minoranza propone di allinearsi a quanto proposto dal Consiglio federale. L’oggetto è quindi pronto per essere discusso nel Consiglio nazionale.​

Presieduta dal consigliere nazionale Thomas Aeschi (UDC, ZG), la Commissione si è riunita a Berna, il 3 e il 4 novembre 2025.