La CET-S ha esaminato la modifica della legge federale concernente i provvedimenti in materia di lotta contro il Iavoro nero (15.088) presentata dal Consiglio federale e con 7 voti contro 6 ha deciso di entrare in materia.

1. La maggioranza della Commissione ritiene che in Svizzera continui a proliferare il lavoro nero, le cui conseguenze negative si ripercuotono in definitiva su tutti quanti: i mancati contributi alle assicurazioni sociali dovuti al lavoro nero, ad esempio, provocano perdite fiscali e distorsioni alla concorrenza, nonché una mancata protezione assicurativa dei diretti interessati. Dato che anche coloro che si comportano correttamente ne subiscono le conseguenze, occorre adottare altri provvedimenti. Sono soprattutto gli stranieri ad essere impiegati in nero e proprio per arginare gli abusi in questo ambito occorrono controlli più efficaci.

La minoranza è invece dell’opinione che la normativa vigente sia sufficiente. Considera inutili e sproporzionati gli adeguamenti proposti: essi non porterebbero granché, introducendo per contro nuove limitazioni e una maggiore burocrazia. La minoranza teme un potenziamento dei controlli e ritiene che proprio gli imprenditori corretti subirebbero un aggravio, dovendo sopportare anche loro maggiori costi. Inoltre, rispetto ad altri Paesi gli abusi non sarebbero a loro avviso poi così numerosi.

La Commissione ha attribuito alla SECO alcuni incarichi e concluderà la deliberazione di dettaglio nel corso della prossima seduta del 2 febbraio 2017.

2. Controprogetto all’iniziativa sulla protezione della sfera privata

La CET-S ha avviato la discussione sull’iniziativa popolare 15.057 «Sì alla protezione della sfera privata» e sul controprogetto diretto del Consiglio nazionale. Dopo una discussione generale, la Commissione ha accolto una mozione d’ordine (11 voti contro 0 e 2 astensioni), mediante la quale chiede al Consiglio federale un parere sul controprogetto diretto del Consiglio nazionale; desidera inoltre essere informata su come il Governo intenda procedere in materia di politica fiscale. Il parere dovrebbe essere pronto nel corso della primavera, dopodiché la Commissione riprenderà la deliberazione.

3. La CET-S entra in materia sul messaggio del Consiglio federale relativo allo scambio automatico di rendicontazioni Paese per Paese

Dopo aver ascoltato il professor Robert Waldburger e i rappresentanti di Alliance Sud, economiesuisse e SwissHoldings, la Commissione è entrata in materia senza opposizione sul messaggio del Consiglio federale. Applicando una misura del progetto BEPS elaborato dall’OCSE, il progetto (16.078) mira a migliorare la trasparenza in materia di imposizione dei gruppi di imprese multinazionali e a stabilire un quadro uniforme per lo scambio delle rendicontazioni Paese per Paese adottando uno standard minimo. La CET-S riconosce la necessità di discutere l’allineamento della Svizzera a uno standard internazionale, ma intende approfondire alcune questioni che restano aperte (come per esempio l’importanza delle perdite fiscali o inerente a taluni proventi fiscali addizionali, l’impatto delle disposizioni penali previste dalla legge e i criteri relativi alla determinazione delle imprese multinazionali tenute a fornire una rendicontazione Paese per Paese). La Commissione intende inoltre esaminare se non sarebbe più opportuna una soluzione che rinuncerebbe alla ratifica dell’accordo multilaterale e che darebbe facoltà al Capo del Dipartimento federale delle finanze di procedere allo scambio automatico di rendicontazioni Paese per Paese con le autorità fiscali. Per potersi esprimere con cognizione di causa sull’insieme degli interrogativi sollevati, la Commissione ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze di redigere un rapporto. L’esame dell’oggetto sarà ripreso dalla CET-S durante la sua seduta del 2 febbraio 2017.

4. Prezzi elevati in Svizzera: che fare?

La Commissione ha esaminato l’iniziativa del Cantone di Sciaffusa 16.301 «Lotta contro i prezzi elevati in Svizzera» e ha sentito in proposito un rappresentante del Consiglio di Stato sciaffusano. Con 12 voti contro 1 è quindi giunta alla conclusione che per ragioni formali non si debba dare seguito all’iniziativa perché la sua richiesta è già considerata in relazione alla pendente iniziativa parlamentare Altherr 14.449 «Prezzi all'importazione eccessivi. Abolizione dell'obbligo di acquisto in Svizzera». Le deliberazioni su quest’ultima iniziativa proseguiranno in una seduta della Commissione nel corso del secondo trimestre.

5. La Posta deve modificare la prassi

Nella versione modificata dal Consiglio nazionale, la mozione Ettlin 15.4153 «Addossamento ingiustificato delle spese sui clienti in ambito doganale» incontra il favore della CET-S, che ne propone l’adozione con 12 voti contro 1. Per il controllo a campione su incarico della dogana anche La Posta dovrebbe in futuro conteggiare, alla stregua degli speditori privati, un forfait a tutti i clienti e non soltanto ad alcuni di loro. La Commissione si attende che anche l’Incaricato per la sorveglianza dei prezzi si dichiari d’accordo con questa nuova prassi.

6. Per un cambiamento di sistema nell’imposizione della proprietà abitativa

Per quanto riguarda l’imposizione della proprietà abitativa, la Commissione ritiene che vi sia ancora la necessità di intervenire. Essa ha tuttavia respinto la mozione Egloff (13.3083) con 6 voti contro 3 e 2 astensioni, poiché è contraria alla propugnata possibilità di scelta. Si è tuttavia detta unanimemente favorevole all’elaborazione di un’iniziativa parlamentare (Iv. Pa.) al fine di promuovere un cambiamento del sistema d’imposizione della proprietà abitativa. Nel corso della prossima seduta deciderà sul tenore dell’iniziativa. La discussione sulla petizione sullo stesso tema presentata dalla Società dei proprietari fondiari è posticipata fino alla deliberazione sull’IV.Pa.

Altri oggetti

Per quanto riguarda la modifica della legge federale sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni (16.052), la CET-S propone all’unanimità di approvare il disegno del Consiglio federale. Lo stesso vale anche per la modifica della legge sull’imposizione del tabacco (16.051).

In merito alla mozione Bischof 16.3902 «Vietare le clausole di parità tariffaria stabilite dalle piattaforme di prenotazione on line a scapito degli albergatori», inoltre, la Commissione ha sentito rappresentanti della COMCO, di hotelleriesuisse e di booking.com. Per mancanza di tempo la Commissione prenderà decisioni materiali soltanto nel corso della seduta del 2 febbraio 2017.
La CET-S ha inoltre deciso di proporre all’unanimità al proprio Consiglio di accogliere la mozione Vonlanthen 16.3457 «LADI. Meno burocrazia in caso di lavoro ridotto».

Le seguenti mozioni e iniziative cantonali sono state respinte rispettivamente non hanno avuto seguito, perché già attuate con la Strategia energetica 2050 (13.074): 09.3142, 09.3354, 08.331, 09.304.

Presieduta dal consigliere agli Stati Martin Schmid (PLR, GR), la Commissione si è riunita a Berna il 9 e 10 gennaio 2017. A parte della seduta era presente il Consigliere federale Ueli Maurer.