La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio degli Stati (CET-S) ha discusso le divergenze sul progetto 19.475 riguardante la riduzione del rischio associato all’uso di pesticidi e in due dei tre punti ha aderito alla decisione del Consiglio nazionale.

Per quanto riguarda sia l’articolo 6a della legge sull’agricoltura (LAgr) modificato dal Consiglio nazionale sia l’articolo 164a LAgr recentemente inserito nel progetto dal Consiglio nazionale, la Commissione propone alla propria Camera di allinearsi alla decisione del Consiglio nazionale. In particolare, ritiene che l’articolo 164a costituisca un elemento importante in relazione alla riduzione delle eccedenze di sostanze nutritive poiché crea trasparenza e getta le basi per un intervento adeguato. Con 7 voti contro 4 e 2 astensioni, la Commissione respinge invece la proposta di inserire nella legge sulla protezione delle acque gli articoli 19 capoversi 1bis, 1ter e 1quater e 62d. Seconda la maggioranza, i Cantoni sarebbero chiamati a far fronte a oneri eccessivi senza aver avuto la possibilità di esprimersi nell’ambito di una consultazione. La minoranza fa valere che i Cantoni devono comunque designare i settori di alimentazione e, grazie alle disposizioni inserite nel progetto dal Consiglio nazionale, potrebbero però ricevere il sostegno della Confederazione. La legge si limiterebbe inoltre a sancire il principio, mentre i Cantoni potranno poi essere coinvolti nell’attuazione tecnica. La Commissione ha poi respinto con una maggioranza risicata due proposte di rivenire su una deliberazione. Una chiedeva di rivenire sugli articoli 9 capoverso 3 e 27 capoverso 1bis della legge sulla protezione delle acque con l’obiettivo di inserire un valore limite nella legge soltanto per i prodotti di degradazione rilevanti. L’altra proponeva di rivenire sulla disposizione di entrata in vigore con l’obiettivo di garantire che la legge entri in vigore soltanto se le due iniziative popolari concernenti l’acqua potabile (18.096 e 19.025) vengono respinte. Il Consiglio degli Stati tratterà l’oggetto durante la sessione primaverile.

La Commissione ha inoltre adottato una mozione (21.3004) che incarica il Consiglio federale di verificare e adeguare i principi di Suisse-Bilanz.

2. Iniziativa 99 %: anche la CET-S dice no

La Commissione si è occupata della cosiddetta «iniziativa 99 %», ossia l’iniziativa popolare «Sgravare i salari, tassare equamente il capitale» (20.032), che chiede di tassare maggiormente il reddito da capitale e destinare il gettito supplementare alle persone con redditi bassi o medi. Con 8 voti contro 4, raccomanda alla propria Camera di respingerla, come è già stato il caso per il Consiglio nazionale. La maggioranza della Commissione non reputa necessario intervenire in questo senso. Ritiene che oggi in Svizzera l’imposizione fiscale sia già relativamente elevata e che ci sia già una considerevole ridistribuzione. Se le imposte dovessero aumentare ulteriormente, l’attrattiva della piazza economica svizzera ne risentirebbe. Fa inoltre notare che l’iniziativa popolare fissa standard diversi rispetto alla Costituzione federale, la quale stabilisce in particolare che l’imposizione fiscale deve avvenire in modo generale, uniforme e sulla base della capacità economica. La minoranza è invece dell’avviso che le disparità nella ripartizione della ricchezza siano tali da rendere necessario un adeguamento dell’imposizione fiscale. Ritiene inoltre inconcepibile che il reddito da capitale sia tassato meno del reddito da lavoro e delle rendite del primo e del secondo pilastro. L’iniziativa sarà trattata dal Consiglio degli Stati nella sessione primaverile.

3. Aumento delle deduzioni per la custodia extra-familiare dei figli

Con 10 voti contro 2 e 1 astensione la Commissione ha approvato che, nell’ambito dell’iniziativa parlamentare 20.455, la sua omologa presenti un progetto per aumentare le deduzioni per la custodia extra-familiare dei figli. Concretamente vuole rilanciare quanto inizialmente proposto dal Consiglio federale (18.050), senza tuttavia prevedere un aumento della deduzione generale per i figli. Secondo la CET-S, è proprio su quest’ultimo punto che nel settembre 2020 il progetto è stato respinto dal Popolo. A suo parere, una miglior conciliabilità fra lavoro e famiglia e l’inserimento sul mercato del lavoro delle madri con una buona formazione sono richieste importanti, che potranno essere portate avanti con una nuova versione del disegno del Consiglio federale.

4. Approvazione di un disegno di legge che definisce le disposizioni relative all’esecuzione delle convenzioni fiscali internazionali

La Commissione ha approvato all’unanimità un disegno di legge del Consiglio federale che definisce le disposizioni procedurali relative all’esecuzione delle convenzioni internazionali in ambito fiscale, in particolare per quanto concerne le procedure amichevoli (20.082). La Commissione ha apportato inoltre alcune modifiche formali. L’oggetto sarà trattato dal Consiglio degli Stati nella sessione primaverile.

5. Conseguenze economiche derivanti dall’epidemia da coronavirus

In seguito alle recenti decisioni del Consiglio federale in relazione all’epidemia da coronavirus, la Commissione ha inoltre incontrato il consigliere federale Ueli Maurer. La discussione si è incentrata sulle prospettive per il futuro, sulle misure per i settori particolarmente colpiti e sull’attuazione nei Cantoni dei provvedimenti per i casi di rigore. A differenza della Commissione omologa del Consiglio nazionale, la CET-S non si pronuncia sulle decisioni di politica sanitaria del Consiglio federale poiché esse non rientrano nel suo ambito tematico di competenza. Approva tuttavia espressamente il fatto che il Consiglio federale, oltre alle misure con obiettivo di politica sanitaria, abbia adottato misure di politica economica e si aspetta che anche in futuro si attenga a questo principio.

6. Altre decisioni

La CET-S propone senza voti contrari (4 astensioni) di respingere la mozione «Doppia imposizione. Modifica potestativa volta ad attenuare l’imposta sulla sostanza» (17.3714). La Commissione condivide il parere del Consiglio federale secondo cui una doppia imposizione economica deve essere corretta a livello di imposta sul capitale; l’approccio delineato solleverebbe inoltre problemi di costituzionalità. Con 5 voti contro 0 e 8 astensioni, la CET-S respinge anche la mozione «Promozione dell’innovazione per le PMI. Possibilità di costituire accantonamenti per la ricerca e lo sviluppo» (15.3138). Nel motivare la propria decisione la Commissione si rifà alle argomentazioni del Consiglio federale: ad approfittare degli effetti della nuova misura sarebbero soprattutto le grandi imprese; inoltre la proposta non sarebbe abbastanza mirata. 

La Commissione ha trattato una mozione del consigliere agli Stati Martin Schmid, assegnatale per esame preliminare dal Consiglio degli Stati, la quale chiede che i prodotti chimici pericolosi possano continuare a essere impiegati nell’industria chimico-farmaceutica (19.3734). Con 7 voti contro 6 propone alla propria Camera di respingere la mozione. La maggioranza sostiene che la normativa vigente non impedisce all’industria di impiegare sostanze pericolose indispensabili e che, in considerazione dell’importanza di proteggere la salute e l’ambiente, le disposizioni in materia non dovrebbero essere allentate. La minoranza è del parere che senza una nuova regolamentazione la produzione si sposterebbe in Paesi dove si applicano norme meno severe, facendo così aumentare i rischi per l’uomo e l’ambiente. 

Con 7 voti contro 5, la Commissione propone alla propria Camera di accogliere una mozione del Consiglio nazionale che si prefigge di far rinunciare la Direzione generale delle dogane a imporre una tassa sull’approvazione preventiva dei progetti pubblicitari che la categoria dei produttori di alcool sottopone alla Regia federale degli alcool (17.4123). La Commissione ritiene opportuno mantenere la gratuità di questo servizio per i casi in cui gli autori di una pubblicità abbiano dubbi sulla sua conformità prima della sua diffusione. 

Con 9 voti contro 4 la CET-S ha nuovamente rifiutato (cfr. comunicato stampa del 10 aprile 2019) di dare seguito a due iniziative parlamentari dallo stesso tenore trasmesse dal Consiglio nazionale (17.406 e 17.407), che chiedono di adeguare i quorum necessari per il conferimento dell’obbligatorietà generale. Continua a respingere l’idea che una minoranza dei datori di lavoro possa imporre l’obbligatorietà generale. Una minoranza della Commissione propone di dare seguito alle due iniziative. 

La Commissione propone inoltre all’unanimità di approvare i decreti relativi alle convenzioni di doppia imposizione con il Kuwait (20.065), il Bahrein (20.066), il Liechtenstein (20.085), Malta (20.086) e Cipro (20.087). La CET-S ha anche ripreso l’esame dell’oggetto 17.400 (Cambio di sistema nell'ambito dell'imposizione della proprietà abitativa) e ha incaricato l’Amministrazione di presentarle le conseguenze dei vari modelli di deduzione degli interessi sui debiti. La deliberazione proseguirà nel corso del secondo trimestre. La Commissione deciderà ugualmente nel prossimo trimestre come procedere in merito all’iniziativa parlamentare presentata dal consigliere agli Stati Ruedi Noser (17.456), riguardante l’imposizione fiscale in ragione di partecipazioni di collaboratore a start-up. 

Presieduta dal consigliere agli Stati Christian Levrat (PSS, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 18 et il 19 gennaio 2021. In parte erano presenti alla seduta il presidente della Confederazione Guy Parmelin e il consigliere federale Ueli Maurer.