La Commissione ha avviato le deliberazioni in merito al progetto di revisione parziale della legge sui cartelli (23.047) ed è tacitamente entrata nel merito.

La Commissione ha condotto un’ampia consultazione in merito alla revisione parziale della legge sui cartelli (LCart). Oltre ai membri della Commissione della concorrenza e a esponenti del mondo scientifico (prof. Vincent Martenet, prof. Roger Zäch e prof. Zurkinden), hanno preso parte le associazioni e i gruppi d’interesse seguenti: economiesuisse, l’Unione sindacale svizzera, l’Unione svizzera delle arti e mestieri, Costruzionesvizzera, l’Alleanza delle organizzazioni dei consumatori e l’Associazione di studio sul diritto dei cartelli. La Commissione sostiene la necessità di rivedere il diritto in materia di cartelli e ha deciso tacitamente di entrare nel merito del progetto dell’Esecutivo. La revisione prevede proposte di modifica in larga parte già accettate in occasione della modifica della LCart arenatasi nel 2014 e adempie a tre mandati parlamentari conferiti dalle mozioni Fournier 16.4094, Français 18.4282 e Wicki 21.4189. La Commissione prevede di avviare l’esame materiale del progetto durante la sua seduta del 16-17 ottobre 2023. Ha inoltre preso atto dei lavori in corso in merito a una possibile riforma istituzionale, come richiesto da ampie cerchie nel corso della procedura di consultazione, e ritiene che tale riforma non debba ritardare le discussioni in merito alla revisione parziale della LCart.

Questioni aperte relative al cambio di sistema concernente il valore locativo

In relazione al rapporto aggiuntivo richiesto in occasione della sua ultima seduta sulle questioni relative alla deduzione degli interessi passivi (cfr. comunicato stampa del 20 giugno 2023), la Commissione ha constatato che i problemi relativi alla successione d’imprese, in particolare per le piccole e medie imprese, permangono in tutte le varianti esaminate sinora. Ha pertanto incaricato l’Amministrazione di valutare la possibilità di introdurre un disciplinamento speciale e di indicare le modalità con cui dovrebbe configurarsi. L’oggetto non sarà quindi sottoposto al Consiglio degli Stati nella sessione autunnale, così come inizialmente previsto. Tuttavia, poiché la Commissione omologa del Consiglio nazionale si era comunque espressa contro l’appianamento delle divergenze durante la sessione autunnale, la pianificazione generale non dovrebbe subire ritardi significativi. La Commissione si occuperà nuovamente del progetto nel quarto trimestre dell’anno in corso.

No a mutevoli prese di posizione nell​a questione relativa alle superfici per la promozione della biodiversità

La Commissione ha discusso un’iniziativa del Cantone di Ginevra (22.314) che chiede, nell’interesse della produzione di derrate alimentari, di rinunciare a designare il 3,5 per cento dei terreni coltivabili come superfici per la promozione della biodiversità. Pur riconoscendo che il nuovo disciplinamento suscita in parte un certo scontento, la Commissione constata che le aziende agricole hanno ormai adeguato la propria pianificazione alle nuove norme e che non sarebbe dunque opportuno modificarle nuovamente. L’intero sistema gioverebbe di una biodiversità più forte, risultando così più resiliente e non indebolito. La Commissione ha pertanto deciso, con 8 voti contro 2 e 1 astensione, di non dar seguito all’iniziativa.

Misure contro il turismo d​egli acquisti

Con la mozione 19.3975, il Consiglio federale era stato incaricato di ridurre il limite di franchigia IVA nel traffico turistico e/o adeguare tale limite alla soglia minima per l’esenzione del Paese limitrofo, così da arginare il turismo degli acquisiti. La CET-S ha preso atto che il Consiglio federale avvierà nel prossimo futuro una procedura di consultazione in merito alla modifica della rispettiva ordinanza. Alla luce di quanto precede, la Commissione mantiene il proposito di non avviare lavori legislativi propri nell’ambito delle iniziative cantonali 18.300 e 18.316. Chiede tuttavia alla propria Camera di prorogare di due anni il termine per l’elaborazione di un avamprogetto, affinché la richiesta rimanga pendente. Dopo che la modifica di ordinanza sarà ultimata, le iniziative cantonali potranno essere stralciate dal ruolo.

Colmare una lacuna nelle disposizioni penali sulle offerte pubbliche d’acquisto

Durante la sessione di maggio 2023, il Consiglio nazionale ha attuato l’iniziativa parlamentare 18.489 dell’ex consigliere nazionale Hans-Ueli Vogt con una modifica della legge sull’infrastruttura finanziaria (LInFi), colmando così una lacuna relativa alla responsabilità penale contenuta in tale legge. La CET-S propone all’unanimità di approvare il progetto senza modifiche.

Ordinanza sull’imposiz​ione minima

In seguito all’accettazione da parte del Popolo e dei Cantoni della modifica costituzionale del 18 giugno 2023 in attuazione dell’imposizione minima dell’OCSE in Svizzera, il Consiglio federale emanerà un’ordinanza ancora nel corso dell’anno corrente. Consultata in merito, la Commissione prende atto del progetto del Consiglio federale e lo accoglie positivamente, senza adottare raccomandazioni concrete all’attenzione dell’Esecutivo. Tuttavia, alla luce della complessità del nuovo disciplinamento, accoglie con favore il fatto che al termine dell’attuale consultazione sia prevista una valutazione più attenta di singoli punti, tra cui ad esempio in merito alla responsabilità solidale di tutte le unità operative di un gruppo di imprese.

Discussione in merito alla situaz​ione della piazza finanziaria e alle esigenze in materia di fondi propri per le banche

La CET-S è stata nuovamente informata in merito alla situazione attuale della piazza finanziaria e ai lavori in corso da parte del Consiglio federale. Condivide l’opinione di quest’ultimo secondo cui è possibile apportare modifiche importanti nell’orientamento dell’iter legislativo soltanto al termine della valutazione attualmente in corso degli strumenti «too big to fail». L’analisi del Consiglio federale dovrebbe essere disponibile nella primavera 2024. La Commissione intende aspettare fino ad allora per discutere una serie di interventi parlamentari presentati dal Consiglio degli Stati per l’esame preliminare. Tale discorso vale ugualmente per la mozione Birrer-Heimo 21.3910 Esigenze in materia di fondi propri più elevate per le grandi banche attive a livello globale, adottata dal Consiglio nazionale dopo l’acquisizione di Credit Suisse. Durante la prossima seduta prevista per il 16-17 ottobre, la CET-S sarà nuovamente informata sullo stato di avanzamento dei lavori e valuterà la possibilità di anticipare determinate misure.

Con una modifica dell’ordinanza sui fondi propri sarà possibile trasporre nel diritto svizzero la versione finale degli standard di Basilea III, emanati dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria. Tali standard prevedono sostanzialmente di coprire le attività maggiormente esposte ai rischi con più fondi propri rispetto alle attività meno esposte. Le esigenze in materia di fondi propri per il settore bancario dovranno essere calcolate in modo trasparente e comparabile a livello internazionale. La Commissione è stata consultata in merito anche a questo progetto e lo approva senza sottoporre al Consiglio federale alcuna proposta di modifica.

Ulteriori dec​isioni

La Commissione ha deciso all’unanimità di sospendere la mozione della CET-N 22.4272. Ravvisa la necessità di chiarire aspetti fondamentali relativi, da un lato, alla protezione giuridica degli informatori, e dall’altro alla gestione dell’ulteriore utilizzo di dati acquisiti illegalmente. Tale problematica si aggraverà ulteriormente in futuro a causa della crescente cibercriminalità. La Commissione valuterà dunque se presentare un postulato in merito.

Il 20 aprile 2023 l’Italia ha rimosso la Svizzera dalla lista nera per le persone fisiche. La CET-S prende dunque atto che la mozione 19.4025 originariamente presentata dall’ex consigliera nazionale Roberta Pantani è stata adempiuta e può dunque proporre alla propria Camera di respingerla senza opposizione.

Presieduta dal consigliere agli Stati Alex Kuprecht (UVD, SZ), la Commissione si è riunita a Berna il 17 e il 18 agosto 2023. In parte era presente alla seduta il consigliere federale Guy Parmelin.