La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha deciso con 13 voti contro 11 e 1 astensione di entrare in materia sul progetto 17.047 s Legge federale sulla parità dei sessi. Modifica. La maggioranza è in linea di massima favorevole alle misure volte a realizzare la parità salariale tra uomini e donne. La Commissione riprenderà i lavori dopo la pausa estiva con la deliberazione di dettaglio.

​Il progetto adottato dal Consiglio degli Stati prevede l’obbligo per le imprese che impiegano 100 o più dipendenti di svolgere ogni quattro anni un’analisi sulla parità salariale sottoponendola poi a una verifica da parte di un organismo indipendente. Il Consiglio federale ha invece proposto un limite inferiore di 50 dipendenti. Il Consiglio degli Stati ha inoltre deciso di rafforzare l’impegno del settore pubblico, imponendo l’obbligo ai datori di lavoro del settore pubblico di pubblicare i risultati e i dettagli delle analisi sulla parità salariale. Il Consiglio degli Stati ha infine deciso che la legge dovrà essere valutata al più tardi nove anni dopo l’entrata in vigore delle disposizioni e che la sua durata sarà limitata a 12 anni.

La Commissione ha condotto un ampio dibattito sui principi del progetto e si è chiesta, tra l’altro, in che misura le misure volontarie adottate finora per eliminare la discriminazione salariale non abbiano sortito gli effetti sperati e quali possano essere le conseguenze di una regolamentazione statale volta ad attuare la parità salariale. La maggioranza riconosce che, in media, negli ultimi anni la disparità salariale si stia riducendo. Ritiene tuttavia che il processo volto a eliminare la discriminazione salariale proceda troppo lentamente e che sia pertanto opportuno adottare misure statali. In occasione della prossima seduta, nel quadro della deliberazione di dettaglio, la Commissione discuterà delle modalità concrete del progetto.

Una minoranza propone di non entrare in materia sul progetto, sottolineando il successo delle misure volontarie e temendo che il progetto rappresenti una minaccia per il carattere liberale del mercato del lavoro.

17.309 s Iv. Ct. BE. Finanziamento del perfezionamento dei medici

La Commissione propone alla propria Camera all’unanimità di non dare seguito all’iniziativa del Cantone di Berna 17.309 s Iv. Ct. BE. Finanziamento del perfezionamento dei medici. Tale iniziativa chiede di imporre a tutti i Cantoni l’obbligo di versare ai propri ospedali un importo forfettario annuale di almeno 15 000 franchi per ogni medico che segue un ciclo di perfezionamento e di introdurre un sistema di compensazione finanziaria fra tutti i Cantoni per una ripartizione degli oneri dovuti al perfezionamento dei medici.

La Commissione constata che l’Accordo intercantonale sul perfezionamento professionale dei medici può già contare sull’adesione di 14 Cantoni fra i 18 necessari per la sua entrata in vigore. Ritiene che un intervento a livello federale attualmente non si giustifichi perché la competenza in materia è cantonale. Valuta inoltre positivamente gli sforzi d’armonizzazione e di solidarietà fra i Cantoni.

Rapporto intermedio concernente il messaggio sulla cultura 2016–2020

Il Consiglio federale ha definito nel messaggio sulla cultura 2016–2020 l’orientamento strategico fondamentale della politica culturale della Confederazione per il quadriennio in questione. A metà legislatura la Commissione è stata informata in merito ai provvedimenti concretamente adottati e sulle modalità con cui l’Amministrazione sta attuando le 17 nuove misure auspicate dal Consiglio federale. Ricordiamo che la politica in ambito culturale si sviluppa attorno a tre linee direttrici: «partecipazione culturale», «coesione sociale» e «creazione e innovazione».

La Commissione è stata informata sull’attuazione delle diverse misure e dell’evoluzione della situazione, segnatamente negli ambiti dei contributi in favore dei musei, dell’insegnamento delle lingue nazionali nelle scuole, della promozione della produzione culturale nonché dell’intensificazione del dialogo culturale a livello nazionale in collaborazione con i Cantoni. La Commissione ha espresso la propria soddisfazione per i progressi compiuti e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Scuole specializzate superiori: riconoscimento dei cicli di formazione e dei titoli di studio

A maggio la Commissione ha presentato una mozione avente lo scopo di riposizionare le scuole specializzate superiori nel panorama formativo svizzero (cfr. comunicato stampa della CSEC-N del 25 maggio 2018, mozione 18.3392 n Mo. CSEC-N. Scuole specializzate superiori: rafforzarne il profilo, garantirne la qualità, accrescerne l’attrattiva). Dato che il Consiglio degli Stati ha adottato nella sessione estiva una mozione di simile tenore (18.3240 s Mo. Consiglio degli Stati (Fetz). Rafforzare le scuole specializzate superiori), la Commissione si è occupata nuovamente di questa tematica. La Commissione ha deciso, senza controproposte, di sospendere la trattazione dell’oggetto e di attendere il parere del Consiglio federale relativo alla propria mozione 18.3392.

La Commissione ha visitato il campus del Politecnico federale di Losanna (EPFL), dove ha incontrato il presidente Martin Vetterli ed è stata informata sui diversi progetti in corso, quali il «Venice Time Machine», progetti nel campo delle neuroprotesi e negli ambiti dell’educazione e della fiducia digitale.
La Commissione ha quindi visitato la fondazione ISREC, polo di ricerca sperimentale sul cancro a Losanna. Questa fondazione privata, riconosciuta dalla Confederazione come di utilità pubblica, finanzia progetti in tale ambito in collaborazione con il Centro ospedaliero universitario vodese (CHUV), il Politecnico di Losanna e la locale Università.

Presieduta dalla consigliera nazionale Christine Bulliard-Marbach (PPD/FR), la Commissione si è riunita a Losanna il 28 e il 29 giugno 2018. A parte della seduta erano presenti il presidente della Confederazione Alain Berset, capo del DFI, e la consigliera federale Simonetta Sommaruga, capo del DFGP.