La Commissione ha affrontato in modo approfondito il tema della parità salariale tra i sessi. Ha dibattuto diversi interventi parlamentari e preso atto di rapporti in materia. Poiché nel 2025 sarà effettuata una valutazione intermedia della LPar, non intende per ora prendere nuove misure nel settore della parità salariale.

La Commissione ha preso atto del rapporto in adempimento del postulato 19.4132 sulle differenze di reddito tra uomini e donne e approva l’intenzione dell’Ufficio federale di statistica di pubblicare periodicamente gli indicatori «Gender Overall Earning Gap» (GOEG) e «Gender Pension Gap». Ha inoltre preso conoscenza del rapporto relativo al proprio postulato di commissione 20.4263 («Strategia per rafforzare la Carta per la parità salariale») e accoglie favorevolmente le misure proposte in modo che un maggior numero di Cantoni, Comuni e aziende parastatali siano incentivati a partecipare alla Carta.

La Commissione ha esaminato tre iniziative parlamentari intese tutte a rafforzare l’applicazione della parità salariale mediante una modifica della legge sulla parità dei sessi (LPar). La maggioranza della Commissione fa riferimento a due punti in particolare che la inducono a respingerle. In primo luogo, il Consiglio nazionale ha accolto recentemente la mozione 21.3944, che chiede l’introduzione di sanzioni in caso di mancato rispetto del principio dell’uguaglianza. In secondo luogo, il Consiglio federale prevede di presentare al Parlamento nel 2025 un bilancio intermedio sulla revisione della LPar. La maggioranza della Commissione ritiene quindi prematuro considerare già adesso, prima dello svolgimento del dibattito generale, ulteriori misure di più ampia portata. La Commissione propone alla propria Camera di respingere le seguenti iniziative parlamentari: l’Iv. Pa. Prelicz-Huber «Parità salariale vincolante» (22.464) con 14 voti contro 10 e 1 astensione; l’Iv. Pa. Gysi «Sanzioni in caso di violazioni della parità salariale» (22.473) con 12 voti contro 10 e 3 astensioni e l’Iv. Pa. Piller Carrard «Rendere obbligatoria la parità salariale» (22.481) con 14 voti contro 9 e 2 astensioni.

Per ognuna delle iniziative parlamentari citate una minoranza propone di darvi seguito ritenendo che sarebbe utile controllare le imprese che attualmente non sottostanno a questa legge. Valuta inoltre che l’attuale legge, senza possibilità di sanzioni, sia insufficiente.

La Commissione ha altresì discusso delle petizioni 21.2032 e 21.2030 della Sessione delle donne 2021. Ritenendo che nell’Amministrazione siano già in corso lavori in questo senso, propone alla propria Camera di non dare seguito alle citate petizioni rispettivamente con 12 voti contro 8 e 3 astensioni e con 13 voti contro 9 e 1 astensione. Alcune minoranze propongono di rinviarle alla Commissione.

Rapporto sul sistema educativo svizzero 2023

Il rapporto sul sistema educativo svizzero, che serve anche come base per la preparazione del messaggio ERI, è redatto ogni quattro anni su mandato della SEFRI e della CDIP. Prendendo atto del rapporto sul sistema educativo svizzero 2023, la Commissione ha potuto approfondire diverse riflessioni sull’educazione in generale, in vista del dibattito sul messaggio ERI, che si svolgerà l’anno prossimo. Dopo una panoramica generale, è stata informata su diversi aspetti del settore di competenza della Confederazione, in particolare sulla formazione professionale et sulla formazione di livello terziario.

Diversi

Nell’ambito delle competenze della Confederazione in materia di educazione, la Commissione si è informata sulla campagna «Educazione allo Sviluppo Sostenibile». Ha sentito in particolare i rappresentanti di swissuniversities, della fondazione éducation21 e di Coalition Education ONG. La Commissione seguirà con interesse la concretizzazione di questo progetto trasversale nel quadro del prossimo messaggio ERI.

Presieduta dal consigliere nazionale Fabien Fivaz (Verdi, NE), la Commissione si è riunita a Berna l’11 e il 12 maggio 2023.