La Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha finalizzato il suo controprogetto indiretto all’iniziativa popolare sui fuochi d’artificio (25.402). Il progetto di legge, sostenuto in occasione del dibattito di entrata in materia con 14 voti contro 10, prevede in particolare di estendere l’obbligo del permesso d’uso di fuochi d’artificio a quelli considerati particolarmente rumorosi (categorie F3 e F4) e di vietare quelli destinati esclusivamente a produrre detonazioni.
Con 16 voti contro 8, questa soluzione è stata preferita a una proposta più restrittiva. Quest’ultima, sostenuta da una minoranza, prevede di vietare l’accensione di fuochi d’artificio rumorosi (categorie F3 e F4) nel quadro di manifestazioni private e di petardi che non producono effetti visivi nonché di estendere in modo significativo l’obbligo del permesso per l’uso di fuochi d’artificio (categorie F2, F3 e F4). I fuochi d’artificio utilizzati a fini professionali in occasione di manifestazioni pubbliche sarebbero soggetti all’autorizzazione per l’accensione.
Prima di trasmettere il progetto al Consiglio nazionale per l’esame, la CSEC-N procederà a una consultazione breve sulle due varianti (quella della maggioranza e quella della minoranza). L’avvio della consultazione, previsto entro la fine del mese, sarà annunciato tramite un comunicato stampa.
Protezione della proprietà intellettuale di fronte alle sfide poste dall'intelligenza artificiale
La CSEC-N ha iniziato l’esame della mozione 24.4596, accolta dal Consiglio degli Stati, che chiede al Consiglio federale di elaborare le basi legali necessarie per disciplinare l’uso dei sistemi di intelligenza artificiale (IA).
Sebbene le misure proposte offrano una chiara protezione per il settore dei media, la Commissione desidera approfondire la questione, segnatamente per quanto riguarda le possibili ripercussioni sulla ricerca in materia di IA in Svizzera.
Per valutare con maggiore precisione i benefici e le conseguenze dell'adozione di questa mozione, la CSEC-N effettuerà analisi approfondite e sentirà degli esperti durante la prossima seduta. Come previsto, questo oggetto sarà esaminato dal Consiglio nazionale durante la sessione autunnale.
Verso un modello di distaccamento per i docenti delle scuole svizzere all’estero
La CSEC-N ha proceduto all’esame preliminare dell’iniziativa parlamentare 25.403 «Modifica della legge sulle scuole svizzere all’estero», presentata dalla sua Commissione omologa del Consiglio degli Stati. L’iniziativa è volta a delegare a un’organizzazione di diritto privato o di diritto pubblico il compito di assumere e distaccare docenti abilitati a insegnare in Svizzera per esercitare la loro attività nelle scuole svizzere all’estero riconosciute. La Commissione ha potuto discutere dell’attuale evoluzione delle scuole svizzere all’estero e delle difficoltà incontrate nel reclutamento dei docenti. La Commissione ha deciso di dare seguito all’iniziativa con 23 voti contro 0 e un’astensione; la CSEC-S inizierà quindi prossimamente l’elaborazione di un progetto di legge.
Verso condizioni più chiare per la concessione di licenze dirette durante i concerti
La CSEC-N ha proceduto all'esame preliminare dell’iniziativa parlamentare 25.434 «Diritti d’autore. Per una gestione trasparente dei diritti durante i concerti» depositata dalla CSEC-S. L’iniziativa ha l’obiettivo di chiarire le condizioni alle quali possono essere gestiti i diritti d’autore durante i concerti, in particolare per quanto concerne la concessione diretta di licenze. La CSEC-N ha sostenuto l’oggetto all’unanimità, consentendo in tal modo alla CSEC-S di intraprendere i lavori per l'elaborazione di un progetto di legge.
Rinvio dell’esame della LDis
Durante la sua seduta, la CSEC-N ha proseguito l’esame della revisione della legge sui disabili (LDis, 25.020). In primo luogo, ha deciso di rinviare la discussione di fondo sull’intero progetto al primo semestre del 2026, al fine di disporre anche delle proposte relative all’iniziativa popolare «Per l’uguaglianza delle persone con disabilità (Iniziativa per l’inclusione)» e al suo controprogetto indiretto. In secondo luogo, ha già deciso di organizzare i lavori suddividendo il progetto in due parti e conferendo all’Amministrazione un mandato relativo alla parte concernente le lingue dei segni.
Presieduta dalla consigliera nazionale Simone de Montmollin (RL/GE), la Commissione si è riunita a Berna il 14 e 15 agosto 2025. A parte della seduta erano presenti la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider, capo del DFI.