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Il progetto del Consiglio federale consta di due parti: da un lato, per un periodo di cinque anni sono previsti aiuti finanziari ai Cantoni affinché questi e i Comuni possano aumentare i sussidi a favore della custodia di bambini complementare alla famiglia. Per questo sistema di incentivi il Consiglio federale prevede complessivamente 82,5 milioni. Dall’altro, nello stesso periodo si prevede di sostenere progetti volti ad adeguare maggiormente l’offerta di servizi di custodia ai bisogni dei genitori. A tale scopo sono previsti al massimo 14,3 milioni.
La Commissione rileva l’importanza della conciliabilità tra lavoro e famiglia e accoglie con favore le diverse misure della Confederazione in questo settore. In particolare rimanda all’attuale legge federale sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia, la cui validità è stata già prolungata due volte e in base alla quale continua ad essere sostenuta, fino a gennaio 2019, la creazione di posti di custodia complementare alla famiglia. Tuttavia, la modifica della legge federale presentata concerne soprattutto gli aiuti finanziari che non hanno lo scopo di creare ulteriori posti di custodia ma di ridurre i costi per la custodia sostenuti da genitori che esercitano un’attività lucrativa o seguono una formazione. A questo fine la Commissione ritiene però più utile il progetto annunciato il 30 settembre 2016 dal Consiglio federale sullo sgravio fiscale dei genitori (cfr. il comunicato stampa del Consiglio federale).
Inoltre la Commissione ha criticato il sistema di incentivazione previsto nel progetto: i Cantoni che prevedono ulteriori sovvenzioni per la custodia complementare alla famiglia riceverebbero nel primo anno aiuti finanziari per il 65 per cento di questo aumento ma nel terzo ed ultimo anno solo per il 10 per cento. Sussiste dunque il pericolo che in breve tempo gli aiuti finanziari comportino un trasferimento degli oneri a carico dei Cantoni o dei Comuni.
Una minoranza propone al Consiglio di entrare in materia, facendo notare che le spese per la custodia extrafamiliare dei figli continuano ad essere molto elevate e che si rende necessario sgravare le famiglie per rendere più efficace la conciliabilità tra lavoro e famiglia. La minoranza ritiene che il progetto rappresenti unʼimportante misura per integrare meglio soprattutto le donne nel mondo del lavoro, il che corrisponde a uno degli obiettivi principali dellʼiniziativa sul personale qualificato.
Posti di praticantato in studi privati e settori extraclinici
La Commissione ha esaminato la mozione CSSS-N 16.3264, il cui obiettivo è creare le condizioni legali affinché gli studi privati e di fornitori di prestazioni ambulatoriali possano offrire posti di formazione per studenti delle scuole universitarie professionali in fisioterapia ergoterapia, ostetricia, alimentazione e dietetica. La formazione pratica per queste discipline è attualmente svolta solo negli ospedali. Terminata la formazione, circa la metà dei professionisti sanitari pratica in ambito ambulatoriale. Gli studenti dunque durante la formazione imparano dunque a conoscere solo una parte dei settori d’attività e degli ambiti professionali che avranno rilievo nell’applicazione pratica: questo fattore compromette la qualità della formazione.
La Commissione riconosce che sia necessario intervenire, ma non sostiene la soluzione proposta dalla mozione. Per quanto riguarda il finanziamento, la CSEC ritiene che la LAMal non abbia lo scopo di finanziare le formazioni ma di assicurare contro i rischi di una malattia e le relative conseguenze finanziarie. Per questo motivo, propone al suo Consiglio, con 6 voti contro 3 e 3 astensioni, di respingere la mozione.
La CSEC-S ha trattato anche la mozione Gmür Alois 15.4016 «Terreni da campeggio delle organizzazioni giovanili. Migliori condizioni quadro» e propone all’unanimità al Consiglio degli Stati di respingerla. Il Consiglio nazionale l’aveva adottata a settembre 2016. La mozione incarica il Consiglio federale di creare basi legali che permettano alle organizzazioni giovanili di acquistare in modo semplificato le piazze di tiro e d’esercitazione che l’esercito non utilizza più. Questi spiazzi verrebbero utilizzati quali terreni da accampamento dalle organizzazioni, come ad esempio il Movimento Scout, la Jungwacht o la Blauring. La Commissione ritiene problematico favorire le organizzazioni giovanili nella vendita dei terreni in questione: tra l’altro l’uso di piazze di tiro per accampamenti potrebbe essere in collisione con altri interessi, quali la protezione della natura.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Brigitte Häberli-Koller (PPD/TG), la Commissione si è riunita a Berna il 7 novembre 2016. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.