La Commissione ha svolto la deliberazione di dettaglio relativa al Pacchetto Orizzonte 2021-2027 (20.052) e ha accolto il disegno nella votazione sul complesso con 11 voti contro 0 senza astensioni. La CSEC ha inoltre esaminato la legge sui PF (19.065 ) e il messaggio cultura (20.030).

Considerata la grande importanza che rivestono i programmi quadro dell’Unione europea per la piazza svizzera della ricerca e dell'innovazione, la Commissione sostiene espressamente il rinnovo senza interruzioni della partecipazione della Svizzera a Orizzonte. Una proposta volta a diminuire di 147,6 milioni di franchi la riserva prevista per le fluttuazioni del tasso di cambio sulla base di altre ipotesi concernenti l’evoluzione delle valute è stata respinta con 8 voti contro 3. Una minoranza porterà la proposta dinanzi alla Camera.

Legge sui PF

La Commissione ha svolto la deliberazione di dettaglio concernente la revisione della legge federale sui politecnici federali (Legge sui PF. Modifica, 19.065), dopo essere entrata in materia all’unanimità sul progetto durante la sua ultima seduta (v. comunicato stampa del 26 giugno 2020). Diversamente dal Consiglio nazionale, con 7 voti contro 3 la CSEC-S propone che le registrazioni di videosorveglianza in forma anonimizzata possano essere utilizzate a scopi di formazione o di prevenzione degli infortuni (versione del Consiglio federale). Con 7 voti contro 4 essa propone altresì di limitare a taluni ambiti il diritto di ricorso dei PF e degli istituti di ricerca contro le decisioni del Consiglio dei PF, così com’era stato proposto dal Consiglio federale. Due minoranze propongono di mantenere la versione del Consiglio nazionale. Il Consiglio degli Stati discuterà del progetto presumibilmente nella sessione d’autunno.

Messaggio concernente la cultura: la Commissione esamina il progetto con riserva delle decisioni del Consiglio nazionale

Il 25 giugno la Commissione aveva deciso senza controproposte di entrare in materia sul messaggio concernente la cultura (20.030), interrompendo tuttavia la trattazione della legge sul cinema (cfr. comunicato stampa). Nella seduta odierna ha deciso sui disegni 1 e 3–13 con riserva delle decisioni del Consiglio nazionale. Esaminerà di nuovo in via definitiva il progetto durante la sessione dopo che sarà stato trattato dal Consiglio nazionale. Alla base di questa procedura vi è l’esigenza di evitare una prima deliberazione di questi crediti d’impegno e limiti di spesa pluriennali (2021-2024) parallelamente alle deliberazioni sul preventivo.

La Commissione ha adottato diverse decisioni, riservandosi tuttavia per le ragioni summenzionate la facoltà di apportare ulteriori modifiche.

  • Con 7 voti contro 6 ha deciso di aumentare gli aiuti finanziari destinati alla Fondazione svizzera per la fotografia in totale di 0,8 milioni di franchi (limite di spesa nel decreto federale 6). Una minoranza è contraria all’aumento. Un’altra minoranza vorrebbe, come la maggioranza della CSEC-N, un aumento pari a 1,2 milioni di franchi per Memoriav (proposta respinta con 7 voti contro 6);
  • Per quanto riguarda gli aiuti finanziari per la cultura della costruzione, la maggioranza della Commissione intende seguire la CSEC-N e aumentare l’importo di 20 milioni di franchi (decreto federale 9).
  • Due minoranze vorrebbero aumentare gli importi destinati al settore lingue e comprensione (decreto federale 10): di 10 milioni per la mobilità e gli scambi (proposta respinta con 7 voti contro 6) e di 1,2 milioni per la promozione del romancio (proposta respinta con 6 voti contro 5 e 2 astensioni).
  • Infine, la Commissione si è pronunciata contro la riduzione rispetto alla pianificazione finanziaria originale dei limiti di spesa e dei crediti d’impegno per un importo di 34,7 milioni di franchi equivalente all’aumento reale dei mezzi. La riduzione riguarderebbe i decreti federali 6 (promozione della cultura), 9 (cultura della costruzione), 10 (lingue e comprensione), 12 (Pro Helvetia) e 13 (Museo nazionale). Per ogni decreto federale è stata presentata una proposta di minoranza.

La Commissione vuole inoltre incaricare il Consiglio federale di elaborare un piano per la salvaguarda e la cura attiva del patrimonio culturale svizzero. A tal scopo ha deciso con 7 voti contro 0 e 6 astensioni di presentare una mozione di commissione (20.3930).

Legge COVID-19

Il cancelliere della Confederazione e l’Amministrazione hanno presentato alla Commissione il disegno di legge federale sulle basi legali delle ordinanze del Consiglio federale volte a far fronte all’epidemia di COVID-19 (Legge COVID-19; 20.058). La Commissione ha esaminato le disposizioni del disegno concernenti il settore della cultura e, in linea di massima, è favorevole ai provvedimenti previsti. Per l’esame di diverse proposte ha avuto un’intensa discussione in merito ai crediti aggiuntivi nel settore della cultura proposti mercoledì scorso dal Consiglio federale (20.042) e alla situazione degli operatori culturali. Con 6 voti favorevoli e 4 astensioni, la CSEC-S ha deciso di aumentare da 80 a 100 milioni di franchi l’importo massimo previsto nella legge COVID-19 per la conclusione di contratti di prestazioni tra l’UFC e uno o più Cantoni per sostenere le imprese culturali. Alla Commissione preme inoltre che si affronti la questione del sostegno ai baracconisti e che il Consiglio federale presenti una soluzione.

La Commissione ha inoltre esaminato l’attuale situazione delle istituzioni per la custodia di bambini complementare alla famiglia. Se al momento ritiene che non vi sia alcuna necessità di intervenire, per la CSEC-S è importante che in caso di peggioramento della situazione gli asili nido e le altre istituzioni per la custodia di bambini complementare alla famiglia possano beneficiare di nuovo di sostegni finanziari.

La Commissione ha discusso a fondo sulle possibili modalità per garantire un sostegno da parte della Confederazione alle società professionistiche di calcio e di hockey su ghiaccio. Considerata la grande rilevanza sociale dello sport, la Commissione si esprime all’unanimità (10 voti) affinché questo settore sia disciplinato nella legge sul COVID-19 con un articolo supplementare mantenendo un solo modello di concessione di crediti, i quali saranno versati alle società sportive. Senza interessi, i crediti non devono superare il 25 per cento dei costi d’esercizio delle società sportive per la stagione 2018/2019 ed essere rimborsabili entro 10 anni al massimo. Le garanzie richieste alle società sportive vanno fissate al 25 per cento. Se i prestiti non vengono rimborsati entro tre anni, la Commissione ritiene che la Confederazione debba poter esigere dalle società sportive riduzioni salariali fino al 20 per cento. Inoltre, il Consiglio federale deve poter adottare un disciplinamento analogo per altre leghe semiprofessionistiche (es.: pallacanestro, pallamano, unihockey, pallavolo).

Accordo di Lisbona

La Commissione ha deliberato sull’approvazione dell’Accordo di Lisbona sulle denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche (20.048) e propone all’unanimità alla propria Camera di avallarla. Il sistema internazionale di registrazione e protezione gestito dall’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale (OMPI) permette agli Stati membri di far proteggere le indicazioni geografiche in tutti i Paesi partecipanti mediante una procedura di notifica. La CSEC-S è convinta che con questo sistema semplice e a basso costo sia possibile migliorare la protezione delle indicazioni geografiche svizzere e rafforzarne il valore economico.

 

Presieduta dal consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC, SH), la Commissione si è riunita a Berna il 18 e 19 agosto 2020. A parte della seduta erano presenti il consigliere federale Alain Berset, capo del DFI, e il cancelliere della Confederazione Walter Thurnherr.