Nella sua seduta del 17 e 18 giugno 2024, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-S) ha avviato la deliberazione sul messaggio sulla promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2025-2028 (messaggio ERI, 24.031). I crediti del messaggio ERI saranno impiegati per misure nei settori della formazione professionale, della formazione continua, delle scuole universitarie e della promozione della ricerca e dell’innovazione.

I contenuti del messaggio sono stati accolti favorevolmente nel loro insieme. Per consentire alla Commissione di farsi una propria idea, sono stati sentiti la Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione (CDPE), swissuniversities, il Consiglio dei politecnici federali e Switzerland Innovation.

La Commissione ha discusso con la CDPE in merito all’importanza dei sussidi di base ai quali, alla luce della difficile situazione delle finanze federali, sarà data la priorità rispetto ai sussidi per i progetti. Come già avvenuto nella commissione omologa, sono stati discussi i sussidi versati al progetto «viamia» e la ripartizione del finanziamento dello stesso tra Cantoni e Confederazione. È stato discusso anche il valore di riferimento del 25 per cento per quanto attiene ai sussidi federali per la formazione professionale, valore che, a seconda della base di calcolo, è rispettato nel messaggio ERI 2025-2028.

Il Consiglio dei politecnici federali ha illustrato alla Commissione la propria posizione in merito all’aumento delle tasse semestrali per gli studenti in possesso di un titolo estero; la Commissione è stata informata in merito al fatto che il Politecnico federale accoglie studenti provenienti dall’estero in particolare a livello di master e dottorato e che la maggior parte di loro rimane ad abitare in Svizzera dopo aver terminato la formazione.

Per consentire alla Svizzera di mantenere una posizione di spicco nei settori della formazione, della ricerca e dell’innovazione il Consiglio federale chiede lo stanziamento di circa 29,2 miliardi di franchi per i prossimi quattro anni. Nella sessione estiva il Consiglio nazionale ha aumentato i crediti previsti nel messaggio di un importo di 152,2 milioni.

La Commissione ha deciso all’unanimità l’entrata in materia sui 16 disegni di legge e decreti complessivamente interessati e ha svolto la deliberazione di dettaglio sui quattro disegni di legge. Nell’ambito della legge federale sui politecnici federali (legge sui PF), con 6 voti contro 5 e nessuna astensione, ha proposto l’aumento delle tasse universitarie per gli studenti in possesso di un titolo estero di almeno il doppio. In tal modo ha leggermente abbassato l’importo minimo rispetto all’aumento di tre volte deciso dal Consiglio nazionale. Una minoranza desidera mantenere quanto proposto da quest’ultimo, mentre un’altra minoranza vuole permettere al Consiglio dei politecnici federali di aumentare le tasse universitarie da tre a cinque volte e una terza vorrebbe lasciare l’autonomia ai Politecnici federali di emanare le disposizioni in proposito.

Successivamente, Switzerland Innovation ha presentato i sei parchi svizzeri dell’innovazione, illustrando i propri punti chiave in materia di innovazione e tecnologia, nonché l’importanza della riservazione delle superfici per i parchi dell’innovazione. Si è altresì tenuta una discussione in merito alla competenza sussidiaria della Confederazione per quanto attiene ai parchi dell’innovazione e in conclusione la Commissione ha proposto, con 6 voti contro 5, di respingere i sussidi federali alle superfici pronte per l’uso, che erano stati accettati dal Consiglio nazionale, e di non modificare il diritto vigente.

La Commissione ha inoltre accolto il postulato 24.3808 «Aggiornamento dei dati relativi alla quota di studenti stranieri nelle scuole universitarie» che incarica il Consiglio federale di redigere un rapporto con i dati attualizzati.

La Commissione proseguirà la deliberazione di dettaglio del messaggio ERI nella propria seduta di agosto.

Piano settoriale federale per i f​​uturi sviluppi del CERN

La Commissione ha inoltre iniziato l’esame preliminare dell’oggetto 24.029 «Promozione della ricerca e dell’innovazione (Piano settoriale e procedura di approvazione dei piani)».

Con questo progetto il Consiglio federale intende elaborare un piano settoriale incentrato sui progetti del CERN allo scopo di consentire alla Svizzera di accompagnarli in modo più proficuo. Questa procedura specifica al CERN deve in particolare consentire di tener conto dei bisogni dell’organizzazione internazionale in termini di infrastruttura garantendo la conformità del piano con gli obiettivi del nostro Paese in veste di Stato ospite e in materia di politica della ricerca, dell’ambiente e di organizzazione del territorio. La Commissione sostiene il progetto all’unanimità, sottolineando l'importanza del CERN quale istituto internazionale per la ricerca fondamentale, rilevando il ruolo specifico che la Svizzera svolge in seno a questa organizzazione inter​nazionale sin dalla sua fondazione nel 1954 e ricordando che il CERN è un centro di eccellenza per la ricerca europea. La Commissione ritiene che grazie alla modifica proposta sarà possibile costruire nuove infrastrutture di ricerca a cavallo tra il territorio svizzero e quello francese, con la partecipazione finanziaria di 23 Stati e conciliando le competenze cantonali e federali.

Mantenimento del numerus clausus per gli studenti di medicina

La Commissione ha deciso, con 7 voti contro 4, di proporre al proprio Consiglio di respingere la mozione 23.3293 «Numerus clausus. Smettiamola di selezionare gli studenti di medicina in base a criteri diversi da quelli della competenza e qualità».

I membri della Commissione ritengono che la motivazione dei candidati a iscriversi alla facoltà di medicina sia un criterio preponderante così come la selezione di persone che abbiano competenze idonee all’esercizio della professione medica.

La Commissione ammette la necessità di approfondire le riflessioni in merito al modello di formazione e al potenziamento delle competenze cliniche. Ritiene tuttavia che l’accanto vada messo al miglioramento delle condizioni alla fine della formazione e successivamente alla stessa. La Commissione è del parere che una modifica della suddivisione delle competenze tra Confederazione e Cantoni e un cambiamento all’interno del sistema di selezione non apporterebbe necessariamente un miglioramento della situazione e necessiterebbe di contributi finanziari supplementari. La minoranza della Commissione propone di accogliere la mozione, in quanto ritiene che la Confederazione debba assumersi le proprie responsabilità potenziando la formazione di nuovi medici anziché assumere un numero importante di medici formatisi all’estero.

Le caratteristiche​​ specifiche degli asini, dei muli e dei bardotti saranno tenute in maggiore considerazione

La Commissione ha preso atto dei risultati della consultazione sulle modifiche degli articoli 59 e seguenti dell’ordinanza sulla protezione degli animali (OPAn). Dopo aver constatato che quanto richiesto con la mozione 22.3952 Tenere conto delle caratteristiche specifiche di asini, muli e bardotti nell'ordinanza sulla protezione degli animali sarà concretizzato con l’entrata in vigore della revisione dell’OPAn, la Commissione ha deciso all’unanimità di respingere la mozione in quanto il suo obiettivo è raggiunto.

L’approfondimento delle collaborazion​​i con Taiwan nei settori della scienza, della tecnologia, dell’innovazione e della cultura non necessita di un accordo specifico

La Commissione ha altresì esaminato la mozione 22.3713 Consolidare e approfondire la cooperazione con Taiwan nel campo della scienza, della tecnologia, dell'innovazione e della cultura. In proposito, ha constatato che esiste già una collaborazione nei settori della ricerca e della cultura con Taiwan. La Svizzera non riconosce Taiwan come Stato indipendente e pertanto non intrattiene relazioni ufficiali né conclude accordi bilaterali con lo stesso.

La mozione chiede di stipulare un accordo tra il Trade Office of Swiss Industries e la Taipei Cultural and Economic Delegation in Svizzera, al fine di approfondire le relazioni in questi ambiti. La Commissione ritiene che un accordo di questo tipo non apporterebbe alcun valore aggiunto e che la collaborazione possa già essere approfondita fondandosi sulle basi esistenti. Con 9 voti contro 0 e 2 astensioni, propone dunque al proprio Consiglio di respingere la mozione.

Presieduta dalla consigliera agli Stati Mathilde Crevoisier Crelier (S, JU), la Commissione si è riunita a Berna l’8 e il 9 aprile 2024. A parte della seduta era presente il Consigliere federale Guy Parmelin, capo del DEFR.​