(ats) È importante che la SSR collabori con altri partner nel settore dei media per rafforzare la pluralità delle opinioni e dell'offerta, senza che si verifichino discriminazioni. In quest'ottica il Consiglio Nazionale ha approvato oggi - con 120 voti contro 68 e 4 astenuti - una mozione della Camera dei cantoni che incarica il Consiglio federale di modificare le basi legali in materia.

Per la commissione delle telecomunicazioni degli Stati (CTT-S), la società Admeira - joint venture di Swisscom, Ringier e SSR per la commercializzazione congiunta di spazi pubblicitari, non è la soluzione ideale per rafforzare il mercato mediatico elvetico. Per questo motivo ha deciso di depositare una mozione con la quale invita il governo ad approfittare della futura legge sui media per cambiare la situazione, evitando ogni discriminazione.

La Ctt-S riconosce la situazione difficile nella quale si trovano attualmente parecchi media regionali: reputa quindi necessario intervenire a livello legislativo affinché tutti gli operatori possano approfittare di una collaborazione con la SSR, finanziata con i proventi del canone. A suo avviso, esistono soluzioni nell'ambito della condivisione delle immagini, degli introiti pubblicitari e di una parte del canone.

Il Nazionale ha oggi sostenuto il testo, apportando tuttavia una modifica importante: i cambiamenti proposti vanno adottati senza attendere la nuova legislazione sui media.

Il Consiglio federale, per bocca di Doris Leuthard, raccomandava invece di respingere la proposta. "Cooperazioni sono già possibili. Inoltre la mozione si spinge troppo lontano. Occorre dapprima ridefinire il servizio pubblico", ha dichiarato invano la consigliera federale. Ma alla fine solo la sinistra e qualche parlamentare del PPD l'hanno seguita. Il testo ritorna quindi al Consiglio degli Stati.

Senza discriminazione

La maggioranza della Camera del popolo (122 voti contro 68 e 2 astenuti) si è schierata oggi nuovamente a favore dell'iniziativa parlamentare di Hugues Hiltpold (PLR/GE) che chiede che la collaborazione della SSR con altre imprese mediatiche sia sottoposta a condizioni, come il contributo alla pluralità di opinioni e la diversità dell'offerta, anche in questo caso senza discriminazioni nei confronti di alcun attore del settore.

La sinistra ha tentato invano di convincere il plenum a bocciare il testo. Secondo Philipp Hadorn (PS/SO), "tale questione va affrontata nella revisione della legge sui media elettronici. Non è opportuno intraprendere ora una revisione".

Anche in questo caso il dossier passa agli Stati.