Tra queste ne spiccano due, una ticinese e un'altra vallesana, che domandano di migliorare la qualità della rete degli uffici postali e di rafforzare il ruolo delle autorità comunali nella distribuzione territoriale degli uffici postali.
Il Consiglio degli Stati non aveva dato seguito nel novembre 2017 all'iniziativa del Canton Ticino. La commissione preparatoria del Nazionale chiederà al plenum di fare altrettanto (11 voti a 7 e 3 astensioni) sia con quella ticinese che con quella vallesana.
Due iniziative cantonali di Grigioni e Vallese domandano invece di potenziare il Corpo delle guardie di confine. Anche in questo caso, su inviato della commissione competente, il plenum dovrebbe rispondere picche, visto il rafforzamento già in atto da tempo. Gli Stati hanno invece accolto le due iniziative.
Il programma del Consiglio degli Stati, che si riunirà dalle 15.15 alle 20.00, prevede l'esame, a livello di divergenze, della legge sulla caccia (abbattimento agevolato del lupo) e del programma di sviluppo strategico dell'infrastruttura ferroviaria, che comprende vari interventi anche nel Ticino.
In agenda anche il credito 2019 per il traffico di agglomerato e l'iniziativa parlamentare di Beat Vonlanthen (PPD/FR) - che doveva essere trattata il 5 di giugno - volta ad evitare la concentrazione della produzione dei programmi SSR in pochi siti. La concentrazione dell'offerta a Zurigo e Losanna decisa dai vertici dell'azienda ha fatto parecchio discutere il mondo politico e giornalistico.
Vonlanthen è favorevole ad un maggiore decentramento: a Berna dovrebbe rimanere l'offerta audio e a Ginevra almeno quello audiovisiva. Ma la commissione preparatoria, a larga maggioranza, raccomanda al plenum di bocciare l'atto parlamentare. A suo avviso, la SSR affronta con responsabilità le sfide poste dalla digitalizzazione e inoltre concentra i suoi sforzi di risparmio soprattutto sull'infrastruttura e l'amministrazione e non sull'offerta giornalistica.