Il progetto di revisione della legge sull'ordinamento finanziario della Confederazione, ha spiegato il relatore commissionale Alex Farinelli (PLR/TI), va a modificare principalmente due aspetti: allo scopo di avere una migliore consistenza temporale delle cifre presentate vengono riviste alcune modalità con cui vengono presentati i conti della Confederazione; vengono inoltre semplificate le procedure per quanto concerne la richiesta di crediti suppletivi.
L'obiettivo della revisione è rendere i rapporti finanziari più comprensibili e più facili da leggere. Il modello contabile della Confederazione si avvicinerà a quello dei Cantoni. L'attenzione sarà concentrata sul conto economico piuttosto che su quello finanziario. In questo modo, il quadro delle finanze dovrebbe essere presentato in modo più realistico.
La maggior parte delle modifiche apportate alla legge è dunque di natura tecnica, tanto che il relatore del gruppo PLR, Olivier Feller (VD), ha ammesso che ha avuto difficoltà, nell'esaminare il disegno di legge, a "identificare le vere questioni politiche del dossier." In ogni caso, visto che le modifiche consentono "da una parte una semplificazione estesa e maggiori margini di manovra per l'amministrazione, in modo che possa gestirsi dinamicamente senza mettere in discussione l'alta vigilanza parlamentare, e dall'altra di non mettere in dubbio le modalità di funzionalità", i liberali radicali entrano in materia, ha aggiunto il vodese.
L'udc si è invece detta contraria a qualsiasi cambiamento nella gestione della contabilità. Le modifiche non rispettano la Costituzione perché il freno all'indebitamento sarebbe ora basato sul conto economico, ha sostenuto Pirmin Schwander (SZ) a nome del suo partito. "Solo con un conto di finanziamento possiamo chiaramente visualizzare se il freno alle spese viene rispettato o no", ha aggiunto.
Tutti gli altri gruppi parlamentari e il Consiglio federale non vedono invece una violazione della Costituzione se il Parlamento in futuro dovrà occuparsi del conto economico e non più di quello finanziario. "Non cambia nulla per il freno all'indebitamento", ha detto il ministro delle finanze Ueli Maurer.
Il dossier è ora pronto per le votazioni finali.