(ats) I trasporti pubblici e quelli turistici continuano a subire forti perdite a causa del coronavirus. Per alleviare la situazione, il Consiglio nazionale ha approvato oggi con 131 voti a 47 e 7 astenuti un credito di 215 milioni di franchi. Gli Stati devono ancora esprimersi.

Il nuovo pacchetto di misure intende estendere di un anno la durata della legge esistente che attualmente concerne il solo 2020, ha spiegato Marco Romano (Centro/TI) a nome della commissione. Le imprese di trasporto non hanno più margine di manovra, ha aggiunto il ticinese.

L'aiuto finanziario va fornito a favore del traffico regionale viaggiatori, del traffico locale e del traffico turistico nonché del traffico merci ferroviario. Ne è invece escluso il traffico a lunga distanza, ha precisato Romano.

Per quel che concerne il traffico regionale viaggiatori (TRV) è previsto che Confederazione e Cantoni coprano a posteriori il disavanzo 2021 con un contributo supplementare una tantum. Le imprese di trasporto devono partecipare ai costi proporzionalmente alle rispettive possibilità finanziarie.

Berna finanzierà, ma a tempo limitato, anche le offerte turistiche sostenute dai cantoni. I rispettivi criteri e procedure sono determinati analogamente all'anno scorso.

Durante le discussioni una minoranza guidata da Jon Pult (PS/GR) ha chiesto di estendere già fin d'ora il sostegno anche all'anno 2022. Anche il prossimo sarà un anno complicato dal punto di vista pandemico, ha sostenuto il grigionese che ha citato anche l'altra crisi, quella climatica. La maggioranza ha però bocciato l'emendamento - 117 voti a 64 - ritenendolo prematuro.

L'udc avrebbe da parte sua voluto rinunciare al credito: con questi soldi il governo non risolve i problemi ma si limita a tappare i buchi versando sovvenzioni, ha sostenuto Benjamin Giezendanner (UDC/AG). Dopo oltre un anno dall'inizio della pandemia occorre chiedersi se non sia il caso di adattarsi alla nuova realtà riducendo l'offerta in modo da diminuire i costi, ha sostenuto l'argoviese dicendosi comunque disposto di sostenere il traffico regionale, "ma solo quello".

La proposta Giezendanner di non entrata in materia è stata bocciata con 132 voti contro 48 e 4 astenuti. Non ha avuto migliore fortuna l'idea di limitare il sostegno per le offerte turistiche al 30 giugno 2021, bocciata con 125 voti contro 52 e 3 astensioni.

E a proposito di traffico turistico, il plenum ha respinto di misura - 91 voti a 89 - una clausola sulle riserve che avrebbe permesso alle imprese del settore di riavere un margine di manovra minimo. All'unanimità, il Nazionale ha infine deciso che il decreto federale sarà sottoposto a referendum facoltativo. La votazione sulla clausola d'urgenza avverrà invece solo quando tutte le divergenze tra le due Camere saranno appianate.