(ats) L'accesso a documenti ufficiali sarà verosimilmente reso gratuito per principio. Dopo averla bocciata in prima lettura, il Consiglio degli Stati ha cambiato idea e ha approvato oggi l'entrata in materia (25 voti contro 18) su un progetto in questo senso del Nazionale. Il dossier torna alla commissione preparatoria.

Il progetto fa seguito a un'iniziativa parlamentare depositata dalla deputata Edith Graf-Litscher (PS/TG), con la quale si chiedeva una modifica delle base legali così da permettere di consultare documenti ufficiali senza dover pagare. Eccezioni sarebbero previste nel caso in cui le spese amministrative fossero sproporzionate rispetto all'interesse pubblico.

Attualmente, la legge sulla trasparenza dà a ognuno la possibilità di richiedere documenti di questo genere. Tale accesso è però soggetto a emolumenti.

Tali balzelli non sono però legati alle mansioni burocratiche, bensì variano in funzione del dipartimento al quale ci si rivolge, ha sostenuto Lisa Mazzone (Verdi/GE) chiedendo al plenum di non bocciare una seconda volta il progetto. Stando alla "senatrice" ecologista, vi sono quindi differenze arbitrarie, senza scordare che, ad esempio per piccoli media queste tasse possono dissuadere dall'intraprendere un'inchiesta giornalistica.

Nel 97% dei casi, ha replicato a nome della maggioranza della commissione preparatoria Heidi Z'graggen (Centro/UR), le domande di consultazione sono già gratuite. La pratica in vigore permette di evitare richieste senza fondamento, ha fatto notare, invano, l'urana.