(ats) Nella sua seduta odierna, il Consiglio degli Stati ha:

- Energia: approvato senza opposizioni la clausola d'urgenza sulla legge che prevede un aiuto finanziario a titolo sussidiario per salvare le imprese elettriche qualora fossero confrontate con una carenza di liquidità, a causa della crisi energetica attuale. Avendo il Nazionale pure accettato l'urgenza, il dossier è pronto per le votazioni finali;

- Multinazionali: adottato - con 44 voti favorevoli e 1 astenuto e dopo un lungo dibattito - la modifica costituzionale proposta dal Governo per adempiere agli impegni fiscali presi nei confronti dell'Organizzazione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e del G20. I "senatori" ritengono che sia nell'interesse del Paese introdurre un'imposta integrativa per tutti quei grandi gruppi di imprese che raggiungono un fatturato annuo globale di almeno 750 milioni di euro (743 milioni di franchi al cambio attuale) e il cui livello d'imposizione minima è inferiore al 15%. Il dossier passa ora al Nazionale;

- Axpo: deciso che Axpo, il gigante dell'elettricità in difficoltà a causa delle bizze del mercato energetico provocato dalla guerra in Ucraina, può far capo a una linea di credito di 4 miliardi di franchi se dovesse averne bisogno. Dopo il Nazionale, anche i "senatori" hanno approvato - a passo di carica, visto il poco tempo rimasto - parte del secondo supplemento al preventivo 2022 della Confederazione, nel quadro di una sessione straordinaria voluta dall'UDC. Gli altri crediti supplementari chiesti dall'esecutivo, escluso quindi Axpo, verranno trattati in dicembre, durante la sessione invernale delle Camere;

- Politica Finanziaria: rinviato in commissione per un riesame una mozione di Peter Hegglin (Centro/ZG) che chiede una migliore strategia finanziaria che includa la sicurezza militare, il clima, gli investimenti nell'energia, la sanità. Questa pianificazione su più legislature dovrebbe anche includere rischi imprevisti quali una pandemia o una penuria di elettricità. Il Consiglio federale si era mostrato scettico: le sfide menzionate si presentano già a breve termine. Un aggiornamento del piano finanziario 2024-2026 è essenziale;

- Imprese: rinviato in commissione per un riesame una mozione di Lisa Mazzone (Verdi/GE) che chiede di migliorare la trasparenza sulle partecipazioni estere nelle imprese svizzere. Il registro di commercio non consente di sapere, a suo avviso, chi controlla veramente un'impresa. Il Consiglio federale si è già opposto a questa richiesta. Il Dipartimento federale delle finanze punta già su nuove norme internazionali più severe concernenti l'identificazione dei beneficiari effettivi delle aziende.

Ordine del giorno di domani, giovedì 29 settembre (08.15-13.00 e 15.00-19.00):

- Migliorare la capacità d'intervento del Parlamento in situazioni di crisi (tre iniziative parlamentari);

- Controprogetto indiretto all'Iniziativa per i ghiacciai. Saldo netto delle emissioni di gas serra pari a zero entro il 2050 (votazione sulla clausola d'urgenza);

- Legge federale sull'approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili (continuazione);

- Vari interventi parlamentari riguardanti la regolazione del lupo;

- Interventi parlamentari di competenza del DATEC;

- Petizioni