(ats) Giornata di sessione brevissima oggi, per i canoni del parlamento, con entrambe le Camere che termineranno i lavori alle 09.30 per i festeggiamenti dei rispettivi presidenti.

Il presidente del Consiglio nazionale, Martin Candinas (Centro/GR) è atteso nel suo cantone di origine per incontrare autorità e popolazione, così come la neopresidente del Consiglio degli Stati, Brigitte Häberli-Koller, anch'ella del Centro, che sarà ricevuta con tutti gli onori in Turgovia.

Nell'attesa della trasferta nei cantoni di residenza dei presidenti, il Consiglio nazionale avrà il tempo per continuare il dibattito sul preventivo 2023 della Confederazione. Ieri, l'aula ha già deciso di non voler spendere di più per la ricostruzione e la cooperazione economica in Ucraina come chiedeva la sinistra e i Verdi liberali. Pure bocciati, però, i tagli auspicati dall'UDC.

Il budget della Confederazione presentato dal Consiglio federale rimane quindi invariato dopo l'esame dettagliato del primo blocco relativo alla migrazione e alle relazioni con l'estero. Il preventivo per l'anno prossimo prevede quindi sempre 81,3 miliardi di entrate e 86,2 miliardi di uscite. La pandemia e il piano di salvataggio per il settore dell'energia elettrica pesano sulle finanze federali, tanto che il Governo stima un deficit pari a 4,8 miliardi di franchi per il 2023.

Premi malattia, cantoni alla cassa

Al Consiglio degli Stati, il programma prevede l'esame del controprogetto all'iniziativa del PS per premi meno onerosi; la proposta di modifica costituzionale chiede di limitare al 10% del reddito la quota dei premi malattia. Il Consiglio federale ha presentato un controprogetto indiretto che prevede sì un maggiore impegno finanziario di Confederazione e Cantoni - 2,2 miliardi di franchi in più - ma in misura minore rispetto all'iniziativa; quest'ultima, solo per la Confederazione, prevede un costo stimato in 4,7 miliardi per il 2024.

Il controprogetto governativo prevede che i cantoni paghino un minimo compreso tra il 5 e il 7,5% delle spese lorde cantonali dell'assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. La quota minima dipenderà da quanto i premi gravano sulle finanze degli assicurati nel cantone. Questa nuova proposta comporta 493 milioni di franchi di ulteriori costi per i cantoni. La quota federale rimane invariata al 7,5%. La commissione preparatoria, che dovrebbe approvare il controprogetto, propone anch'essa che la Confederazione e i cantoni contribuiscano maggiormente alla copertura di questi costi.

Nel giugno scorso il Nazionale aveva respinto l'iniziativa e accolto il controprogetto indiretto dell'esecutivo, emendandolo però in diversi punti. Anche il progetto uscito dalle deliberazioni della commissione preparatoria degli Stati contempla diverse minoranza in contrasto con la versione del Nazionale e del Consiglio federale.