Revisione del Codice civile
La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale raccomanda caldamente alla Camera di entrare in materia sul disegno del Consiglio federale volto a iscrivere nel Codice civile il principio secondo il quale padre e madre esercitano congiuntamente l’autorità parentale, a prescindere dal loro stato civile.

La Commissione degli affari giuridici del Consiglio nazionale (CAG-N) propone, senza opposizione, alla Camera di entrare in materia sul disegno del Consiglio federale (11.070) per una modifica del Codice civile. In questo disegno, l’Esecutivo propone l’autorità parentale congiunta come regola, indipendentemente dallo stato civile dei genitori. Un genitore deve essere privato dell’autorità parentale solamente se necessario per tutelare gli interessi del figlio, come avviene già oggi per i genitori coniugati. In caso di divorzio è il giudice a decidere se sussistano motivi per revocare l’autorità parentale mentre se il figlio è nato al di fuori del matrimonio la decisione spetta all’autorità di protezione dei minori. Contemporaneamente il disegno riconosce al genitore che accudisce il figlio il diritto di decidere in merito a questioni di ordine quotidiano o urgenti senza consultare l’altro genitore. Come ulteriore misura accompagnatoria il disegno disciplina il trasferimento del luogo di dimora del figlio e dei genitori.

Nel corso delle prossime sedute, la Commissione procederà ad audizioni e alla deliberazione di dettaglio. 

 

Termine di prescrizione nel contratto di vendita e nel contratto d’appalto

La Commissione si è inoltre occupata delle divergenze relative al disegno (06.490), che intende prorogare a due anni il termine di prescrizione per le pretese di garanzia per difetti della cosa nel contratto di vendita. Con 15 voti contro 7, la CAG-N si pronunciata contraria a che una riduzione del termine sia dichiarata nulla esclusivamente per i contratti concernenti i consumatori (art. 199 lett. b n. 2 P-CO). Una minoranza è favorevole a questa riduzione.

 

Corruzione nel settore privato

La Commissione ha deciso con 14 voti contro 11 di dar seguito all’iniziativa parlamentare «FIFA. Perseguimento d'ufficio in caso di corruzione nel settore privato» (10.516), la quale chiede che il reato di corruzione nel settore privato, attualmente trattato nella legge contro la concorrenza sleale, sia perseguito d'ufficio e trasferito nel titolo diciannovesimo del Codice penale (CP), concernente la corruzione di pubblici ufficiali. Il Gruppo di Stati contro la corruzione (GRECO) ha pubblicato recentemente un rapporto nel quale chiede, a sua volta, che corruzioni siffatte non siano più perseguibili su querela di parte ma d’ufficio. La Commissione elaborerà un disegno in merito se la sua omologa del Consiglio degli Stati si dichiara d’accordo.   

 

Tornei di poker

La Commissione ha deciso senza opposizione di depositare una mozione con la quale si chiede al Consiglio federale di permettere l’organizzazione, al di fuori delle case da gioco, di tornei di poker con poste e possibilità di vincita limitate. Essa chiede che il Consiglio federale integri questo tema nell’attuazione del controprogetto all’iniziativa popolare « Per giochi in denaro al servizio del bene comune» su cui il popolo si pronuncerà nella votazione dell’11 marzo. La Commissione predilige la via della mozione rispetto a quella dell’iniziativa e propone pertanto di non dar seguito all’iniziativa parlamentare «Autorizzare i tornei di poker a chiare condizioni» (10.527),

 

 

Professione di mediatore


La Commissione propone, con 13 voti contro 8, di non dar seguito all’iniziativa parlamentare «Organizzazione della professione di mediatore in Svizzera» (10.531), che intende regolamentare la professione di mediatore mediante una normativa federale. Una minoranza propone di darvi seguito.

 

Presieduta dal consigliere nazionale Yves Nidegger (UDC, GE), la Commissione si è riunita a Berna il 12 e 13 gennaio 2012.

 

Berna, 13 gennaio 2012 Servizi del Parlamento