Il messaggio ERI 2008-2011 è stato accolto positivamente dalla CSEC-S: è stato giudicato equilibrato e una prima parte dei decreti federali sono stati unanimemente approvati. Desta però preoccupazione la latente minaccia di una politica a singhiozzo.

È con una buona preparazione sostenuta da ampie consultazioni delle cerchie interessate che la Commissione della scienza, dell'educazione e della cultura del Consiglio degli Stati (CSEC-N) ha iniziato l'esame del messaggio concernente il promovimento dell'educazione, della ricerca e dell'innovazione negli anni 2008-2011 (Messaggio ERI 07.012 s). Nel dibattito di entrata in materia si è chiaramente sottolineata l'importanza prioritaria di questo settore per lo sviluppo sociale ed economico della Svizzera. La Commissione ha salutato l'orientamento di fondo del messaggio e ha deciso all'unanimità l'entrata in materia.

In questa prima seduta dedicata all'esame di dettaglio erano in discussione i decreti concernenti il settore del DFI. La CSEC sostiene la definizione delle priorità e la ponderazione tra i diversi settori dell'educazione e della ricerca proposte dal Consiglio federale. Non sono state presentate proposte di trasferimento di fondi e i crediti proposti sono stati approvati all'unanimità senza alcuna modifica.

Una preoccupazione importante della CSEC resta la collaborazione tra le singole scuole universitarie. La creazione di poli e la rettifica dell'offerta dei cicli di studio dovrebbero permettere di impiegare in modo più efficiente le risorse stanziate. Come già ripetutamente sottolineato, non da ultimo nell'ambito del dibattito sulla NPC, anche nel campo delle borse di studio occorre agire. La maggioranza della Commissione ritiene che la palla sia ora nel campo dei Cantoni, sicché una proposta volta a stanziare più mezzi federali per i Cantoni che aumentano i loro sussidi dopo l'armonizzazione delle borse di studio è stata respinta con 8 voti contro 2. Quest'idea sarà sottoposta al plenum quale proposta di minoranza.

Si è constatato con preoccupazione che l'aumento annuo del 6 per cento dei mezzi di promovimento richiesto dal Consiglio degli Stati e previsto nel messaggio è stato nuovamente messo in dubbio da incombenti tagli. La Commissione vuole scongiurare una nuova politica a singhiozzo, ben cosciente delle ripercussioni negative che ne risulterebbero per gli istituti interessati. Su questo tema riferirà il consigliere federale Hans-Rudolf Merz nella seduta che la Commissione terrà il prossimo 21 maggio, nel corso della quale saranno discussi anche i decreti relativi al settore DFE in presenza della consigliera federale Doris Leuthard.

La Commissione si è riunita il 7/8 maggio all'università di Basilea sotto la presidenza della consigliera agli Stati Anita Fetz (SP/BS) e in presenza del consigliere federale Pascal Couchepin.

Berna, 09.05.2007    Servizi del Parlamento