Conformemente all’articolo 152 capoverso 3 della legge sul Parlamento (LParl), la Commissione della politica estera del Consiglio nazionale (CPE-N) è stata consultata in occasione della seduta straordinaria del 15 dicembre 2025 in merito al mandato negoziale del Consiglio federale concernente un accordo con gli Stati Uniti nei settori dell’economia e del commercio.

Nella votazione sul complesso il mandato negoziale è stato approvato con 17 voti contro 2 e 5 astensioni.

Sono state inoltre prese le decisioni indicate di seguito:

  • è stato chiesto di integrare il mandato negoziale con una disposizione secondo cui la Svizzera non si assume alcun obbligo qualora gli investimenti previsti per un importo di 200 miliardi di franchi da parte di imprese private svizzere negli Stati Uniti non dovessero essere realizzati; la proposta è stata adottata con 16 voti contro 9;
  • con 12 voti contro 12 e 1 astensione (con voto decisivo della presidente), la Commissione chiede di illustrare nel mandato negoziale come il Consiglio federale intenda attuare concretamente i principi riconosciuti nel Memorandum d’intesa sui flussi affidabili e transfrontalieri di dati. A tale proposito occorre chiarire se è prevista l’introduzione nel diritto amministrativo e privato di strumenti quali la legge modello dell’UNCITRAL sui titoli di credito elettronici (Model Law on Electronic Transferable Records, MLETR);
  • con 13 voti contro 12 la Commissione ha integrato il mandato negoziale con una disposizione che permetta di prevenire svantaggi strutturali a lungo termine per la Svizzera nell’ambito dello scambio di dati nazionale e transfrontaliero. Il Consiglio federale tutela l’autodeterminazione digitale, l’interoperabilità e la protezione dei dati, garantendo al contempo la sovranità digitale, la libertà di scelta nonché la certezza del diritto e la sicurezza dei processi per l’economia e la società. Evita inoltre che gli obblighi in materia di compliance siano sproporzionati o li semplifica sistematicamente attraverso strumenti digitali;
  • nell’agevolare i flussi di dati transfrontalieri e nel promuovere l’interoperabilità dei quadri normativi sulla protezione dei dati si chiede di assicurare che il livello di protezione dei dati garantito dalla Svizzera in base alla legge sulla protezione dei dati e al quadro bilaterale «Swiss-US Data Privacy Framework» sia pienamente rispettato. I dati personali potranno essere trasmessi esclusivamente a imprese statunitensi certificate ed essere trattati soltanto per gli scopi previsti, senza che sia possibile trasmetterli a terzi. È esclusa qualsiasi deroga, riduzione o elusione di questi requisiti; la proposta è stata adottata con 13 voti contro 12.

Le seguenti proposte non hanno ottenuto il consenso della maggioranza:

  • la proposta secondo cui la Delegazione svizzera garantisce che l’accordo rispetti i requisiti minimi in materia di sostenibilità generalmente contenuti negli accordi doganali dell’AELS e che questi siano giuridicamente applicabili mediante un meccanismo giudiziale di composizione delle controversie è stata respinta con 16 voti contro 8 e 1 astensione;
  • la proposta che chiede al Consiglio federale di non sancire nel mandato negoziale la rinuncia ad una tassa sui servizi digitali è stata respinta con 16 voti contro 8 e 1 astensione;
  • per quanto riguarda la composizione delle controversie, il Consiglio federale dovrebbe adoperarsi a favore di una procedura giudiziale di composizione delle controversie, ad esempio tramite un tribunale arbitrale paritetico: la proposta è stata respinta con 16 voti contro 8 e 1 astensione;
  • sono state presentate due proposte che chiedono di non prevedere concessioni in caso di ostacoli al commercio di natura non tariffaria. Una proposta riguarda le norme per l’immatricolazione dei veicoli ed è stata respinta con 17 voti contro 8 e 0 astensioni. L’altra proposta, che chiede di cancellare il passaggio relativo all’esame di determinate misure riguardanti la carne di pollame nonché l’etichettatura e i certificati per i prodotti a base di carne bovina, di bisonte e latticini, è stata respinta con 16 voti contro 8 e 1 astensione;
  • una proposta di stralcio del passaggio relativo alla possibilità di integrare ulteriori ambiti tematici nei negoziati è stata respinta con 17 voti contro 8 e 0 astensioni;
  • una proposta che prevede di integrare il mandato negoziale con una disposizione relativa a una strategia nazionale lungimirante per il commercio digitale, rispettivamente per la digitalizzazione del commercio, è stata respinta con 12 voti contro 11 e 2 astensioni;
  • una proposta che chiede di pubblicare gli orientamenti e le linee guida del mandato negoziale è stata respinta con 21 voti contro 3 e 0 astensioni;
  • una proposta per una mozione di commissione che incarichi il Consiglio federale di elaborare un piano transitorio per le imprese interessate in caso di mancato accordo sulle relazioni commerciali con gli Stati Uniti è stata respinta con 16 voti contro 8 e 0 astensioni;
  • una proposta che chiede di integrare le competenze della SECO nel settore del commercio digitale o della digitalizzazione del commercio attraverso un gruppo di esperti interdisciplinare composto da rappresentanti dell’economia privata è stata respinta con 19 voti contro 3 e 2 astensioni;
  • una lettera al Consiglio federale con le seguenti richieste è stata respinta con 13 voti contro 11 e 0 astensioni:
    • attuare, a livello legislativo, i provvedimenti svizzeri in modo che producano effetti giuridici equivalenti a quelli delle misure adottate negli Stati Uniti;
    • intervenire nell’ambito dei negoziati affinché, qualora la Svizzera registri un deficit della bilancia commerciale per un determinato periodo di tempo, sia prevista la possibilità di stabilire un livello tariffario equivalente per entrambe le parti;
    • prendere impegni soltanto nei settori direttamente correlati con la bilancia commerciale con gli Stati Uniti.