La CSEC-S ha deciso senza voti contrari di proporre alla propria Camera di accogliere il postulato 19.3593 del consigliere agli Stati Hannes Germann (UDC, SH). Precisa inoltre che il finanziamento dovrebbe essere concesso in via sussidiaria e d’intesa con i Cantoni.

​La decisione è stata presa tenendo conto dei circa 61 milioni di campioni e reperti zoologici, botanici, geologici, di suolo ecc, presenti in otre 50 siti quali musei e università e che nel confronto internazionale costituiscono collezioni scientifiche estremamente importanti se non addirittura uniche al mondo.

La CSEC-S concorda all’unanimità con la richiesta del postulato. Le collezioni sono un’importante fonte sulla cui base potrebbero essere effettuate attività di ricerca su temi socialmente urgenti, per esempio nei settori della biodiversità, dell’agricoltura e della silvicoltura oppure anche dell’estrazione delle materie prime. È urgente preparare, digitalizzare e mettere in rete queste collezioni per la ricerca e per il grande pubblico. La Commissione ha riflettuto sul fatto che 81 per cento degli oggetti menzionati è in dotazione a musei e università. Pertanto, fatta eccezione per i musei della Confederazione, la responsabilità ricade sui Cantoni e sulla collettività. Il finanziamento da parte della Confederazione costituirebbe quindi un servizio di sostegno sussidiario.

Nuovo strumento per la promozione di imprese innovative: sospesa la trattazione

Con 9 voti contro 2 e 1 astensione la CSEC-S ha deciso di sospendere la trattazione dell’iniziativa parlamentare 19.436 del consigliere nazionale Fathi Derder (PLR, VD), che chiede di modificare l’articolo 19 capoverso 4 della legge federale sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (LPRI) in modo tale che Innosuisse possa promuovere direttamente progetti innovativi di imprese. Finora i mezzi di promozione possono essere versati soltanto ai centri di ricerca universitari incaricati da un’impresa. La modifica di legge concernerebbe soprattutto le PMI innovative e le start-up, le quali non hanno gli strumenti per sviluppare internamente i loro prodotti e neanche il tempo per coinvolgere le scuole universitarie professionali in tali processi.

L’iniziativa va nella stessa direzione della prevista revisione parziale della LPRI, che prevede una maggiore flessibilità dei contributi federali e un maggiore sostegno alle start-up nell’ambito delle attività di promozione di Innosuisse (cfr. comunicato stampa del Consiglio federale del 20 settembre 2019). Poiché la procedura di consultazione concernente questa revisione parziale si concluderà il 20 dicembre prossimo, la Commissione ritiene opportuno sospendere la trattazione dell’iniziativa parlamentare e attendere i risultati della consultazione su questa modifica di legge oltre che la reazione del Consiglio federale in merito.

A differenza della prevista revisione parziale, grazie alla sua formulazione più generica l’iniziativa parlamentare mira anche a promuovere direttamente progetti d’innovazione all’interno delle PMI, affinché queste ultime non siano svantaggiate nei confronti delle start-up. La Commissione ritiene che, se lo si desidera, questa richiesta potrà essere sollevata in una fase successiva delle deliberazioni sulla revisione di legge, il cui disegno sarà probabilmente trasmesso al Parlamento nella primavera del 2020.

Ancora più mezzi finanziari per i campi G+S

Con 8 voti contro 1 la Commissione ha deciso di invitare il Consiglio federale ad aumentare ulteriormente i contribuiti ai campi G+S. La Commissione ha sottolineato l’utilità dei campi G+S per l’intera società e accoglie con favore la proposta del Consiglio federale di aumentare i contributi per i campi dagli attuali 7,60 a 12 franchi per persona al giorno. La maggioranza della Commissione è tuttavia dell’opinione che il Consiglio federale debba utilizzare interamente il margine finanziario che il Parlamento gli ha concesso votando il credito corrispondente. Questo porterebbe i contributi a un massimo di 16 franchi già a partire dal 2020.

Dichiarazione delle pellicce

La Commissione è stata consultata su una modifica dell’ordinanza sulla dichiarazione delle pellicce. Obiettivo della modifica dell’ordinanza è una maggiore trasparenza in merito alla dichiarazione del modo di ottenimento e dell’origine delle pellicce. In particolare le pellicce vere vanno dichiarate come tali. La Commissione ha preso atto delle modifiche e sostiene il modo di procedere del Consiglio federale. Nel quadro di questa discussione ha deciso all’unanimità di non dare seguito a due petizioni relative all’importazione di pellicce: 15.2023 n Pet. Märki Thomas, Partito svizzero per gli animali. Per un divieto di importazione degli articoli di pellicceria ottenuti con maltrattamenti di animali e 18.2010 Pet. Aeberhard Simon. Per un divieto di importazione di pellicce in Svizzera. La via scelta dal DFI di modificare l’ordinanza appare alla Commissione più adeguata, dato che non esistono norme internazionali o definizioni in base alle quali determinare quando si tratta di «articoli di pellicceria ottenuti con maltrattamenti di animali».

Informazione sulle misure compensative MEDIA

La Commissione si è informata sull’attuale stato della cooperazione europea nel settore cinematografico. A partire dal 2014 i mancati aiuti finanziari del programma di sostegno al cinema MEDIA dell’UE sono compensati con misure ad hoc. La Commissione prende atto con soddisfazione che le misure compensative consentono di facilitare un’eventuale futura reintegrazione della Svizzera nel programma MEDIA.

Presieduta dal consigliere agli Stati Ruedi Noser (PLR, ZH), la Commissione si è riunita a Berna il 18 novembre 2019.