La Commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale continua a sostenere il controprogetto diretto da essa elaborato all’iniziativa popolare «Sì alla protezione della sfera privata», che vorrebbe sancire il segreto bancario a livello costituzionale. Anche per quanto riguarda la raccomandazione di voto, chiede di mantenere la posizione del Consiglio nazionale.

​Mantenere il controprogetto diretto all’iniziativa sulla sfera privata

Dopo che nella sessione estiva 2017 il Consiglio degli Stati non è entrato in materia sul controprogetto diretto all’iniziativa popolare «Sì alla protezione della sfera privata» (15.057), nell’appianamento delle divergenze la CET-N si è nuovamente espressa, con 16 voti contro 7, a favore del controprogetto diretto. Una minoranza ha proposto di non entrare in materia sul controprogetto. La maggioranza ha inoltre preso in considerazione una raccomandazione relativa alla lotta al terrorismo scaturita dal parere del Consiglio federale adeguando di conseguenza il controprogetto. Per quanto riguarda la raccomandazione di voto, la CET-N chiede, con 10 voti contro 5 e 9 astensioni, di raccomandare l’approvazione dell’iniziativa e del controprogetto. La minoranza vuole invece che si raccomandi di respingere l’iniziativa e di accogliere il controprogetto.

L’oggetto sarà trattato in Consiglio nazionale durante la sessione autunnale. La procedura di appianamento può proseguire finché sussistono divergenze tra le due Camere. Anche se il Consiglio degli Stati decidesse una seconda volta di non entrare in materia, la procedura non potrebbe concludersi prima.

2. Deliberazione LSF/LiFin quasi terminata

La CET-N ha concluso la deliberazione di dettaglio della legge sui servizi finanziari (LSF) e per lo più anche quella della legge sugli istituti finanziari (LiFin) (15.073). Anche per la LiFin – come per la LSF – ha prevalentemente seguito il Consiglio degli Stati, anche se diverse questioni sono controverse in seno alla Commissione. Al riguardo vi sono proposte di minoranza.

Anche la CET-N non vuole sottoporre i gestori di patrimoni indipendenti direttamente alla FINMA; ha quindi respinto una proposta in tal senso (18 voti contro 5, 1 astensione). Come deciso dal Consiglio degli Stati, i gestori di patrimoni indipendenti saranno invece sottoposti a un’organizzazione di vigilanza autorizzata e controllata dalla FINMA.

La Commissione si è nuovamente opposta alla riduzione della multa di cui all’articolo 66 per gestori di patrimoni e trustee da 500 000 a 250 000, rispettivamente a 100 000 franchi (13 voti contro 8, 3 astensioni).

È inoltre fallita (19 voti contro 5) la proposta di trattare separatamente le disposizioni nell’ambito della tecnofinanza anziché inserirle nel presente progetto. Per la tematica Fintech la Commissione chiede tuttavia ulteriori accertamenti, tanto più che in seguito alla sua consultazione il Consiglio federale vuole ora adeguare anche la legge sul credito al consumo. I risultati saranno disponibili per la seduta di agosto.

Infine, secondo la volontà del Consiglio federale, congiuntamente alla LiFin dovrebbe essere modificata in diversi punti anche la legge sulle banche. La Commissione propone alla propria Camera – come il Consiglio degli Stati – di rinunciare alle modifiche redazionali e di scorporare gli articoli relativi al diritto dell’insolvenza bancaria. Inoltre intende scorporare in un progetto separato anche gli articoli concernenti le banche cooperative e rinviarlo al Consiglio federale che effettuerà una consultazione al riguardo (21 voti contro 0, 2 astensioni).

La Commissione procederà alle votazioni sul complesso relative alle due leggi in occasione della sua seduta del 14/15 agosto, dopo di che sarà pubblicato anche un paragramma. L’oggetto sarà trattato in Consiglio nazionale durante la sessione autunnale 2017.

3. Scambio automatico di informazioni

Dall’entrata in vigore delle corrispondenti basi legali, il 1° gennaio 2017, l’Assemblea federale ha approvato l’introduzione dello scambio automatico di informazioni (SAI) con 38 Stati, fra cui figurano i Paesi dell’UE. Il 15 giugno 2017 il Consiglio federale ha licenziato un messaggio sull’introduzione del SAI con altri 41 Stati (17.040) nel quale propone una procedura a due livelli. Prima del primo scambio di dati occorre verificare se con i 41 Stati è garantita un’attuazione conforme allo standard. A tal fine il Consiglio federale ha sottoposto un disegno di decreto federale separato (Decreto federale concernente il meccanismo di verifica che garantisce l’attuazione dello scambio automatico di informazioni relative a conti finanziari conforme allo standard con gli Stati partner dal 2018/2019).

La Commissione ha formulato le prime domande in relazione al messaggio e al meccanismo di verifica, conferendo all’Amministrazione mandati in vista della sua deliberazione materiale. Quest’ultima è prevista per la seduta del 14/15 agosto, in modo tale che l’oggetto possa essere trattato dal Consiglio nazionale durante la sessione autunnale e dal Consiglio degli Stati durante la sessione invernale. Previa l’approvazione di entrambe le Camere, il SAI potrà essere attivato il 1° gennaio 2018 e potrà essere avviata la raccolta di dati.

Al di fuori del messaggio 17.040, il Consiglio federale intende introdurre lo scambio automatico di informazioni con Singapore e Hong Kong, con i quali sono già stati firmati i relativi accordi bilaterali, quello con Hong Kong proprio pochi giorni fa, il 16 giugno 2017. Per motivi di carattere procedurale, i messaggi concernenti l’approvazione degli Accordi non potranno essere presentati prima della primavera 2018. Il Consiglio federale intende tuttavia applicare gli Accordi a titolo provvisorio dal 1° gennaio 2018, affinché possano essere rispettate le stesse scadenze come per gli altri 41 Stati. Secondo l’articolo 152 capoverso 3bis della legge sul Parlamento, prima dell’attuazione a titolo provvisorio il Consiglio federale deve consultare le commissioni competenti. La CET-N ha dato la sua approvazione per Singapore con 17 voti contro 8, per Hong Kong con 14 voti contro 6 e 2 astensioni. Per la Commissione è importante che questi due Paesi adempiano agli standard dell’OCSE in materia di confidenzialità e di sicurezza dei dati in ambito fiscale.

4. La CET-N cerca una soluzione per ovviare ai prezzi delle riviste troppo elevati in Svizzera

Dopo una prima deliberazione, il 20 febbraio 2017, sull’iniziativa parlamentare de Buman (16.420), la CET-N ha sentito la Commissione della concorrenza (COMCO) e il Sorvegliante dei prezzi sulla questione dei prezzi delle riviste. Anche in seguito a dette audizioni la Commissione ritiene che sia necessario intervenire: differenze di prezzi fino al 150 per cento tra la Svizzera e l’estero non sono giustificate. La maggioranza della Commissione è tuttavia del parere che la via dell’iniziativa parlamentare non sia appropriata e, con 12 voti contro 10 e 2 astensioni, non vi dà seguito. A giudizio della Commissione, una regolamentazione nella legge sui cartelli per ridurre i prezzi delle riviste non è formalmente corretta, è poco efficace e da ultimo è difficilmente attuabile per la COMCO, poiché i prezzi delle riviste importate in Svizzera sono stabiliti dagli editori stranieri. La Commissione ha quindi deciso, con 20 voti contro 4, di discutere, in una delle sue prossime sedute, una mozione commissionale che possa risolvere in altro modo il problema dei prezzi delle riviste troppo elevati.

5. Progetto fiscale 17

Affinché rimanga il tempo necessario per effettuare un accertamento serio, la Commissione ha già conferito all’Amministrazione un primo mandato in relazione al Progetto fiscale 17 (PF 17). Insieme al messaggio occorrerà stilare un rapporto che indichi le ripercussioni dinamiche del PF 17 sulle entrate fiscali della Confederazione e dei Cantoni di persone fisiche e giuridiche. A tal fine occorrerà interrogare tutti i 26 Cantoni in merito ai loro progetti di attuazione relativi al PF 17 e dovranno essere indicati diversi scenari. Lo scopo è di far sì che l’Assemblea federale e il Popolo possano decidere sul nuovo PF 17 conoscendone le possibili ripercussioni finanziarie.

6. Ulteriori audizioni relative agli acquisti pubblici

La Commissione ha proseguito le audizioni concernenti la legge federale sugli acquisti pubblici e l’Accordo dell’OMC sugli appalti pubblici (17.019/17.020). Ha sentito rappresentanti dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL), di armasuisse, della Commissione della concorrenza (COMCO), della SECO, delle FFS, di Swisscom, dell’Associazione svizzera delle casse pensioni (ASIP), della Viktor Meili AG, della Carrosserie Hess AG nonché l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) e il presidente del Consiglio dei PF. La Commissione avvierà la deliberazione relativa agli acquisti pubblici nelle sedute del 14/15 agosto o del 23/24 ottobre prossimi.

7. Altri oggetti

Per mancanza di tempo, gli oggetti concernenti l’imposizione della proprietà abitativa (16.455, 17.400, 16.2014)sono stati stralciati dall’ordine del giornoe saranno quindi trattati nella seduta di agosto.

Presieduta dalla consigliera nazionale Susanne Leutenegger Oberholzer (PS, BL), la Commissione si è riunita a Berna il 19 e 20 giugno 2017. A parte della seduta erano presenti anche i consiglieri federali Ueli Maurer e Johann Schneider-Ammann.