La Commissione si è occupata di nuovo intensamente del ruolo che la Confederazione deve svolgere per quanto riguarda l’identità elettronica. La CAG-N non vuole che le condizioni alle quali anche un’unità della Confederazione può gestire un sistema eID siano allentate rispetto al disegno del Consiglio federale (14 voti contro 11). È inoltre chiaramente contraria (17 voti contro 8) alla possibilità prevista dal Consiglio degli Stati che la Confederazione possa fare capo a imprese private. Con 17 voti contro 8 la Commissione mantiene anche la sua posizione riguardo al fatto che nella legge siano menzionati esplicitamente obblighi di diligenza per i titolari di un eID. Inoltre, con 12 voti contro 11 la CAG-N ha deciso che i fornitori di servizi di identificazione elettronica non siano riconosciuti e vigilati da una commissione ad hoc, come auspicato dal Consiglio degli Stati, bensì, come previsto in origine, dall’Organo direzione informatica della Confederazione. Teme che una tale commissione comporti un’inutile e costosa burocratizzazione. In tutte queste questioni vi sono minoranze che propongono di allinearsi alle decisioni del Consiglio degli Stati.
Obbligo d’informare prima del rinnovo tacito di un contratto
Dopo che nella sessione primaverile il Consiglio nazionale ha rifiutato di togliere dal ruolo l’iniziativa parlamentare Golay (Poggia) 13.426 (Rinnovo tacito dei contratti di servizi. Migliorare l’informazione e la protezione dei consumatori), la Commissione è entrata nel merito del progetto senza voti contrari e, con 11 voti contro 10, lo ha accolto nella votazione sul complesso. Una minoranza propone alla propria Camera di togliere dal ruolo l’iniziativa parlamentare. Il progetto preliminare elaborato dalla Commissione prevede di integrare il Codice delle obbligazioni con una nuova disposizione secondo la quale, se un consumatore ha concluso un contratto che ne prevede il rinnovo automatico alla scadenza della durata convenuta, l’altra parte lo deve informare prima del primo rinnovo indicandogli espressamente il suo diritto di recesso. Una minoranza propone che vi sia l’obbligo di informare prima di ogni rinnovo tacito del contratto. Il progetto preliminare e il rapporto esplicativo sono ora sottoposti al Consiglio federale per un parere.
Appianamento delle divergenze nella revisione della legge sul diritto d’autore
La CAG-N si è occupata giovedì delle tre divergenze nella revisione della legge sul diritto d’autore (17.069. Legge sul diritto d’autore. Modifica) rimaste dopo la trattazione da parte del Consiglio degli Stati nella sessione estiva 2019. Per quanto riguarda la regolamentazione in materia di video a richiesta, la Commissione sostiene senza controproposte la variante del Consiglio degli Stati. In tal modo la musica nei film resta esentata dall’obbligo del compenso. Il modello attuale funziona al meglio: su mandato dei musicisti, già oggi una società di gestione può negoziare con le piattaforme di video a richiesta.
Sempre senza controproposte, la CAG-N ha approvato l’introduzione di un’agevolazione tariffaria per le biblioteche pubbliche e accessibili pubblicamente. Come già il Consiglio degli Stati, la CAG-N reagisce in tal modo a una decisione della Commissione arbitrale federale (CAF) e rende possibile una ponderazione tra gli interessi dei titolari dei diritti e quelli delle biblioteche. Una minoranza vuole che si precisi nella legge che per il prestito di esemplari delle opere non vi è l’obbligo del compenso, sgravando in tal modo ulteriormente le biblioteche.
Contrariamente al Consiglio degli Stati, con 16 voti contro 8 la Commissione vuole che si mantenga la restrizione del diritto d’autore per gli hotel, le abitazioni di vacanza, gli ospedali e le prigioni. L’utilizzazione dell’opera nei loro locali privati deve ora essere definita come uso privato e pertanto non soggiacere all’obbligo del compenso. Una minoranza ritiene che ciò favorisca unilateralmente i titolari di diritti e rileva il rischio per la Svizzera di una procedura di composizione delle controversie a seguito dei suoi obblighi internazionali.
Nell’ambito della trattazione della revisione della legge sul diritto d’autore la Commissione ha inoltre deciso, con 21 voti contro 0 e 3 astensioni, di presentare un postulato (19.3956) che incarica il Consiglio federale di esaminare la situazione legale e la prassi della Suisa nell’ottica di un obbligo tariffario del datore di lavoro per quanto riguarda il consumo di musica da parte degli impiegati negli uffici comuni e nei veicoli di servizio e, se del caso, di indicare dove è necessario legiferare.
Diritto della società anonima: appianamento delle divergenze
La Commissione ha iniziato ad appianare le divergenze sul diritto della società anonima (16.077 CO. Diritto della società anonima. Disegno 1) e proseguirà i suoi lavori in una delle prossime sedute.
Presieduta dal consigliere nazionale Pirmin Schwander (UDC/SZ), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e 5 luglio 2019.