Con 12 voti contro 4 e 6 astensioni la Commissione ha depositato una mozione che chiede di elaborare le basi legali per esentare le centrali ad accumulazione dal corrispettivo per l’utilizzazione della rete, indipendentemente dalla tecnologia applicata. In tal modo vuole introdurre la parità di trattamento per le tecnologie che permettono di accumulare notevoli quantità di energia elettrica. Attualmente solo le centrali ad accumulazione con pompaggio sono esentate dal corrispettivo per l’utilizzazione della rete. Ai fini di un’efficace attuazione della Strategia energetica 2050 il contributo potenziale delle diverse tecnologie d’accumulazione è incontestato. Il fabbisogno nell’ambito dell’accumulazione di energia aumenterà con l’incremento della produzione di elettricità a partire dal sole e dal vento. Questa produzione è promossa con la Strategia energetica ma non può essere pilotata. Il contributo delle nuove tecnologie d’accumulazione (p. es. Power-to-Gas) diverrà importante solo con il tempo. La Commissione intende tuttavia avviare tempestivamente le necessarie modifiche legislative affinché i singoli impianti d’accumulazione possano essere esentati dal corrispettivo per l’utilizzazione della rete a partire da una determinata classe di potenza in maniera durevole o temporanea. L’aspetto della parità di trattamento per quanto riguarda il corrispettivo per l’utilizzazione della rete potrebbe essere considerato nella prossima revisione della legge sull’approvvigionamento energetico.
Sì alla proroga della moratoria per l’esportazione degli elementi combustibili esausti
Con 13 voti contro 12 la Commissione si è pronunciata a favore della proroga di 10 anni della moratoria che vieta l’esportazione degli elementi combustibili esausti provenienti dalle centrali nucleari a scopo di ritrattamento (15.079). Secondo la maggioranza della Commissione, in attesa della Strategia energetica 2050 che prevede un divieto definitivo dell’esportazione a scopo di ritrattamento, è necessario ora prolungare la moratoria al fine di evitare una lacuna a livello di regolamentazione. La moratoria attuale termina alla fine di giugno 2016.
Una minoranza si oppone all’entrata in materia. Essa ritiene infatti che occorra evitare di frenare i potenziali sviluppi tecnologici e la ricerca di altre soluzioni nell’ambito del ritrattamento. Un’altra minoranza intende limitare la proroga a 4 anni per permettere alla Strategia energetica di entrare in vigore, sempre che sia accettata.
Sistema d’incentivazione in materia climatica ed energetica
La Commissione ha proseguito le sue discussioni sul progetto di sistema d’incentivazione in materia climatica ed energetica (15.072) con il consigliere federale Ueli Maurer, incaricato del dossier, e la consigliera federale Doris Leuthard, il cui dipartimento è direttamente interessato dall’attuazione a livello legislativo della disposizione costituzionale proposta. Ancora una volta la Commissione ha constatato che al momento sono state abbozzate solo le grandi linee, ma per valutare l’impatto e l’utilità della disposizione costituzionale prevista occorrono informazioni complementari, in particolare riguardo alla tassa d’incentivazione sull’elettricità. La Commissione ha quindi deciso di sospendere la trattazione dell’oggetto fino all’ottenimento di informazioni complementari nel corso del quarto trimestre.
Presieduta dal consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt (PPD/SO), la Commissione si è riunita l’11 e il 12 aprile 2016 a Berna. A parte della seduta erano presenti i consiglieri federali Doris Leuthard e Ueli Maurer.
Berna,12 aprile 2016 Servizi del Parlamento