Poiché l’intera piazza economica svizzera sarà interessata da un futuro accordo con l’UE, la CET-S ha chiesto informazioni dettagliate sul progetto di mandato negoziale e ha potuto porre domande, anche di natura critica, su quasi tutti gli aspetti del mandato in presenza del consigliere federale Guy Parmelin, dell’ambasciatore Patric Franzen, capo della Divisione Europa del DFAE, e di rappresentanti dei vari dipartimenti interessati. Le domande si sono concentrate sulla protezione dei salari, sugli aiuti di Stato, sul meccanismo di risoluzione delle controversie, ma anche sull’immigrazione e su un futuro accordo sull’energia elettrica. Durante gli scambi intensi e costruttivi è emerso che la stragrande maggioranza della Commissione nel complesso sostiene l’approccio adottato dal Consiglio federale basato su un pacchetto di accordi, così come il contenuto del mandato negoziale. La Commissione non ha adottato alcuna raccomandazione concreta all’attenzione del Consiglio federale.
La Commissione vuole omologazioni più rapide per i prodotti fitosanitari
La Commissione si è occupata di un’iniziativa parlamentare (22.441) e di una mozione (21.4164) che chiedono che le autorità svizzere riprendano le decisioni dell’UE in materia di omologazione di sostanze attive per prodotti fitosanitari, in modo che tali prodotti omologati nell'UE possano essere messi a disposizione senza indugio sul mercato svizzero. Attualmente è in corso la consultazione relativa alla revisione dell’ordinanza sui prodotti fitosanitari, con la quale il Consiglio federale intende allineare la procedura di omologazione svizzera a quella dell’UE. La Commissione ritiene tuttavia che siano necessarie maggiori pressioni e ulteriori passi per migliorare la difficile situazione del settore fitosanitario. Il fatto che i prodotti fitosanitari necessari non siano disponibili o non lo siano entro un termine opportuno mette a rischio numerose colture, e lavorare con omologazioni di emergenza non è una soluzione accettabile. Alla luce di queste considerazioni, con 10 voti contro 3, la CET-S chiede quindi al proprio Consiglio di approvare la mozione. La minoranza, invece, vorrebbe da un lato attendere ciò che il Consiglio federale presenterà effettivamente a livello di ordinanza una volta conclusa la consultazione, e dall’altro si oppone alla ripresa automatica delle decisioni dell’UE.
Per quanto riguarda l'iniziativa parlamentare, con 7 voti contro 4 e 2 astensioni, la CET-S ha approvato la decisione della sua omologa del Consiglio nazionale che ha ora due anni per elaborare un progetto preliminare volto ad attuare l’iniziativa.
Respinta la proposta di imposizione alla fonte facoltativa
Dopo che il Consiglio nazionale ha dato seguito all’iniziativa parlamentare 22.439, contrariamente alla proposta della propria CET, anche la CET-S ha dovuto trattare la questione relativa al prelievo diretto facoltativo delle imposte sul reddito. Con 10 voti contro 3, la Commissione propone al proprio Consiglio di non allinearsi alla decisione del Consiglio nazionale. La maggioranza ritiene che la misura richiesta implichi oneri amministrativi eccessivi a tutti i livelli. Inoltre già oggi esisterebbe la possibilità di effettuare pagamenti anticipati volontari delle imposte. In caso di introduzione di un prelievo diretto sul reddito, gli interessati non avrebbero a disposizione il denaro per far fronte alle loro ulteriori esigenze. Per costoro sarebbe più utile una consulenza fiscale che una imposizione alla fonte facoltativa. La minoranza intende appoggiare l’iniziativa in quanto, con un prelievo diretto sul reddito, un numero minore di persone si indebiterebbe. Inoltre, le imprese dispongono delle conoscenze necessarie poiché già oggi molte di esse pagano le imposte alla fonte per i collaboratori stranieri.
Mantenimento del principio del calcolo dell’imposta sulla sostanza secondo il valore venale
La Commissione propone senza voti contrari di respingere una mozione presentata dalla CET-N (23.3961), che per il calcolo dell’imposta sulla sostanza chiede di obbligare i Cantoni, tramite una modifica della legge sull’armonizzazione delle imposte dirette dei Cantoni e dei Comuni, a valutare le società di persone sulla base del loro valore reale. La CET-S ritiene invece che l’imposta sulla sostanza debba continuare a essere calcolata sulla base del valore venale. Essa sottolinea che grazie alla modifica della pertinente circolare i Cantoni dispongono già di un margine di manovra sufficiente per quanto riguarda la valutazione delle società di persone. La Commissione incoraggia i Cantoni a sfruttare questo margine di manovra in modo da risolvere i casi problematici tuttora esistenti.
Imposizione dei soccorritori volontari in materia di soccorso preospedaliero
Con 10 voti contro 0 e 1 astensione la Commissione propone di respingere la mozione 23.3139, approvata dal Consiglio nazionale. La mozione chiede di garantire l’esenzione fiscale delle indennità versate per prestazioni di soccorso preospedaliero a soccorritori volontari non impiegati presso un servizio di soccorso. La Commissione ritiene che esentare fiscalmente tali indennità violerebbe il principio dell’imposizione secondo la capacità economica e creerebbe una disparità di trattamento rispetto alla retribuzione di altre attività di milizia.
Concessioni per le distillerie domestiche
Con 9 voti contro 2 e 1 astensione, la Commissione propone di approvare la mozione 21.3680, che chiede che anche i piccoli produttori possano ottenere una concessione per la distillazione domestica. La CET-S sostiene la richiesta di preservare e rafforzare la tradizione delle piccole distillerie e la produzione di specialità locali. Le piccole distillerie si trovano già sotto pressione, anche a causa della concorrenza esercitata dai liquori importati. Per sostenere i piccoli produttori è quindi opportuno ridurre gli ostacoli amministrativi.
Revisione parziale della legge sui cartelli: in programma nuove audizioni
A ottobre 2023 la Commissione aveva avviato le deliberazioni di dettaglio in merito alla revisione parziale della legge sui cartelli (cfr. comunicato stampa della CET-S del 17.10.2023). La Commissione ritiene ora necessario approfondire ulteriormente la questione e ha deciso di effettuare nuove audizioni durante la prossima riunione. In tale occasione inviterà le organizzazioni, le aziende e le persone direttamente interessate dalla legge sui cartelli.
Presieduta dal consigliere nazionale Hans Wicki (PLR, NW), la Commissione si è riunita a Berna il 25 e il 26 gennaio 2024. A parte della seduta erano presenti la Consigliera federale Karin Keller-Sutter e il Consigliere federale Guy Parmelin.