Durante la deliberazione di dettaglio in merito alla legge sull'ingegneria genetica, la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (CSEC-N) si è espressa a favore di una moratoria sugli OGM a tempo indeterminato. Ha inoltre respinto la proposta del Consiglio federale di creare le basi legali per la coesistenza di colture OGM e colture convenzionali nonché per la realizzazione di zone riservate alle coltivazioni di OGM.

Durante la riunione odierna, la CSEC-N ha continuato la deliberazione di dettaglio in merito al disegno di modifica della legge federale sull’ingegneria genetica (16.056), di cui si era già occupata durante la sua ultima seduta in ottobre.

Nel suo disegno, il Consiglio federale propone di prorogare per altri quattro anni l’attuale moratoria sugli OGM che scadrà a fine 2017. Questo perché desidera permettere una discussione di fondo sui vantaggi e gli svantaggi dell’introduzione degli organismi geneticamente modificati (OGM) e le loro ripercussioni sull’economia e l’ambiente. Per il periodo successivo alla moratoria, il Collegio governativo chiede di inserire nelle attuali basi legali disposizioni relative alla coesistenza tra le colture OGM e le colture convenzionali e di creare delle cosiddette zone riservate alle coltivazioni di OGM.

Questi due punti principali del disegno sono stati fonte di discussione in seno alla Commissione, che li ha respinti in questa forma: la disposizione relativa alla coesistenza e alla creazione di zone riservate alle coltivazioni di OGM vanno stralciate dal disegno. La Commissione ha approvato una proposta in questo senso con 18 voti contro 5 e 2 astensioni. Questo soprattutto perché considera che in Svizzera la superficie agricola sia troppo piccola affinché i due metodi di coltura possano coesistere. La Commissione ha tuttavia sottolineato che rinunciare alla coesistenza non significa frenare la ricerca e la scienza. Una minoranza si è invece detta contraria allo stralcio dell’articolo relativo alla coesistenza.

La maggioranza della Commissione vuole che la moratoria sia prolungata a tempo indeterminato e non più con scadenza quadriennale, sostenendo che, se da un lato alcuni sono fondamentalmente contrari alla tecnologia genetica verde, altri sono favorevoli a una moratoria a tempo indeterminato per non dover decidere ogni quattro anni su una sua proroga alla luce di eventuali sviluppi tecnici. Una proposta in questo senso è stata accolta con 13 voti contro 9. Una minoranza si è allineata al parere del Consiglio federale. Un'altra minoranza chiede d’introdurre dal 2018 autorizzazioni per l’immissione in commercio di OGM.

La maggioranza della Commissione vorrebbe inoltre completare il diritto vigente in modo tale che, in relazione a immissioni sperimentali nell’ambiente, venga introdotta la possibilità di un'autorizzazione quadro per esperimenti in serie all'interno di aree particolarmente protette. In tal senso è stata accolta una proposta con 12 voti contro 12 e il voto decisivo del presidente. Una minoranza voleva lasciare inalterata la legge vigente.

Nella votazione sul complesso la Commissione ha accolto il progetto modificato con 20 voti contro 3. L'oggetto verrà trattato in Consiglio nazionale durante la prossima sessione invernale.

Vigilanza sulle occupazioni accessorie del corpo professorale

La Commissione ha nuovamente trattato la questione relativa alle occupazioni accessorie dei professori universitari. A tale scopo ha svolto un’ampia indagine conoscitiva raccogliendo informazioni di natura politica, amministrativa e giuridica sulle disposizioni vigenti nei PF, che sono finanziati dalla Confederazione, e nelle università cantonali. Ha in particolare appreso con soddisfazione che, negli scorsi anni, la Conferenza svizzera delle scuole universitarie ha intrapreso vari sforzi per sensibilizzare le università svizzere e accelerare l’adozione di eventuali nuove norme. La Commissione si è detta nel complesso soddisfatta delle attuali disposizioni applicate dai PF ed è giunta alla conclusione che per le scuole universitarie cantonali non è necessario emanare norme a livello federale. A tal proposito rileva che l’autonomia e la diversità delle università devono essere rispettate. La Commissione ha altresì appreso con piacere che swissuniversities ha sviluppato le cosiddette buone pratiche e si è impegnata a presentare ogni due anni alla Conferenza svizzera delle scuole universitarie un rapporto sugli eventuali sviluppi e sull’applicazione delle disposizioni. La Commissione ha pertanto deciso di riprendere tra due anni la discussione in materia con gli attori coinvolti.

16.3146 s Mo. Consiglio degli Stati (Föhn). Garantire il programma "Gioventù e Sport"

La Commissione ha pure esaminato la mozione 16.3146 (Föhn) Garantire il programma «Gioventù e Sport», chiedendo all’unanimità alla propria Camera di accogliere la mozione.

Candidatura svizzera per i Giochi Olimpici e Paraolimpici

In primavera Swiss Olympic ha avviato la procedura di candidatura per l’organizzazione delle Olimpiadi e Paraolimpiadi invernali del 2026. Si è conclusa lo scorso settembre la fase di consultazione della procedura nazionale di nomina a cui hanno partecipato quattro progetti. La Commissione è stata informata da Swiss Olympic sullo stato della pianificazione di un’eventuale candidatura svizzera e sostiene l’attuale procedura di valutazione.

15.418 n Iv.pa. Chevalley. Bruciare i rifiuti alimentari è un'idiozia!

La Commissione si è inoltre occupata dell’iniziativa parlamentare 15.418 della consigliera nazionale Chevalley (VD, PVL) e ha proposto, con 14 voti contro 8, di togliere dal ruolo l’oggetto. Dopo il seguito dato all’iniziativa l’anno scorso dalle CSEC di entrambe le Camere, la Commissione ha dovuto decidere se proseguire o meno con la trattazione dell’iniziativa. La maggioranza è soddisfatta dei lavori nell’ambito della prevenzione e dello smaltimento dei rifiuti, nel frattempo avviati e seguiti soprattutto dalla Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia (CAPTE). In particolare la Commissione si dice favorevole all’accordo settoriale in questo ambito e considera dunque adempiuta la richiesta avanzata nell’iniziativa. Una minoranza propone di non toglierla dal ruolo.

Misure per l'integrazione scolastica dei giovani immigrati

Preoccupata per la situazione degli adolescenti immigrati, la Commissione ha deciso, con 13 voti contro 8 e 1 astensione, di presentare una mozione (16.3911 n) per migliorare l'integrazione scolastica di questi giovani. La mozione ha il seguente tenore:

Il Consiglio federale è incaricato di:

1. chiarire con i Cantoni le competenze per l'attuazione e il finanziamento di misure di formazione per gli adolescenti e i giovani adulti immigrati in Svizzera in un'età in cui normalmente si segue una formazione post-obbligatoria,

2. aumentare sensibilmente il proprio contributo alle prestazioni in materia d'integrazione che sono fornite da strutture riconosciute nell'ambito della formazione,

3. garantire il finanziamento delle prestazioni supplementari in materia d’integrazione inserendolo nel preventivo della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).

Una minoranza propone di respingere la mozione.

Presieduta dal consigliere nazionale Felix Müri (UDC, LU), la Commissione si è riunita a Berna il 17 e 18 novembre 2016.