La Commissione delle finanze (CdF) ha redatto cinque corapporti concernenti progetti con implicazioni rilevanti dal profilo della politica finanziaria. Tutti erano accompagnati da disegni delle sottocommissioni incaricate dell’esame preliminare. In relazione agli oggetti per i quali il Consiglio federale chiede al Parlamento crediti d’impegno e limiti di spesa (CI 2017-2020, ERI 2017-2020, Ginevra internazionale) si applica l’articolo 50 capoverso 3 della legge sul Parlamento, per cui le proposte della CdF sono sottoposte, oltre che alla commissione responsabile, anche al Consiglio nazionale.
1. Promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2017-2020 (16.025)
La CdF chiede alla Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura (CSEC) competente e al Consiglio nazionale di approvare i decreti federali conformemente al disegno del Consiglio federale.
Una parte della Commissione intendeva chiedere alla CSEC e al Consiglio nazionale di adeguare i decreti federali in modo che i crediti richiesti con il messaggio ERI 2017-2020 aumentassero in media del 3,2 per cento all’anno invece che del 2,0 per cento. La richiesta è stata respinta con 18 voti contro 7. La Commissione ha inoltre presentato una proposta che chiedeva di fissare il limite massimo dei crediti al livello del preventivo 2016, ossia a crescita zero. Sarebbero dovuti essere esclusi dal limite massimo i mezzi supplementari previsti dal Consiglio federale ai sensi dell’articolo 56a della legge sulla formazione professionale. La proposta è stata respinta con 14 voti contro 11. Sono state quindi presentate proposte di minoranza che figureranno sul relativo paragramma della sessione estiva 2016.
La Commissione ha respinto un’altra proposta relativa all’aumento degli importi forfettari destinati ai Cantoni di 160 milioni (o 40 milioni all’anno).
È stato oggetto di discussione il tasso di rincaro dello 0,9 per cento nel periodo di promozione 2017-2020 conformemente al messaggio del Consiglio federale. La Commissione disponeva di documentazione dell’Amministrazione federale delle finanze che la sottocommissione incaricata dell’esame preliminare aveva richiesto. Occorre precisare che in diversi settori il presunto rincaro nel periodo 2009-2016 era notevolmente più elevato del rincaro effettivo. La Commissione incarica il Consiglio federale di presentare a lei e alla CdF del Consiglio degli Stati entro giugno 2016 un rapporto che illustri come sia possibile far sì che in tutti i settori i mezzi previsti per far fronte al tasso di rincaro siano liberati soltanto nel caso di un aumento effettivo dello stesso.
2. Cooperazione internazionale 2017-2020 (16.022)
In un corapporto destinato alla Commissione della politica estera (CPE) la CdF chiede crediti per 9,585 miliardi di franchi, pari a un valore indicativo dell’APS dello 0,4 per cento del reddito nazionale lordo (RNL). Dai tagli è escluso l’aiuto umanitario che deve continuare ad ammontare a 2,06 miliardi di franchi, come chiesto dal Consiglio federale.
Da più parti è stato proposto di prendere come riferimento la quota dell’APS. Il Consiglio federale chiede crediti per 11,105 miliardi di franchi, pari a una quota dell’APS dello 0,48 per cento. È stato chiesto da un lato di aumentare progressivamente la quota dell’APS fino allo 0,7 per cento (16,6 miliardi di franchi) entro il 2020 in modo da raggiungere l’obiettivo del Millennio dell’ONU e, dall’altro, di soddisfare la richiesta del Consiglio federale. La maggioranza della sottocommissione incaricata dell’esame preliminare aveva chiesto una quota dell’APS dello 0,3 per cento (7,465 miliardi di franchi). In una prima votazione ha respinto la proposta dello 0,7 per cento rispetto a quella del Consiglio federale con 18 voti contro 7. Alla fine ha prevalso la proposta dello 0,4 per cento rispetto a quella del Consiglio federale con 13 voti contro 12. Quest’ultima proposta si è quindi definitivamente imposta contro quella della maggioranza della sottocommissione (valore indicativo 0,3%) con 16 voti contro 6 e 3 astensioni e contro una proposta intesa a modificare l’articolo 1 del decreto federale I che chiedeva un aumento di 195 milioni di franchi per arrivare a 8,89 miliardi di franchi (13 voti contro 12).
3. Concessione di mutui alla FIPOI per l’UNOG, l’OMS e l’OIL (16.024)
In un altro corapporto destinato alla CPE-N la CdF-N chiede di approvare tre mutui destinati alla FIPOI (per rinnovare tra l’altro il Palazzo delle Nazioni). Il mutuo della Confederazione stessa non è stato contestato, ma è stato chiesto di coinvolgere con maggiore anticipo il Parlamento nella fase di preparazione degli oggetti.
4. Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) (15.023)
In un corapporto destinato alla Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni (CTT) la CdF si pronuncia sul cosiddetto messaggio FOSTRA (15.023). L’orientamento del progetto è in linea di massima incontestato. La CdF ritiene che l’attuale soluzione sia poco flessibile e che occorra intervenire e non contesta perciò il modello di un fondo. Oltre che della questione fondamentale relativa al meccanismo di gestione, la Commissione si è occupata di questioni concernenti il finanziamento. In tal senso erano state formulate diverse proposte, una delle quali – respinta con 16 voti contro 8 − chiedeva alla CTT di esaminare la possibilità di aumentare il prezzo dei carburante di 6 centesimi anziché di 4. Una compensazione automatica del rincaro nel caso del supplemento fiscale sugli oli minerali (nuovo art. 12d della legge sull’imposizione degli oli minerali) è stata respinta con 13 voti contro 12. La CdF-N propone con 13 voti contro 11 e un’astensione di stralciare la destinazione vincolata dell’imposta sugli autoveicoli (nuovo cpv. 6 dell’art. 86 Cost.). Con 19 voti contro 3 e 3 astensioni propone di mantenere nel progetto il decreto concernente la rete delle strade nazionali.
5. Imposizione di fondi agricoli e silvicoli (16.031)
La CdF esprime infine il proprio parere in un corapporto destinato alla Commissione dell’economia e dei tributi (CET) sul messaggio concernente l’imposizione di fondi agricoli e silvicoli (16.031). Il messaggio si ricollega alla mozione Leo Müller (12.3172, Imposizione di fondi agricoli e silvicoli), che chiede di tornare alla prassi fiscale in vigore fino al 2011. Dopo un’accesa discussione la CdF propone alla CET con 13 voti contro 8 e 4 astensioni di entrare in materia sul progetto e di approvarlo.
6. Rapporto di attività 2015 della Delegazione delle finanze
Il vicepresidente della Delegazione delle finanze ha presentato il rapporto di attività 2015 della medesima. Sono state discusse, tra le altre, questioni riguardanti lo sviluppo nel settore del personale e in quello dei progetti informatici.
Presieduta dal suo vicepresidente Markus Hausammann (UDC/TG), la Commissione delle finanze si è riunita a Berna il 21 e 22 marzo 2016. A parte della seduta erano presenti il direttore e alcuni collaboratori dell’Amministrazione federale delle finanze, nonché rappresentanti del DFAE, del DEFR, del DFF e del Controllo federale delle finanze.
Berna, 22 marzo 2016 Servizi del Parlamento