Per il Nazionale, che si pronuncerà sulla questione questo pomeriggio, è sufficiente che la sorveglianza venga predisposta da una persona responsabile in seno all'assicurazione.
I "senatori" si sono invece allineati alla Camera del popolo su un'altra divergenza. Hanno accettato di precisare che se l'osservazione è affidata a specialisti esterni, questi ultimi sono tenuti al segreto e non possono utilizzare le informazioni raccolte ad altri scopi.
Gli altri punti essenziali del progetto erano già stati adottati dai due rami del Parlamento. Quest'ultimo ha deciso di elaborare una base legale precisa e dettagliata della sorveglianza da parte di detective privati degli assicurati sospettati di voler frodare le assicurazioni, in seguito a una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) che nel 2016 aveva dichiarato illegale la pratica.
Tale base legale è stata difesa anche dalla SUVA, l'Istituto nazionale di previdenza contro gli infortuni, che aveva rinunciato a sorvegliare assicurati sospetti proprio sulla base della sentenza della CEDU.
Il progetto amplia le possibilità di sorveglianza: prevede tra l'altro che, oltre ad effettuare riprese visive e sonore, si possa ricorrere anche a localizzatori satellitari, quali i segnalatori GPS, per "spiare" un beneficiario di una assicurazione sociale se vi è il sospetto di abusi. Secondo la maggioranza, i dispositivi GPS consentono di migliorare l'efficacia della sorveglianza.
I due rami del Parlamento si sono detti contrari all'idea di limitare le osservazioni a luoghi pubblicamente accessibili quali strade e parchi: ritengono che ciò debba essere possibile anche in posti quali ad esempio i balconi aperti e liberamente visibili da un luogo pubblico.
Infine, l'autorizzazione di un giudice del tribunale cantonale delle assicurazioni dovrà essere richiesta soltanto per l'impiego di GPS Tracker.