Per cooperazione tecnica parlamentare s’intendono attività di natura tecnica svolte da un Parlamento o dalla sua amministrazione a favore di un altro Parlamento. Queste attività mirano a rafforzare un Parlamento nell’esercizio delle sue funzioni costituzionali. La cooperazione tecnica parlamentare è diversa dalla diplomazia parlamentare: le sue attività e i suoi scambi sono di natura innanzitutto tecnica e non politica. Gli impegni della cooperazione tecnica parlamentare svizzera coinvolgono i collaboratori dei SP e si rivolgono in primo luogo alle amministrazioni parlamentari straniere.

I SP lavorano con i Parlamenti dei Paesi in cui la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e la Divisione Pace e diritti umani (DPDU) portano avanti progetti nell’ambito del rafforzamento parlamentare e del contributo dei Parlamenti alla sicurezza umana. Le modalità di collaborazione in materia di cooperazione tecnica parlamentare sono definite in una dichiarazione d’intenti firmata dai SP e dal DFAE.

Il costo delle missioni all’estero e dell’accoglienza di ospiti in visita di studio in Svizzera è assunto dalla DPDU e dalla DSC. I SP retribuiscono i propri collaboratori per il lavoro svolto.

I SP privilegiano i progetti di una certa durata (1-2 anni) che mirano a risultati tangibili (p. es. elaborazione di un manuale sul controllo parlamentare o sviluppo di un gioco di educazione civica che spiega il lavoro parlamentare).

Secondo l’articolo 24 della legge sul Parlamento (LParl), l’Assemblea federale partecipa alla politica estera e cura le relazioni con i Parlamenti esteri. I SP assistono l’Assemblea federale nell’adempimento dei suoi compiti e nella cura delle sue relazioni internazionali e sbrigano tutti gli altri compiti dell’amministrazione parlamentare (art. 64 cpv. 2 lett. f e g LParl). Le attività dei SP in materia di cooperazione tecnica parlamentare s’inseriscono in questo quadro legale. L’articolo 10 capoverso 2 lettera b del regolamento dei Servizi del Parlamento menziona tra l’altro esplicitamente la cooperazione tecnica parlamentare come facente parte del portafoglio delle attività dei SP.

In senso lato, le attività di cooperazione tecnica dei SP s’inseriscono negli obiettivi di politica estera svizzera definiti dalla Costituzione federale (art. 54 cpv. 2) relativi alla promozione della democrazia nel mondo.

• Lavoro legislativo del Parlamento
• Attività di controllo del Governo
• Processo di preventivazione
• Sistema delle commissioni
• Diritto parlamentare
• Partecipazione alla politica estera e diplomazia parlamentare
• Informazione del pubblico sul ruolo del Parlamento
• Politica di communicazione
• Tecnologie dell’informazione
• Verbali (tecnica di redazione, sistema di registrazione)
• Ruolo degli impiegati parlamentari

Grazie al suo carattere multilingue (tedesco, francese e italiano), alla sua prossimità con i cittadini, al suo rispetto per le minoranze e alla sua natura federale, il Parlamento svizzero possiede un’esperienza che può rivelarsi molto interessante per i Parlamenti stranieri. I meccanismi della democrazia diretta in Svizzera o il modo in cui la società civile viene inclusa nel processo legislativo possono essere ricchi d’insegnamenti per il Parlamento di un Paese in transizione democratica. Anche il modo in cui il Parlamento svizzero esercita il controllo parlamentare ricorrendo a commissioni specializzate (CdG e CdF) può rivelarsi molto interessante per altre assemblee.

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