​I parlamentari indossano un abbigliamento decoroso per la Camera.

I. Consiglio nazionale

Il regolamento del Consiglio nazionale non prevede disposizioni specifiche concernenti l’abbigliamento. Un abbigliamento non decorso per la Camera potrebbe però essere interpretato quale comportamento che turba i dibattiti parlamentari (art. 39 cpv. 1 lett. b RCN). In questo caso il presidente potrebbe richiamare all’ordine il parlamentare in questione (art. 39 cpv. 1 RCN).

II. Consiglio degli Stati

Conformemente al Regolamento del Consiglio degli Stati «le persone presenti in aula vestono in modo decoroso» (art. 33 RCS). Secondo l’interpretazione dell’Ufficio della Camera, nella pratica ciò significa almeno camicia, giacca, cravatta o papillon per gli uomini e per le donne un abbigliamento adeguato al carattere ufficiale del luogo.

Fatti e cifre

In origine i Regolamenti dei Consigli stabilivano che i parlamentari partecipassero alle sedute in «abito nero». I Regolamenti del 1903 esigevano ancora un «abito scuro». A metà degli anni Settanta la formulazione «abito scuro» è stata sostituita da «vestono in modo decoroso»; nella pratica ciò significava per gli uomini un abito con cravatta o papillon.

Nel 2003 la disposizione concernente l’abbigliamento è stata stralciata dal Regolamento del Consiglio nazionale. La commissione incaricata dell’esame preliminare aveva evidenziato che il fatto di indossare un abito inadeguato alla dignità della Camera poteva essere considerato un «comportamento perturbatore» ai sensi della disposizione sul richiamo all’ordine rielaborata. Si poteva quindi sopprimere una prescrizione esplicita concernente l’abbigiamento.

Nel 2016 l’Ufficio del Consiglio degli Stati si è visto obbligato a stabilire in una direttiva come interpretare, soprattutto per quanto riguarda le donne, la formulazione «vestono in modo decoroso»; secondo la nuova direttiva le donne devono in ogni caso coprire le spalle.

Nel 2020 l’Ufficio del Consiglio degli Stati ha allentato le prescrizioni relative all’abbigliamento femminile. Secondo la nuova direttiva, sono ora ammessi gli indumenti che non coprono le spalle anche nella sala del Consiglio degli Stati.

Fonti

  • 03.418 Iniziativa parlamentare, Regolamento del Consiglio nazionale (RCN) Revisione totale, Rapporto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale del 10 aprile 2003, FF 2003 2975.
  • Direttiva del presidente della Camera del 26 settembre 2016, comprendente le modifiche dell’Ufficio del 21 agosto 2020, nota 3 (in tedesco e francese).