Prima del voto complessivo, il plenum ha bocciato una proposta di minoranza, sostenuta da PLR e UDC, che puntava ad indebolire il disegno di legge, lasciando alle imprese maggiore autonomia in materia, specie per quanto riguarda la scelta dei criteri con cui eseguire l'analisi dei salari.
Per la maggioranza, la proposta in questione è un "placebo": senza criteri scientifici di analisi, è impossibile verificare la fondatezza dei dati ottenuti, ha sostenuto in aula la consigliera federale Simonetta Sommaruga.
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