(ats) È in pieno svolgimento al Consiglio Nazionale il dibattito sul preventivo 2019 della Confederazione. Fra le prime decisioni prese, la Camera del popolo ha apportato uno taglio trasversale di 19 milioni alla voce "Spese per beni e servizi". Ha per contro risparmiato il personale federale.

Il budget 2019 approvato dal Consiglio federale attesta entrate pari a 73,6 miliardi di franchi e uscite per 72,3 miliardi, con un'eccedenza di 1,3 miliardi. Tale avanzo è dovuto a maggiori introiti fiscali, ma anche alla bocciatura della previdenza vecchiaia 2020 e della terza riforma della fiscalità delle imprese, che ha generato minori uscite, ha spiegato il ministro delle finanze Ueli Maurer.

Con 99 voti contro 95, il plenum si è pronunciato oggi per maggiori economie (-19 milioni) rispetto al progetto governativo nelle spese per beni e servizi, decidendo nel contempo di congelare il credito totale di questo settore a 4,281 miliardi di franchi sino al 2022.

La sinistra e il PPD si sono mostrati reticenti di fronte a tale taglio lineare che colpirà settori molto diversi fra loro quali le traduzioni, i centri d'asilo o la sicurezza, nonché l'esercito. "Questi risparmi faranno male", ha deplorato Mattea Meyer (PS/ZH).

Personale federale

Lo stesso scenario non si è ripetuto per le spese per il personale. Non è infatti bastato il sostegno di una manciata di liberali-radicali per far passare una proposta dell'UDC di risparmiare 50 milioni in questo settore, per il quale sono preventivate spese per 5,855 miliardi. Tali economie sono state respinte con 118 voti contro 73 e 1 astensione.

Franz Grüter (UDC/LU) ha tentato invano di convincere il plenum a frenare l'aumento degli oneri nel personale federale. "Anche con il taglio di 50 milioni, le spese aumenteranno di 37 milioni", ha dichiarato inutilmente il democentrista lucernese.

"Non si può chiedere continuamente sacrifici al personale esigendo nel contempo nuovi posti nell'amministrazione", gli ha replicato Ueli Maurer. Di fronte alle richieste di bloccare gli effettivi, il consigliere federale ha ricordato che compensazioni all'interno dell'amministrazione sono già state realizzate su 500 impieghi in questi ultimi anni.

Trattative in corso

Dal canto suo, la sinistra auspicava in un primo tempo di aumentare di 25 milioni il credito per le misure salariali. "Visto il buon andamento delle finanze federali, si potrebbe compensare interamente (1%) il rincaro, tanto più che i salari degli impiegati federali sono progrediti in misura minore rispetto al settore privato negli ultimi anni", ha affermato Barbara Gysi (PS/SG).

La sua proposta è stata tuttavia ritirata viste le trattative in corso tra il personale e il ministro delle finanze Ueli Maurer. Alla fine una compensazione dello 0,8% dovrebbe essere ottenuta.

Mandati esterni

L'udc non è riuscita a far passare un altro taglio trasversale. Il partito di Albert Rösti preconizzava economie dell'ordine di 30,6 milioni nelle spese per la consulenza e i mandati di ricerca esterni.

Questo credito deve essere congelato al livello del 2017, ovvero 185,5 milioni di franchi, ha sostenuto invano Pirmin Schwander (UDC/SZ). Il democentrista svittese dubitava dell'utilità e della qualità di tutti i mandati affidati al di fuori dell'amministrazione. A suo avviso, occorrono direttive più chiare. Ma alla fine il plenum, con 128 voti contro 66, ha bocciato la sua proposta.

Cooperazione e asilo

I dibattiti proseguono con l'esame dei crediti per l'aiuto allo sviluppo e l'asilo. La sinistra auspica di accordare fino a 341 milioni alla cooperazione allo sviluppo per raggiungere l'obiettivo di destinare lo 0,5% del reddito nazionale lordo a questo settore. L'UDC, invece, propone una serie di tagli. Potrebbe ricevere il sostegno del PLR per alcune spese che riguardano il Dipartimento federale degli affari esteri.

Il Nazionale si esprimerà anche su una proposta di un taglio di 45 milioni nell'aiuto sociale per il settore dell'asilo, su un totale di 1,265 miliardi preventivati. La commissione preparatoria ritiene la fattura troppo elevata rispetto alla flessione delle domande d'asilo.

Fino a giovedì

I dibattiti sul preventivo della Confederazione - sono previste in totale 11 ore di discussioni - proseguiranno domani e si concluderanno al più tardi giovedì. Finora il plenum non si è distanziato dalle proposte della sua commissione delle finanze. Quest'ultima prevede di ridurre le spese di 70,2 milioni. Molte decisioni sono però state prese di misura, con un solo voto di scarto su singoli crediti.

La Camera dei cantoni si pronuncerà invece lunedì. La sua commissione preparatoria ha aumentato il budget di 101,7 milioni di franchi rispetto alla versione del Governo. Tale incremento è destinato in particolare alla formazione, al Corpo delle guardie di confine, ai Mondiali 2020 di ciclismo su strada e al Museo alpino. Sia il disegno governativo che gli aumenti proposti rispettano le esigenze del freno all'indebitamento.