I "senatori" avevano in un primo momento respinto diversi "tagli" decisi dal Nazionale rispetto alla versione governativa. Oggi hanno mantenuto la loro opposizione su due economie. La Camera dei cantoni non vuole privare l'Organo d'esecuzione del servizio civile di 1,6 milioni di franchi, ostacolando la sua trasformazione in ufficio federale.
Gli Stati non hanno neppure voluto assecondare la volontà del Nazionale e "tagliare" 2 milioni al Controllo federale delle finanze.
Tagli in beni e servizi e settore asilo
Per il resto, i "senatori" si sono allineati al rigore budgetario deciso dalla maggioranza di destra al Nazionale. La Camera dei cantoni ha quindi avallato una riduzione di 19 milioni di franchi nella voce "Spese per beni e servizi".
Gli Stati hanno inoltre accettato di ridurre di 1,4 milioni le spese di funzionamento dell'Ufficio federale della sanità pubblica, affinché si ricorra meno a consulenti esterni.
I "senatori" hanno pure eliminato un'altra divergenza - non da poco - che li opponeva al Nazionale. Hanno deciso di diminuire di 45 milioni l'aiuto sociale nel settore dell'asilo. Non si tratta di un vero e proprio taglio, ma di un adattamento di fronte alla riduzione attesa delle domande d'asilo, ha spiegato Hannes Germann (UDC/SH) a nome della commissione, precisando che l'anno prossimo il Consiglio federale potrà alla peggio richiedere un aumento in questo settore.
Formazione e ricerca
Le altre divergenze non riguardano somme iscritte nel budget ma obiettivi da realizzare. La Camera dei cantoni non vuole forzare la mano al Consiglio federale obbligandolo a concludere un accordo di cooperazione in materia di migrazione con l'Eritrea entro la fine del 2020. I "senatori" non vogliono neppure ridurre del 10% il numero di commissioni extraparlamentari né rivedere la valutazione del personale.
I due rami del Parlamento si sono invece messi d'accordo sulla "manna" supplementare concessa alla formazione e alla ricerca. Le due Camere hanno deciso di accordare a questo settore complessivamente 101,2 milioni in più. Oggi i "senatori" hanno anche acconsentito a un credito supplementare di 3 milioni per gli istituti di ricerca di importanza nazionale.
Eccedenza miliardaria
Come per ogni sessione invernale, i due rami del Parlamento devono votare il preventivo della Confederazione. Il budget 2019 approvato dal Consiglio federale attestava entrate pari a 73,556 miliardi di franchi e uscite per 72,296 miliardi, per un'eccedenza di 1,260 miliardi. Tale avanzo è dovuto a maggiori introiti fiscali, ma anche alla bocciatura della Previdenza vecchiaia 2020 e della Terza riforma della fiscalità delle imprese.
Il preventivo uscito finora dai dibattiti del Nazionale prevede spese supplementari di 36,7 milioni di franchi, per un totale di 72,332 miliardi di uscite e un'eccedenza di 1,224 miliardi, mentre quello scaturito oggi dalle discussioni agli Stati prevede aumenti per 40,3 milioni, con uscite complessive di 72,336 miliardi e un'eccedenza di 1,220 miliardi.
Supplementi accettati
Durante la prima lettura, le due Camere avevano già dato il loro consenso a diverse spese supplementari. Per quanto riguarda il Corpo delle guardie di confine, è stata approvata un'aggiunta di 2,9 milioni di franchi nel Dipartimento federale delle finanze al fine di creare 44 posti supplementari. Tale somma sarà compensata in spese per il personale in altri dipartimenti.
Seguendo il Nazionale, anche i "senatori" hanno già deciso di attribuire un credito supplementare di 3 milioni in favore dell'Ufficio federale dello sport in vista dei mondiali di ciclismo su strada di Martigny (VS) e Aigle (VD) del 2020 e si sono già pronunciati a favore di 530'000 franchi supplementari per il Museo alpino di Berna.
Il Parlamento ha inoltre aumentato di 1 milione di franchi il budget destinato al Tribunale penale federale per permettere la creazione di una nuova corte d'appello e meglio gestire i suoi effettivi.