È quanto ha deciso oggi il Consiglio nazionale, che pur avendo bocciato l'iniziativa (143 voti a 54), ha invece approvato il controprogetto del Consiglio federale (124 voti a 73). Il dossier va agli Stati.
L'iniziativa dell'Associazione Svizzera Inquilini (ASI) chiede a Confederazione e Cantoni di "promuovere la costruzione di alloggi a pigione moderata e a evitare progetti speculativi sul poco spazio edificabile rimasto". Il testo prevede inoltre che il 10% degli alloggi di nuova edificazione siano di proprietà di enti pubblici
Di fronte a questa richiesta, giudicata eccessiva, il Consiglio federale ha proposto un controprogetto indiretto volto a rimpinguare l'attuale fondo di rotazione per l'edilizia abitativa di utilità pubblica - basato sulla legge federale riguardante la promozione dell'alloggio (LPrA) - affinché quest'ultimo possa mantenere a lungo termine l'attuale quota di mercato del 4-5%.
Il campo rosso-verde in aula ha difeso tanto l'iniziativa che il controprogetto, contestando il legame fatto tra i due oggetti. Ada Marra (PS/VD) e Barbara Gysi (PS/SG) avrebbero poi voluto innalzare la dotazione del fondo di rotazione da 250 milioni a 375 milioni. A loro avviso, la necessità di alloggi accessibili è forte, particolarmente tra i giovani e gli anziani.
La somma di 250 milioni è sufficiente per costruire appena 1500 appartamenti, mentre ce ne vorrebbero almeno 2000. Inoltre, ha fatto notare Ada Marra, molti alloggi già esistenti destinati alle persone meno abbienti hanno bisogno di essere ristrutturati.
Pur accogliendo l'idea del fondo (124 voti a 73, UDC e qualche PLR), il plenum ha però preferito attenersi alla proposta meno dispendiosa del Governo. Il PPD, ago della bilancia, ha votato con la sinistra a favore del fondo, ma a condizione che la somma stanziata non oltrepassasse i 250 milioni.
Dal canto suo, il Consigliere federale Johann Schneider-Ammann (che compariva per l'ultima volta in aula e prima di congedarsi ha ricevuto dalle mani della presidente Marina Carobbio un barattolo di miele come ricordo), ha ricordato che il legame tra un'iniziativa e un controprogetto non rappresenta una novità, vedi l'iniziativa sulle borse di studio, e che la somma stanziata è sufficiente e rispetta le esigenze di bilancio.
Il dibattito sull'iniziativa e il controprogetto si è svolto in due fasi. Il voto odierno è stato preceduto il 12 dicembre da un'ampia discussione. La destra ha tacciato gli obiettivi dell'iniziativa di eccessivi e irrealistici. Poiché la situazione del mercato immobiliare varia da regione a regione, non è opportuno imporre una rigida percentuale - il 10% - di alloggi di pubblica utilità in tutta la Svizzera.
Inoltre, come dichiarato in aula da Giovanni Merlini (PLR/TI), "il mercato degli alloggi locativi non è più così teso come negli scorsi anni". Merlini ha ricordato l'esperienza degli anni tra il 1975 e il 1995 quando furono costruiti 130'000 appartamenti con la promozione della Confederazione. Un elevato numero di alloggi non poté essere locato e Berna dovette farsi carico di perdite per 700 milioni di franchi. Il Ticinese si è però espresso a favore del credito quadro di 250 milioni.
Per l'UDC, contraria sia all'iniziativa che al controprogetto, la carenza di alloggi a prezzi a buon mercato non avrebbe nulla a che vedere con il programma di promozione della Confederazione, ma sarebbe piuttosto la conseguenza dell'immigrazione.