(ats) La Confederazione investirà 147,83 milioni di franchi per la protezione dell'ambiente all'estero per il quadriennio 2019-2022. Dopo gli Stati in novembre, oggi anche il Consiglio nazionale - con 130 voti contro 65 - ha dato il suo benestare. L'importo del credito è identico a quello del periodo 2015-2018 e leggermente inferiore al credito dei quattro anni precedenti (pari a 148,93 milioni).

Per la Svizzera il cofinanziamento del fondo è molto importante, poiché è essa stessa toccata dai cambiamenti climatici in misura superiore alla media, ha spiegato la relatrice commissionale Adèle Thorens (Verdi/VD). "Investire in progetti ambientali all'estero è quindi nel nostro interesse", ha aggiunto la vodese.

Di parere opposto l'UDC Felix Müri (UDC/LU): "sarebbe meglio sostenere direttamente singoli progetti che versare soldi in un fondo globale che serve praticamente solo a finanziare la redazione di rapporti", ha sostenuto.

Il denaro è destinato a quattro fondi. La maggior parte, pari a circa 118,34 milioni, sarà destinata al Fondo globale per l'ambiente. A quello multilaterale per l'ozono (destinato alla lotta contro le sostanze che riducono lo strato di questo gas nell'atmosfera) dovrebbero andare 13,54 milioni e a due fondi climatici altri complessivi 13,15 milioni.

Nel suo decreto l'esecutivo prevede anche 2,8 milioni per permettere all'amministrazione federale di monitorare tutti questi finanziamenti.