(ats) Le energie rinnovabili potranno essere sostenute anche dopo il 31 dicembre 2022, data di scadenza dei mezzi di promozione attuali. Lo ha deciso oggi il Consiglio degli Stati con 39 voti favorevoli e 4 astenuti. Il dossier torna ora al Nazionale per l'esame delle divergenze.

La promozione delle rinnovabili, che finora sono state sostenute principalmente mediante la cosiddetta rimunerazione per l'immissione di elettricità (RIC), dovrebbe essere iscritta in una più ampia revisione della Legge federale sull'energia (LEne). Questa non è però ancora matura per l'esame parlamentare.

Per evitare che tra 16 mesi vengano a mancare gli strumenti di promozione, il progetto in discussione oggi - che concretizza un'iniziativa parlamentare di Bastien Girod (Verdi/ZH) - colma le lacune che rischiano di crearsi fra le scadenze. Per farlo è stata escogitata una soluzione transitoria, che resterà in vigore fino al 2030.

Il progetto in discussione non si limita però a prolungare la situazione attuale. La RIC sarà ad esempio sostituita con contributi d'investimento. Le modifiche sono compatibili e anticipano la futura ampia revisione della LEne.

L'obiettivo è che anche i nuovi impianti eolici, piccoli impianti idroelettrici, impianti di biogas, impianti geotermici e impianti fotovoltaici ricevano, a condizioni ben definite, una rimunerazione unica. È inoltre previsto un sostegno supplementare alla produzione di energia elettrica da biomassa o da grandi impianti idroelettrici. Per i grandi impianti fotovoltaici i contributi di promozione saranno aggiudicati mediante aste.

Per quel che concerne gli impianti idroelettrici, sarà ad esempio possibile beneficiare di un contributo d'investimento per la costruzione di nuove installazioni con una potenza di almeno 1 MW, oppure per gli ampliamenti e i rinnovamenti considerevoli di impianti che - in seguito - avranno una potenza di 300 chilowatt (kW). Inoltre, le nuove centrali con una capacità di almeno 1 MW dovrebbero poter beneficiare di contributi agli investimenti per un massimo del 60% dei costi. Rispetto alla legge in vigore, le risorse a disposizione per i grandi impianti idroelettrici vengono raddoppiate (a 0,2 centesimi/kWh).

Su proposta della commissione, che ha fanno notare come in inverno in Svizzera si consumi più corrente di quanta se ne produca, gli impianti che dimostrano di avere una produzione elevata durante il semestre invernale potranno beneficiare - se anche il Nazionale darà il suo benestare - di un aumento del 20% dei contributi d'investimento.

Il finanziamento di tutti questi strumenti di promozione avverrà ancora attraverso il supplemento di rete, il cui ammontare rimarrà immutato a 2,3 centesimi/kWh.