(ats) Gli abitanti delle regioni di confine dovrebbero rimanere liberi di viaggiare, al di qua e al di là della frontiera, anche in tempi di pandemia per lavoro o semplicemente per rendere visita ai parenti.

Lo prevede una mozione di Eva Herzog (PS/BS) adottata oggi dal Consiglio degli Stati con 29 voti a 7, contro il parere del Consiglio federale. Il Consiglio Nazionale deve ancora pronunciarsi.

Le regioni di confine sono strettamente legate, ha sottolineato la "senatrice" basilese, cantone che confina con la Francia e la Germania: 340'000 lavoratori vengono a lavorare in Svizzera ogni giorno. E molte famiglie vivono su entrambi i lati del confine. La legge Covid-19 contiene una disposizione per garantire la libertà di movimento di queste persone, disposizione che sarà in vigore però soltanto fino al 31 dicembre 2021.

Poiché questa non è probabilmente l'ultima crisi sanitaria che vivremo, stando alla Herzog il Consiglio federale dovrebbe inserire misure appropriate nella legge sulle epidemie per garantire la mobilità delle persone che risiedono nelle zone di confine.

Il ministro della sanità, Alain Berset, ha chiesto invano al plenum di respingere la mozione, dal momento che il Consiglio federale ha trovato le soluzioni adeguate per la crisi attuale e, quindi, non è necessario modificare la legge.

La libertà di spostarsi per le persone provenienti dalle zone di confine è stata presa in considerazione il più possibile durante la crisi del coronavirus, ha detto spiegato il consigliere federale. A suo avviso, prima di chiedere cambiamenti specifici della legge in vigore, andrebbe eseguita un'analisi approfondita dell'intera gestione della pandemia.