Preventivo 2024 con piano integrato dei compiti e delle finanze 2025-2027 (23.041 SN)
La Commissione delle finanze ha proceduto alle deliberazioni di dettaglio concernenti il preventivo 2024 della Confederazione. Nel farlo si è basata sulle analisi preliminari e le conclusioni delle sue quattro sottocommissioni che in ottobre hanno esaminato approfonditamente i preventivi dei Dipartimenti, delle autorità e dei Tribunali federali.
Considerata un’eccedenza di finanziamento strutturale inizialmente stimata in 4,1 milioni di franchi, poi rivista al rialzo (18,3 mio. fr.) a seguito dell’annuncio ulteriore del 29 settembre 2023 del Consiglio federale, la Commissione era consapevole di disporre, come l’Esecutivo, di un margine di manovra estremamente limitato. Ciò ha influito sull’insieme delle discussioni, poiché qualsiasi aumento di budget a favore di un settore avrebbe reso necessarie compensazioni altrove.
Per il settore agricolo, che era l’unico inizialmente interessato da una riduzione sul lungo termine piuttosto che da un freno alla crescita, la Commissione propone un aumento globale del finanziamento rispetto a quanto previsto nel disegno iniziale del Consiglio federale. Una maggioranza dei membri della Commissione ritiene che il mondo contadino abbia già partecipato al risanamento delle finanze federali, poiché il settore agricolo non ha beneficiato degli stessi aumenti previsti per altri ambiti di spesa della Confederazione.
La Commissione propone:
- con 10 voti contro 2, un aumento di 3,9 milioni di franchi per l’allevamento e la conservazione delle razze animali svizzere;
- con 8 voti contro 3 e 2 astensioni, un aumento di 6,2 milioni di franchi per la promozione della vendita di vino svizzero;
- con 8 voti contro 5, un aumento di 2,0 milioni di franchi per la produzione di barbabietole da zucchero.
Visto che il preventivo 2024 dei pagamenti diretti all’agricoltura è stato colpito dal taglio trasversale deciso dal Consiglio federale per le uscite debolmente vincolate, è stata depositata una proposta che mira a mantenere il preventivo 2024 dei pagamenti diretti allo stesso livello del preventivo 2023 (+54,8 mio.). Questa proposta è stata respinta con una stretta maggioranza (7 voti contro 6) a favore di una proposta che ne dimezza l’importo (+27,4 mio.).
Con 7 voti contro 4 la Commissione ha inoltre accolto una proposta di aumento di 4 milioni di franchi per la protezione delle greggi.
Per compensare gli importi aggiuntivi che intende accordare, la Commissione propone, con 8 voti contro 5, di rinunciare per il 2024 al versamento a favore della politica regionale. La maggioranza ritiene che il livello del fondo consente tale taglio una tantum. La CdF-S ritiene inoltre che l’Assemblea federale debba partecipare agli sforzi di riduzione dei costi della Confederazione e propone, con 7 voti contro 4, che anche ad essa si applichi il taglio trasversale del 2 per cento circa (-2,2 mio.). Anche per il Tribunale federale e il Tribunale amministrativo federale, che non hanno applicato il taglio richiesto dal Consiglio federale, la Commissione propone un taglio dell’1,5 per cento (ovvero -1,6 mio., rispettivamente -1,3 mio.).
Per non sovraccaricare le finanze federali la Commissione ha inoltre respinto, con 10 voti contro 2, un aumento ulteriore del contributo al settore dei PF per il 2024 (25 mio.) soprattutto perché questo settore registra riserve dell’ordine di 1,4 miliardi di franchi. Con 8 voti contro 5, respinge inoltre la proposta di aumento di 55 milioni di franchi per il contributo 2024 destinato al traffico regionale viaggiatori.
A livello di piano finanziario, la CdF-S ha bocciato l’aumento degli importi destinati ad aumentare le uscite per l’esercito all’1 per cento del PIL nel 2030 al posto del 2035 come previsto dal Consiglio federale. Un tale anticipo comporterebbe dal 2025 uscite supplementari dell’ordine di diverse centinaia di milioni di franchi l’anno per la Confederazione, uscite da compensare in altri settori debolmente vincolati. Consapevole dell’evoluzione della situazione e della necessità di rafforzare la sicurezza, la Commissione ha tuttavia accolto la mozione 23.3843 (vedi più sotto).
La Commissione ha invece accolto positivamente la creazione di 60 posti di inquirente presso l’Ufficio federale di polizia al fine di rafforzare il personale impegnato nella lotta al terrorismo e alla grande criminalità. I costi dovuti alla creazione dei posti sono compensati con i crediti di trasferimento del Dipartimento federale di giustizia e polizia, che sono di competenza dei Cantoni.
La CdF-S sottopone al proprio Consiglio un preventivo che presenta delle entrate stimate a 83 054 milioni di franchi e delle uscite (comprese quelle straordinarie) dell’ordine di 89 685 milioni di franchi.
Aggiunta II al preventivo 2023 (23.042 SN)
La CdF-S ha inoltre effettuato l’esame di dettaglio dell’aggiunta II 2023. Propone al suo Consiglio di approvate tutti i crediti chiesti dal Consiglio federale, compresi gli 86 milioni di franchi, chiesti con l’annuncio ulteriore il 1° novembre 2023, per aumentare le risorse destinate all’aiuto umanitario in Israele, nel Territorio palestinese occupato e nei Paesi limitrofi. Senza opposizioni, la Commissione propone inoltre di concedere un supplemento di 3 milioni di franchi destinato alla protezione delle greggi.
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La Commissione è consapevole della difficoltà, nell’attuale delicato contesto delle finanze federali, di attuare la volontà del Parlamento di aumentare le uscite per l’esercito all’1 per cento del PIL. Pertanto propone, con 7 voti contro 5, di adottare la mozione 23.3843 Aumentare le uscite per l'esercito nel pieno rispetto della legge sulle finanze, che incarica il Consiglio federale di valutare diverse possibilità di finanziamento al fine di aumentare le uscite per l’armamento dell’esercito senza contravvenire alle direttive del freno all’indebitamento. La Commissione ritiene che un’analisi consentirebbe di prendere al momento opportuno le necessarie decisioni di bilancio con piena cognizione di causa.
Con 9 voti contro 0 e 3 astensioni, la CdF-S propone invece di respingere la mozione 22.3966 Reintroduzione del rapporto sui sussidi. Ad avviso della maggioranza, l’attuale sistema, che prevede l’esame dei sussidi ogni sei anni, è efficace e appropriato. Reintrodurre il rapporto quadriennale sui sussidi comporterebbe un aumento dei compiti e degli oneri per l’Amministrazione senza apportare vantaggi supplementari.
Con 8 voti contro 2 e 1 astensione, la Commissione propone inoltre di non dare seguito alla petizione 23.2041 «Nessuna misura di risparmio nel traffico regionale viaggiatori!».
Infine, nel quadro dell’esame preliminare delle iniziative parlamentari 21.503 e 22.483, che prevedono di modificare le disposizioni relative all’esame del preventivo e alla procedura di corapporto della legge sul Parlamento (RS 171.10), la Commissione propone di aderire integralmente alle decisioni del Consiglio nazionale.
Presieduta dalla consigliera agli Stati Johanna Gapany (RL, FR), la Commissione si è riunita a Berna il 13 e 14 novembre 2023. Erano presenti a parte della seduta la consigliera federale responsabile delle finanze e altri capidipartimento, un delegato della Delegazione amministrativa dell’Assemblea federale, il presidente del Tribunale federale e il direttore del Controllo federale delle finanze.