Conclusa la procedura di consultazione, la Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP-N) sottopone alla propria Camera il progetto di modifica costituzionale, secondo cui il Consiglio nazionale dovrebbe comporsi di nove membri.

Il progetto elaborato e approvato con 11 voti contro 10 e 3 astensioni dalla CIP all’attenzione del Consiglio nazionale «13.443 n Iv.Pa. Equa rappresentanza delle componenti linguistiche in un Consiglio federale composto di nove membri» prevede una modifica dell’articolo 175 della Costituzione federale: in futuro il Consiglio federale dovrebbe comporsi di nove membri. L’articolo costituzionale sarebbe inoltre riformulato in modo che le diverse versioni linguistiche dello stesso meglio concordino nella loro interpretazione comune: la versione tedesca andrebbe adeguata a quelle italiana e francese, che esprimono manifestamente l’esigenza di un’equa rappresentanza delle diverse regioni e componenti linguistiche in seno al Consiglio federale.

La Commissione ha preso atto che nella consultazione una maggioranza dei partecipanti si è espressa contro il progetto: soltanto cinque Cantoni (LU, FR, TI, VD, JU) l’hanno accolto positivamente. Quanto ai partiti, si sono espressi a favore il PS, il PES e il PBD, mentre UDC, PPD e PLR e pvl hanno manifestato il loro scetticismo. Nel complesso 30 pareri su 44 erano negativi. Occorre tuttavia osservare che più della metà dei pareri negativi provengono dai Governi cantonali, che si sono dichiarati piuttosto scettici sull’aumento dei membri dell’Esecutivo, temendo una diminuzione dell’influenza dei singoli membri. La Commissione attribuisce invece alla composizione linguistica e politico-regionale del Consiglio federale un’importanza simbolica considerevole, probabilmente sottovalutata dai Governi cantonali. È convinta che la riforma sarà attuabile senza eccessivi oneri di coordinamento e senza burocratizzazione. Il progetto sarà trattato in Consiglio nazionale durante la sessione estiva. Il Consiglio federale ha la possibilità di esprimere il suo parere.

Una minoranza della Commissione è contraria al progetto. Condivide le argomentazioni espresse da numerosi partecipanti alla consultazione secondo cui la scelta di rappresentanti di diverse regioni e componenti linguistiche dipende dalla volontà politica e dalle qualità delle capacità a disposizione e non può essere imposta con una riforma strutturale. Un aumento del numero dei membri del Consiglio federale condurrebbe non a un rafforzamento, bensì a un indebolimento del Governo. Un Governo più grande avrebbe più difficoltà ad agire all’unisono: il principio di collegialità rischia di essere compromesso.

 

Presieduta dal consigliere nazionale Heinz Brand (V, GR), la Commissione si è riunita a Berna il 4 e 5 febbraio 2016.

 

 

Berna, 5 febbraio 2016 Servizi del Parlamento