La presidente del Consiglio nazionale Christa Markwalder (PLR/BE) si è recata dal 5 al 10 settembre 2016 in Georgia, Ucraina e Moldova su invito dei suoi omologhi di questi Paesi.
Nella capitale georgiana Tbilisi, meta dei primi due giorni della visita, la presidente del Consiglio nazionale ha incontrato il suo omologo David Usupashvili, il capo di Stato Giorgi Margvelashvili, il primo ministro Giorgi Kvirikashvili e il ministro degli affari esteri Mikheil Janelidze. Si è inoltre intrattenuta per dei colloqui con altri rappresentanti del Parlamento georgiano e del gruppo parlamentare di amicizia Georgia-Svizzera come anche con un gruppo di studenti georgiani. Le discussioni si sono incentrate tra l’altro sull’Accordo di libero scambio tra l’Associazione europea di libero scambio (AELS) e la Georgia, firmato il 27 giugno 2016 a margine della conferenza dei ministri dell’AELS tenutasi a Berna. Dal 2009 le relazioni politiche la Svizzera in Georgia si sono rafforzate non da ultimo a seguito dell’assunzione da parte del nostro Paese degli interessi diplomatici della Russia a Tbilisi (e della Georgia a Mosca) a partire dal marzo del 2009. Le relazioni diplomatiche tra queste due nazioni si sono interrotte nell’agosto del 2008 in seguito alle dichiarazioni di indipendenza e al riconoscimento da parte della Russia dell’Ossezia Meridionale e dell’Abcasia situate al confine russo-georgiano.
A dare il via alla visita ufficiale in Ucraina è stata la proiezione serale del film «Mais im Bundeshuus» organizzata nella capitale Kiev e seguita da una tavola rotonda con la presidente del Consiglio nazionale e alcuni parlamentari ucraini. Nei giorni successivi si sono svolti colloqui con il presidente del Parlamento Andriy Paruby, il capo di Stato Petro Poroschenko e il primo ministro Volodymyr Hroysman. Markwalder ha poi incontrato anche altri deputati ucraini e rappresentanti di aziende svizzere attive in Ucraina. Oltre alle relazioni bilaterali, i temi affrontanti hanno riguardato i difficili rapporti tra l’Ucraina e la Russia, la crisi in Crimea e la situazione problematica nel Bacino del Donetsk (Donbass). La Svizzera da alcuni anni si adopera per una risoluzione della crisi e presta un importante contributo nel campo del sostegno umanitario in questa regione. È il primo (e fino ad ora l’unico) Stato terzo ad aver trasportato convogli umanitari verso Donetsk transitando attraverso le zone controllate dal governo e quelle controllate dai separatisti (linea di contatto).
Il 9 settembre la presidente del Consiglio nazionale Christa Markwalder ha preso parte quale ospite d’onore e oratrice ufficiale ai festeggiamenti svoltisi nella capitale Chişinău in occasione del 25° anniversario dell’indipendenza della Repubblica di Moldova. A margine di questo evento si sono svolti incontri bilaterali con il presidente del Parlamento Andrian Candu, il primo ministro Pavel Filip e altri membri del Parlamento moldovo. Come in Georgia e in Ucraina anche in Moldova la Svizzera è attiva nell’ambito dell’aiuto allo sviluppo: è il quarto partner in loco per ordine di importanza e investe 13 milioni di franchi all’anno in progetti negli ambiti prioritari dell’approvvigionamento in acqua potabile, della sanità e della migrazione.
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