In occasione dell’ultima seduta prima della pausa estiva la Commissione aveva previsto di proseguire in agosto (cfr. il comunicato stampa del 2 luglio 2024) la deliberazione di dettaglio del disegno di legge volto a introdurre una garanzia statale della liquidità per le banche di rilevanza sistemica («Public Liquidity Backstop», PLB) (23.062). Da allora, per la maggioranza della Commissione è apparso sempre più chiaro che il progetto è legato a ulteriori questioni nel contesto della normativa TBTF. Diversi aspetti, tra cui anche alcuni d’importanza fondamentale – p. es. la commisurazione della compensazione forfettaria, l’impostazione del privilegio nel fallimento, il rapporto tra PLB e standard internazionali, per menzionarne alcuni – si situano nel contesto di altre normative non ancora definite e richiedono un esame più dettagliato. La Commissione si attende ulteriori informazioni utili in particolare dal rapporto della CPI, che sarà disponibile alla fine del 2024. Ha pertanto deciso, con 9 voti contro 2 e 2 astensioni, di sospendere la deliberazione di dettaglio fino a quando non sarà disponibile tale rapporto e di incaricare l’Amministrazione di chiarire, nel frattempo, alcune questioni aperte.
Procede bene la deliberazione di dettaglio sulla legge sulle dogane
La Commissione ha proseguito la deliberazione di dettaglio sulla legge sulle dogane (22.058) discostandosi dalle decisioni del Consiglio nazionale in diversi punti, sia nella legge sui compiti d’esecuzione dell’UDSC (LE-UDSC) sia nel suo allegato. Per quanto riguarda gli articoli 17 e 18 LE-UDSC, la Commissione predilige il disegno del Consiglio federale nell’interesse di un attraversamento della frontiera privo di ostacoli. Inoltre, per evitare lacune normative, non intende stralciare completamente dal disegno le modifiche previste alla legge sull’alcool, che andrebbero a suo avviso invece adeguate. Infine propone alcuni adeguamenti della legge sul controllo dei metalli preziosi nell’ottica di migliorare la trasparenza e la tracciabilità. La Commissione ha inoltre chiesto chiarimenti all’Amministrazione riguardo alla dichiarazione semplificata delle merci e ad alcune delle disposizioni da adeguare nella legge sull’IVA. La deliberazione dovrebbe concludersi nel corso del quarto trimestre dell’anno.
Nessun sostegno all’estensione del monitoraggio del mercato nel settore agricolo
Con 7 voti contro 6 la CET-S ha deciso di non dare seguito all’iniziativa parlamentare 22.477, che chiede di ampliare il monitoraggio del mercato lungo tutte le fasi delle filiere agroalimentari. Con 12 voti contro 0 e 1 astensione invita il proprio Consiglio anche a respingere la mozione 23.3730, il cui obiettivo è di rilevare separatamente il livello dei prezzi a seconda del metodo di produzione. La Commissione rimanda ai lavori già in corso per quanto riguarda il monitoraggio del mercato nel settore alimentare e in particolare al rapporto in adempimento dei postulati 22.4252 e 21.3831, che conterrà delle opzioni d’intervento concrete. Una maggiore trasparenza contribuirebbe sì ad aumentare la chiarezza, ma non mitigherebbe automaticamente la pressione sui prezzi nel mercato alimentare e non rappresenta quindi necessariamente lo strumento ideale. La Commissione sottolinea inoltre che difficilmente delle affermazioni generali sulla struttura dei prezzi possono rispecchiare in modo completo le molteplici situazioni in cui si trovano i contadini in Svizzera.
Scetticismo nei confronti del previsto aumento dell’imposta sul tabacco
Con 7 voti contro 5 e 1 astensione la Commissione raccomanda al Consiglio federale di rinunciare al previsto aumento dell’imposta su diversi prodotti del tabacco. Ritiene infatti opportuno valutare l’adozione di eventuali provvedimenti alla luce delle conclusioni che figureranno nella Panoramica del mercato del tabacco e dei prodotti di sostituzione del tabacco, in adempimento del postulato 23.3588 della CET-N. Alcuni membri della Commissione caldeggiano invece l’aumento dell’imposta ritenendolo uno strumento valido per riequilibrare le finanze federali.
Limite di franchigia IVA nel traffico turistico
Le due CET sono attualmente consultate dal Consiglio federale sulla prevista riduzione del limite di franchigia IVA nel traffico turistico. La scorsa settimana la CET-N si è detta favorevole a una riduzione del limite a 150 franchi (al posto degli attuali 300 fr.) (cfr. il comunicato stampa del 20 agosto 2024). La CET-S, unanime, raccomanda al Consiglio federale di essere ancora più restrittivo fissando il limite di franchigia a 100 franchi: in tal modo si contrasta il turismo degli acquisti e si riporta in Svizzera la creazione di valore.
Presieduta dal consigliere Stati Hans Wicki (PLR, NW), la Commissione si è riunita a Berna il 27 agosto 2024. A parte della seduta era presente la Consigliera federale Karin Keller-Sutter.