Iniziativa popolare «Per una cassa malati pubblica»
La Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) chiede di raccomandare al Popolo di respingere l’iniziativa popolare «Per una cassa malati pubblica» (13.079 s). Ha concluso le deliberazioni sulla legge sui trapianti ed è entrata in materia sulla revisione della legge sulle professioni mediche.

La CSSS-S propone, con 7 voti contro 4 e 1 astensione, di raccomandare al Popolo di respingere l’iniziativa popolare «Per una cassa malati pubblica» (13.079 s). L’iniziativa chiede l’introduzione di una cassa malati unica nazionale dotata di agenzie cantonali o regionali per l’assicurazione malattie di base. Nei singoli Cantoni il premio dovrebbe essere unitario. La maggioranza della Commissione è al contrario dell’avviso che il sistema attuale basato su una concorrenza regolamentata e la libera scelta dell’assicuratore abbia dato buoni frutti, anche se ha ancora bisogno di essere ottimizzato (ad es. con una legge sulla vigilanza e una nuova compensazione dei rischi). Non è necessario perciò un cambiamento di sistema, che sarebbe inoltre connesso con notevoli costi e rischi (ad es. supporti informatici) e provocherebbe una grave perdita di know-how. Per i sostenitori dell’iniziativa, un cambiamento oltre a comportare risparmi (sui costi amministrativi e per il venire meno della selezione dei rischi) introdurrebbe invece più efficienza nella gestione, trasparenza e parità di trattamento. La Commissione ha inizialmente sentito rappresentanti del comitato d’iniziativa, dei Cantoni e degli assicuratori nonché due esperti.

Legge sui trapianti

La Commissione ha concluso la deliberazione di dettaglio sulla revisione parziale della legge sui trapianti (13.029 s) e ha accolto il progetto all’unanimità nella votazione sul complesso aderendo al disegno del Consiglio federale. Concretamente ha sostenuto una nuova disposizione secondo la quale i frontalieri e i loro familiari che dispongono di un’assicurazione malattie in Svizzera in futuro godranno dello stesso trattamento delle persone domiciliate nel nostro Paese (art. 17) nell’attribuzione di organi per i trapianti. Un altro aspetto nuovo di questo progetto che la Commissione ha accolto con favore riguarda la sicurezza finanziaria dei donatori viventi di organi. Gli assicuratori saranno tenuti a versare un importo unico forfettario al Fondo per le cure successive alle donazioni da parte di persone viventi. I mezzi finanziari a disposizione di questo fondo saranno utilizzati per la tenuta di un apposito registro, i cui costi saranno coperti in parte anche dalla Confederazione (art. 15a). Il progetto passa ora al Consiglio degli Stati che se ne occuperà nel corso della prossima sessione invernale.

Con 9 voti contro 3, la CSSS-S propone di respingere la mozione 12.3767 n (Favre Laurent). Donazione di organi. Passaggio al modello del consenso presunto. In questo modo la Commissione conferma la decisione già presa a tale proposito durante la deliberazione sulla revisione parziale della legge sui trapianti (13.029 s) (cfr. comunicato stampa della CSSS-S del 18 ottobre 2013).

La Commissione chiede inoltre, con 10 voti contro 1 e 1 astensione, di respingere anche la mozione 07.3383 n (Barthassat). Iscrivere la menzione di «donatore di organi» nei documenti ufficiali perché ritiene poco appropriato dare questa informazione sul passaporto, la carta d’identità o la licenza di condurre. I documenti inoltre vengono emessi a una certa data e non sono spesso aggiornati, di conseguenza non si potrebbe garantire che una simile annotazione rispecchi effettivamente la più recente volontà dell’eventuale donatore. Per evitare questa situazione, quest’ultimo dovrebbe richiederli di nuovo continuamente. La Commissione ritiene che si potrà trovare una migliore soluzione nell’ambito della cartella informatizzata del paziente.

Legge sulle professioni mediche

La CSSS-S ha deciso senza voti contrari di entrare in materia sulla revisione della legge sulle professioni mediche, LPMed (13.060 s). Gli obiettivi della formazione dovranno essere integrati per tenere conto di quanto stabilito dall’articolo 118a della Costituzione federale relativo alla medicina complementare e mettere maggiormente l’accento sulla medicina di famiglia e la medicina di base. A questo si aggiungono alcuni adeguamenti a sviluppi avvenuti nel frattempo. La deliberazione continuerà in gennaio.

Presieduta da Christine Egerszegi (PLR, AG), la Commissione si è riunita a Berna il 14 novembre 2013. A parte della seduta era presente il consigliere federale Alain Berset.

Berna, 15 novembre 2013 Servizi del Parlamento